BCC di Verona e Vicenza fa squadra con le imprese verso la transizione sostenibile

Disponibile per le aziende del territorio la nuova piattaforma di misurazione ESG fornita dal gruppo BCC Iccrea

Le piccole e medie imprese del territorio vicentino e veronese chiedono alla propria banca di farsi interprete di strumenti di misurazione per essere in linea con i criteri ESG.
È quanto emerge dal ciclo di sei incontri organizzati da BCC di Verona e Vicenza e dedicato ai titolari di micro, piccole e medie imprese, per approfondire opportunità e impatti strategici del concetto di sostenibilità. Sono stati oltre 350 gli imprenditori e i professionisti, clienti e soci della BCC, che hanno risposto all’invito a Bassano del Grappa, Breganze, Schio, Quinto Vicentino, Legnago e Castel d’Azzano.
“Abbiamo riunito un gruppo di esperti- spiega Leopoldo Pilati, Direttore generale di BCC Verona e Vicenza – all’interno della cornice consulenziale del Gruppo BCC Iccrea, cui aderisce BCC di Verona e Vicenza. Le aziende, soprattutto PMI di cui è incredibilmente ricco il nostro territorio di operatività, non sanno ancora come misurare concretamente questi indicatori e hanno bisogno di un partner di cui si fidano e che possa affiancarle con competenza in questa fase di transizione delicata. Non paliamo solo di sostenibilità ambientale, ma anche di transizione energetica, ecologica e digitale- rilancia Pilati. Per questo ci siamo organizzati per dare risposte certe e rapide su questo fronte alle nostre imprese”.
Apprezzati gli interventi di Felicita De Marco, Head Group Sustainability & ESG Strategy di Iccrea Banca per approfondire il quadro normativo E-enviromental, S-social, G-governance, in chiave sia attuale che prospettica e di Laura Chemello, che, come responsabile Crediti Speciali di BCC di Verona e Vicenza, ha potuto tracciare un primo bilancio delle azioni da intraprendere.
“Siamo partiti con un nuovo strumento di autovaluzione e misurazione- spiega Laura Chemello- che ci è stato fornito dalla Capogruppo Iccrea Banca Spa. Saremo una delle prime BCC in Italia a metterlo a disposizione delle nostre imprese. Il lancio della piattaforma prevede per le imprese la compilazione ragionata di un questionario online, già disponibile su www.bccveronavicenza.it, che sarà diverso a seconda del settore e delle dimensioni dell’azienda. Il portale consente alle imprese del territorio di ottenere il loro stato di salute ESG, con evidenza di possibili aree di intervento e azioni da mettere in campo. Con uno scoring quali/quantitativo, otterranno una valutazione sul loro livello di maturità rispetto ai profili di sostenibilità ambientale, sociale e di buon governo”.

BCC di Verona e Vicenza ha già strutturato e proposto anche altri progetti in chiave ESG. Si tratta di opportunità di aderire a bandi pubblici, cui le imprese possono attingere per realizzare i propri investimenti, e di finanza agevolata sull’accesso dei fondi PNNR. Ad essi si aggiungono le altre misure proposte, sia a livello nazionale che dalla Regione Veneto, come le specifiche sul rinnovo degli impianti fotovoltaici compresi nel cosiddetto Fondo di rotazione Anticrisi e attività produttive. Dal 1° gennaio 2023 la consulenza è attiva anche sulla misura Sabatini Green per l’acquisto di nuovi beni strumentali a basso impatto ambientale.
Nel 2022 la BCC ha gestito oltre 60 milioni di euro in finanziamenti agevolati e 196 milioni di finanziamenti assistiti dalla garanzia pubblica del “Fondo di garanzia per le PMI ex legge 662/96” che facilita l’accesso al credito delle imprese e dei professionisti.
“In tutto questo c’è un aspetto positivo da sottolineare- conclude il Dg. Pilati. Le piccole e medie imprese stanno capendo che è necessario attivarsi per restare sul mercato, per aggiudicarsi i nuovi bandi di gara, per poter documentare ai loro fornitori la filiera dei loro prodotti e servizi orientandosi quindi su un concetto di sostenibilità vera e applicata. Il mercato e la sensibilità del consumatore finale stanno evolvendo- conclude il Direttore. Stiamo passando dalla teoria alla pratica”.

BCC Pordenonese e Monsile investe sul futuro con la sfida “Money Challenge” per le scuole e con 102 borse di studio a giovani eccellenti

Riuscitissimo il contest sull’educazione finanziaria come sfida tra squadre e partecipata la cerimonia delle borse di studio che ha riunito i giovani di 4 province

Quasi quaranta squadre del Veneto e del Friuli Venezia Giulia che si mettono alla prova su temi finanziari.

BCC Pordenonese e Monsile premia la 5^ RIM dell’Istituto Einaudi di Palmanova. La Banca quest’anno ha allestito nel suo stand “Money Challenge” alla Fiera di Pordenone il gioco ideato per stimolare la conoscenza del mondo economico e finanziario e promuoverne l’educazione.

L’iniziativa, pensata inizialmente per gli studenti dell’indirizzo amministrazione, finanza e marketing degli Istituti Tecnici e dei Licei Economico-Sociali, ha suscitato un interesse così vasto che anche giovani provenienti da Istituti di altri indirizzi si sono presentati per testare la loro padronanza dei temi dell’economia e della finanza. In palio c’era una gita scolastica da regalare a tutta la classe.

“Abbiamo costruito un percorso educativo – spiega il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Paolo Rambaldini – attraverso domande e risposte incentrate su sei categorie: mutui, crowdfunding, servizi bancari, investimenti, cooperazione di credito e assicurazioni. Il gioco vedeva infatti due squadre per volta sfidarsi, rispondendo a 15 domande. Una bella sfida- commenta il Presidente – in cui i giovani si sono distinti per conoscenza, bravura, riflessi pronti e gioco di squadra nella consultazione”.

“Siamo felici di aver trovato la modalità per coinvolgere i giovani su temi finanziari – ha commentato Massimo Drigo, responsabile Soci e Comunicazione di BCC Pordenonese e Monsile. Questo evento rappresenta un inizio promettente per stimolare l’interesse dei giovani nei confronti di argomenti spesso considerati complessi e distanti, ma che sono essenziali per orientarsi nella nostra quotidianità. Prossimamente comunicheremo alla scuola vincitrice la destinazione della gita scolastica”.

E a proposito di giovani e di borse di studio riuscitissima la cerimonia a Oderzo che ha visto sul palco del Cinema Cristallo i bravissimi delle provincie di Treviso, Venezia, Udine e Pordenone, ovvero le zone in cui la banca opera con la sua base sociale. Un investimento sui giovani del territorio che vale nel 2023 borse di studio per oltre 86 mila euro.

Un investimento iniziato 20 anni fa, impegnando parte dell’utile di Bcc Pordenonese e Monsile per riconoscere il merito scolastico dei giovani promettenti del territorio.

“Negli ultimi tre anni la BCC ha premiato oltre 370 ragazzi eccellenti – spiega Rambaldini – stanziando oltre 260 mila euro in borse di studio, individuando anche quest’anno 102 studenti, i bravissimi del territorio. 66 borse di studio sono state assegnate a giovani laureati per un importo di 68.600 euro: nel dettaglio si tratta di 10 lauree a ciclo unico e di 38 lauree specialistiche mentre le lauree triennali sono state 18. Altre 36 borse di studio sono andate a studenti diplomati di scuola secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2022-2023 per un valore di 18 mila euro”.

Un evento importante per i giovani, che hanno proseguito la serata con lo spettacolo This is us – Aurora Wind Band, una grande big band di musica internazionale e italiana, che ha entusiasmato il pubblico.

Al via la presentazione del rapporto Mutamenti 2023. BCC Pordenonese e Monsile promuove la terza edizione dello studio sulla situazione di Friuli Venezia Giulia e Veneto a cura di Daniele Marini

Appuntamento lunedì 4 dicembre 2023 a San Donà di Piave. Interverrà tra gli ospiti istituzionali il Ministro Luca Ciriani.

San Donà di Piave è la sede veneta scelta quest’anno per la presentazione del rapporto Mutamenti 2023, lo studio coordinato dal professore Daniele Marini e che si avvale della collaborazione di docenti universitari ed esperti, per fotografare l’evoluzione della situazione socio-economica nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia. L’evento si terrà lunedì 4 dicembre con inizio alle ore 10 nella Sala Sassoli nel centro culturale Leonardo da Vinci a San Donà di Piave.

Interverrà tra gli ospiti istituzionali invitati, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

L’appuntamento, ideato e sostenuto da BCC Pordenonese e Monsile e dal Fondo Sviluppo FVG, fotografa la storia recente, la condizione attuale e le prospettive del territorio di Friuli-Venezia Giulia e Veneto, approfondendo tutti i settori interessati, dalle attività produttive, dall’agricoltura, ai servizi, dall’istruzione al terzo settore, per fornire uno strumento di analisi a tutti coloro che vivono e contribuiscono a far vivere il territorio delle due regioni del Nord-Est.

Interverranno Daniele Marini (Università di Padova), che coordinerà i lavori per la presentazione del rapporto; e inoltre Giampiero Dalla Zuanna (Università di Padova), Monica Cominato (Provincia di Vicenza), Maurizio Rasera (esperto mercato del lavoro), Gianluca Toschi (Università di Padova), Giulio Velliscig (Università di Udine). Seguirà unatavola rotonda con Enrica Bolognesi (Università di Udine), Gabriella Chiellino Cofounder e CEO IMQeAmbiente, Gianmarco Russo, Direttore generale Confindustria Veneto Est e Paolo Possamai, Direttore editoriale Gruppo Nem. Modera la giornalista Federica Morello.

«Oltre ad essere un utile strumento di analisi e confronto- anticipa Paolo Rambaldini,  Presidente di BCC Pordenonese e Monsile– per la nostra realtà questo progetto ha un valore di continuità non solo nella sua accezione scientifica, ma anche in ottica strategica. Concretamente queste riflessioni, supportate dai dati, ci danno modo di essere più attenti alle dinamiche territoriali e dunque a migliorare come BCC del territorio per essere più vicini alle famiglie, al mondo dell’impresa, alle Istituzioni e al Terzo settore, con politiche e azioni concrete di sviluppo”.

“Non c’è più tempo”: Valpolicella Benaco Banca lancia un messaggio forte ai giovani sulla sostenibilità e la finanza responsabile in un incontro promosso con alcuni Istituti scolastici di Verona.

Parte dalla scuola e dal valore della formazione una nuova sensibilità verso le tematiche ambientali e la sostenibilità, anche in chiave finanziaria. Valpolicella Benaco Banca ha deciso di concretizzare un’iniziativa di informazione e formazione per dimostrare la continua attenzione alle tematiche ambientali e alle istanze E.S.G., lanciando un messaggio forte anche nel titolo.

Daniele Maroldi, Presidente di Valpolicella Benaco Banca

“E’ un impegno che abbiamo assunto con il nostro Statuto- spiega Daniele Maroldi, Presidente di Valpolicella Benaco Banca. L’articolo 2 impone alle BCC di occuparsi del bene comune e di concorrere a migliorare le condizioni economiche, ma soprattutto sociali e culturali del territorio e delle comunità in cui operiamo, promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza. Per noi questo impegno ora va a concretizzarsi verso la tutela ambientale in ottica di sostenibilità e verso i giovani, che sono il futuro. Crediamo infatti- continua il Presidente- che il modo migliore di approcciarli sia spiegare in modo semplice ed efficace alcuni meccanismi per poter scegliere consapevolmente una finanza etica e responsabile e promuovere un uso intelligente delle risorse, che vanno risparmiate e il più possibile riciclate”.

Da qui l’idea di Valpolicella Benaco Banca di organizzare un appuntamento con i giovani per coinvolgerli e responsabilizzarli come ambasciatori di messaggi di cambiamento e come attivatori di buone pratiche. L’incontro, che ha visto il patrocinio del Comune di Verona, dal titolo provocatorio “Non c’è più tempo” si terrà mercoledì 29 novembre dalle ore 8,30 alle 12 nel Palazzo della Gran Guardia a Verona. E’ prevista la partecipazione di oltre 500 studenti con i loro insegnanti. Hanno aderito le classi IV e V di molti Istituti di Verona e provincia: l’Istituto Ferraris Fermi, l’Istituto Salesiano San Zeno Verona, l’I.T.C.S. “Lorgna Pindemonte”, il Liceo delle Scienze umane e Musicale “C. Montanari”, l’IIS Calabrese-Levi e l’IIS Marie Curie e l’Istituto Lavinia Mondin. In programma l’intervento di Fabio Cappa, Documentarista Senior Institutional Client Manager della controllata di asset management Raiffeisen Kapitalanlage-Gesellschaft m.b.H., che parlerà del ruolo della Finanza Sostenibile come risorsa per arginare la deriva del nostro pianeta per i cambiamenti climatici. Seguirà l’intervento di Felicita De Marco, Responsabile Group Sustainability & ESG Strategy di Iccrea. Sono attesi gli interventi di ospiti istituzionali, che porteranno il saluto. Per la banca sono previsti gli interventi del Presidente Maroldi e quelli tecnici del consigliere Fabio Ubini e del Vicedirettore generale Claudio Accordini.

Progetto espositivo “POP beat ITALIA”
Campagna di comunicazione del Credito Cooperativo “Spazio Salute BCC Veneto”

L’educazione finanziaria per prevenire le ludopatie. A Verona gli studenti dell’Istituto Seghetti incontrano gli esperti

BCC Verona e Vicenza, Fondazione Tertio Millennio e FEduF (ABI) insieme per spiegare come l’uso consapevole del denaro serva a combattere la dipendenza da gioco d’azzardo.

Un incontro contro le ludopatie organizzato da BCC Verona e Vicenza e dedicato ai giovani sull’uso consapevole del denaro e la prevenzione del gioco d’azzardo. Al Teatro Gresner di Verona gli studenti dell’Istituto Seghetti hanno sperimentato attraverso una conferenza-spettacolo realizzata dai divulgatori scientifici di Taxi1729 i meccanismi del gioco d’azzardo, approfondendo effetti e trappole nelle quali è facile cadere.

Il progetto rientra nel più generale programma di educazione finanziaria “cooperativa e mutualistica” della Fondazione Tertio Millennio ETS, cui la BCC Verona e Vicenza aderisce. Un progetto che accanto ai tradizionali elementi di conoscenza di base dell’economia e della finanza intende affiancare quelli relativi all’economia civile (da cui la cooperazione ha origine), per un uso responsabile del denaro.

Nel gioco d’azzardo, specialmente in quello online – hanno spiegato i formatori ai ragazzi- l’accessibilità e le modalità sono sempre più simili a quelle di un videogioco. E’ quindi molto rilevante che i giovani riconoscano le sue caratteristiche e tutti i possibili rischi. Alla base del ragionamento le regole matematiche applicate alle varie forme di scommessa e al gioco d’azzardo. Sono stati svelati alcuni lati nascosti e soprattutto le scarse possibilità di successo nel gioco e gli alti rischi di perdite finanziarie.

“Abbiamo voluto mettere le ragazze e i ragazzi al centro di un progetto formativo specifico, sviluppato per loro e ricco di contenuti e di esperienze per resistere alle molte pressioni e manipolazioni cui sono esposti – ha spiegato Flavio Piva, Presidente di BCC  Verona e Vicenza.  Ma allo stesso tempo questo percorso che abbiamo voluto organizzare con esperti competenti e qualificati porterà molti giovani veronesi dentro i grandi temi della contemporaneità ovvero l’idea di uno sviluppo integrale contrapposto alla mera crescita economica, la circolarità nell’uso delle risorse e la sostenibilità, che sono per noi la vera matrice di ispirazione della cooperazione di credito”.

“E’ un percorso esaltante quello che si avvia con BCC Verona e Vicenza- ha sottolineato il vice Presidente della Fondazione Tertio Millennio, Franco Ferrarini. Capire come l’economia non sia solo quella legata alla massimizzazione del profitto, ma che al suo interno vi siano esperienze differenti di particolare valore, capaci di far comprendere come questa debba riscoprire il senso etimologico di cura della casa comune, è il contributo che vogliamo dare alla crescita dei nostri giovani e alla loro formazione, domani, di adulti responsabili”.

Nel corso dell’incontro sono emerse alcune riflessioni che oggi hanno ancor più valore alla luce di recenti fatti di cronaca. La possibilità di scommettere dal proprio smartphone o dal pc di casa ha reso più semplice accedere al gioco d’azzardo, senza spostarsi dal proprio divano. Di fronte a questa dinamica il dialogo in famiglia e nella scuola si è dimostrato fondamentale per sensibilizzare le giovani generazioni verso i rischi del gioco. Con buoni risultati.

“L’educazione finanziaria è un elemento importante nella formazione culturale dei giovani perché contribuisce alla loro realizzazione come persone libere, responsabili e consapevoli – dichiara Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale di FEduF. Queste qualità sono particolarmente utili in momenti in cui si devono assumere delle decisioni consapevoli sull’uso del denaro che incidono direttamente e profondamente sul presente e sul futuro”.

“Ogni percorso didattico e culturale proposto dalla scuola ha come obiettivo quello di accrescere conoscenze e competenze necessarie ad orientarsi nel mondo in modo responsabile, compiendo scelte buone per sé e per la collettività. E’ in questa prospettiva che si colloca il percorso di Educazione Finanziaria pensato per i nostri studenti –  ha concluso il Preside dell’Istituto Seghetti, Mauro Pavoni –  che si articolerà in diversi momenti e incontri con esperti nel corso dell’anno scolastico”.

Banca Patavina premia gli studenti eccellenti nell’Aula Magna dell’Università di Padova

Una cerimonia dedicata ai 41 bravissimi del territorio che hanno superato a pieni voti e con lode i traguardi scolastici. 

Investire nel futuro e dare fiducia ai giovani. Da 26 anni Banca Patavina dedica un evento speciale e indimenticabile ai giovani eccellenti del territorio che hanno raggiunto traguardi formativi (dalla scuola medie alla laurea) con particolare merito. Non si tratta soltanto di un premio ai risultati, ma anche la manifestazione di un legame che la BCC mantiene con la sua base sociale e con molte aziende clienti che guardano a questa iniziativa per le loro ricerche di crescita e sviluppo nelle aree di Padova, Venezia e Rovigo. 

E quest’anno nell’Aula Magna dell’Università di Padova sono stati 41 i giovani e giovanissimi che con le loro famiglie e tanti ospiti intervenuti hanno partecipato ad una cerimonia emozionante.

Festa dell’albero. Piantiamo alberi per il clima

Prosegue la collaborazione tra Legambiente Veneto e BCC Verona e Vicenza. Il primo appuntamento a Vicenza martedì 21 novembre

Settecento nuovi alberi per le città del Veneto grazie al progetto Life Terra. Coinvolte le aree urbane del vicentino e del veronese, due eventi di messa a dimora con la partecipazione di scuole, famiglie, associazioni ed enti del territorio

Due nuovi progetti di rimboschimento urbano, messi a punto in collaborazione con gli amministratori dei Comuni delle aree urbane di Vicenza e Verona, verranno realizzati grazie alla rinnovata collaborazione siglata tra Legambiente Veneto e BCC Verona e Vicenza, con il coinvolgimento di cittadini, istituti scolastici e alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado dei territori coinvolti.

Grazie al decisivo sostegno di BCC Verona e Vicenza, Legambiente Veneto porterà a compimento la realizzazione di due nuove azioni di messa a dimora per un totale di quasi settecento nuove piante, attraverso il coinvolgimento delle scuole dei Comuni individuati: in totale saranno oltre 200 le alunne e gli alunni delle scuole primarie e secondarie che parteciperanno ai percorsi laboratoriali di avvicinamento alla messa a dimora e messo a punto da Legambiente.

Tema centrale del percorso di collaborazione tra BCC e Legambiente è il ruolo cruciale svolto dalla presenza degli alberi in città per diffondere maggiore consapevolezza sul funzionamento di un ecosistema e sull’importanza della biodiversità, anche in ambito urbano. Le attività didattiche ed informative culmineranno, come momento conclusivo del percorso, nell’azione di messa a dimora che sarà portata a termine dai volontari di Legambiente con il supporto di alunni e alunne dei rispettivi Comuni coinvolti, nelle aree individuate da Legambiente e BCC in accordo con le Amministrazioni locali, che diventeranno i nuovi boschi urbani del futuro.

Il primo dei due appuntamenti vedrà coinvolto il capoluogo del territorio vicentino e si svolgerà martedì 21 novembre a Vicenza alle ore 10,30 in via Baracca, accanto agli orti urbani. L’iniziativa di Legambiente e BCC di Verona e Vicenza compie dunque il suo primo passo nel giorno più importante dell’anno dedicato a celebrare la vitalità degli alberi, il cui fondamentale ruolo, specialmente nelle aree urbane, è sempre più riconosciuto grazie alle numerose funzioni che essi svolgono come alleati contro la crisi climatica: ricorre infatti proprio il 21 di novembre l’annuale “Festa dell’albero” giornata nazionale dedicata agli alberi e organizzata da Legambiente sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica.

Il progetto di messa a dimora a Vicenza riguarda un’area di circa 4.000 mq sita nel quartiere Ferrovieri di Vicenza, dove il circolo cittadino di Legambiente Vicenza è attivo da circa 25 anni. Si tratta della zona situata fra gli attuali orti urbani, il parco pubblico cittadino e Via Francesco Baracca.

L’evento di Vicenza vedrà partecipare 100 alunni della scuola secondaria di primo grado “Maffei” che metteranno a dimora più di 150 giovani piante, fra cui farnie, frassini, carpini, meli selvatici, aceri, ligustri, biancospini, viburni, con l’obiettivo di realizzare un nuovo bosco urbano.

Nella primavera 2024 si svolgerà invece la messa a dimora nel veronese, in un’area verde urbana individuata nel territorio della cinta urbana sempre coinvolgendo, oltre ai partner di progetto, volontari e scuole.

“Si tratta di due simbolici interventi di riforestazione in ambito urbano – commenta Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – che hanno l’obiettivo di agire nella mitigazione dell’inquinamento e nel contrasto al cambiamento climatico e che rientrano nell’ambito del progetto europeo “Life Terra” perché si propone l’obiettivo di aumentare la superficie boscata nelle aree urbane e di coinvolgere cittadini ed amministratori nella cura del verde e della natura. Infatti gli alberi assorbono la CO2, riducono l’effetto isola di calore, migliorano la qualità dell’aria e ci aiutano a prevenire il dissesto idrogeologico e a mitigare il fenomeno della desertificazione, oltre ad essere fondamentali per salvaguardare la biodiversità e gli equilibri del nostro Pianeta. Concetti fondamentali che abbiamo condiviso con  BCC Verona e Vicenza nella convinzione che assieme agli alberi si debba piantare nelle comunità e nelle scuole sempre più semi di conoscenza e amore per la natura”.

“La nostra BCC opera nel territorio per il benessere delle comunità che lo vivono- dichiara Flavio Piva, Presidente di BCC Verona e Vicenza. Da oltre un secolo ci ispiriamo a questo principio e, oggi più che mai, riteniamo necessario proiettarlo al futuro secondo logiche di sostenibilità e di futuro. Proprio in quest’ottica prosegue con grande soddisfazione e per il secondo anno consecutivo l’importante partnership con Legambiente Veneto, che consentirà di riforestare due nuove aree urbane del Veneto facendo rete con scuole, famiglie ed enti del territorio.”

Life Terra è un progetto, cofinanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Programma LIFE, a cui partecipano ben 16 organizzazioni di 8 diversi paesi in Europa e di cui Legambiente è l’unico partner italiano. Life Terra ha l’ambizioso obiettivo di piantare 500 milioni di alberi entro il 2025, di cui 9 milioni in Italia, con il coinvolgimento della società civile e del mondo della scuola, aziende ed enti. Il progetto Life Terra, al motto di “Let’s plant together” intende creare un vero e proprio movimento di cittadini attivisti che in tutta Europa si mobilitano per mitigare il clima piantando alberi.

Lo scopo del progetto europeo Life Terra è quello di costituire nuovi spazi verdi urbani, incrementare le foreste e la biodiversità urbana, al fine di migliorare la sostenibilità del territorio e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici sulle persone e sul pianeta. Fondamentale è anche il coinvolgimento delle scuole, per sensibilizzare bambini/e ragazzi/e all’importanza, al rispetto e alla tutela dell’ambiente.

Life Terra non è solo piantumazione di alberi ma è anche cura e per questo il progetto non si esaurirà nella sola piantumazione, ma continuerà nell’impegno delle amministrazioni e dei cittadini che seguiranno la crescita degli alberi.

Digitalizzazione del settore bancario e semplificazione dell’accesso al credito. Lanciata una nuova piattaforma “made in Veneto” firmata Kalaway con la collaborazione di BCC Patavina, grazie a un progetto Fintech ammesso alla sperimentazione dall’Autorità di Vigilanza e inserito tra i case studies del G20 Indonesia

Mettere a sistema flussi di dati e sfruttare opportunità date dall’intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza delle imprese, aiutarle a muoversi sul mercato finanziario nazionale ed internazionale, migliorare le performance, tagliare i tempi morti e le lungaggini burocratiche anche nei rapporti con le banche. Tutto in un click, ultimo risultato di una programmazione tanto semplice dal punto di vista organizzativo, quanto geniale nel risultato pratico.

da sx: Alessandro Allamprese Manes Rossi, Ceo e Founder di Kalaway;  Andrea Bologna, Direttore generale di Banca Patavina; Alessandra Longo – Senior Sales Consultant di Kalaway; Gianluca Sartori, Direttore Centrale Crediti di Banca Patavina).

La collaborazione tra le due realtà venete, Kalaway e Bcc Patavina, nasce per l’evoluzione e la sperimentazione della Piattaforma sviluppata da Kalaway e si presta ad ulteriori importanti sviluppi nelle relazioni tra le imprese e il settore bancario.

Una collaborazione strategica

Kalaway è player nazionale specializzato nella gestione in outsourcing della finanza aziendale e BCC Patavina è una Banca di Credito Cooperativo attiva in Veneto del Gruppo BCC Iccrea.

Dalla collaborazione tra queste due realtà nasce una partnership tra l’azienda che crea lo strumento nuovo e l’Istituto bancario che lo mette alla prova, contribuendo a migliorarlo e a testarlo con le aziende clienti

Un prestigioso riconoscimento

Il progetto di Kalaway in collaborazione con Banca Patavina e Fabrick, incentrato sull’aggregazione dei dati dei conti correnti in conformità con la direttiva PSD2, è stato tra quelli ammessi per primi, nel 2022, dalla Banca d’Italia alla cosiddetta “sandbox regolamentare”. Si tratta di un ambiente controllato, previsto e disciplinato da un decreto del 2021, nel quale banche e aziende Fintech possono sperimentare per un periodo di tempo limitato soluzioni tecnologiche innovative in vista di una loro possibile applicazione nel mercato.

Kalaway inoltre è stata recentemente inserita tra i case studies del G20 Indonesia, unica italiana nello specifico comparto, per l’impatto significativo delle soluzioni offerte nell’ottimizzazione dei processi finanziari aziendali e nell’adeguamento alle nuove sfide della digitalizzazione.

Perché sviluppare questa nuova piattaforma

Negli ultimi anni il settore del credito ha subito importanti cambiamenti a livello normativo e di mercato, con un impatto rilevante nella relazione tra banca e impresa. Diventa fondamentale riuscire a creare un linguaggio comune per quanto riguarda le informazioni da fornire alla banca e la conoscenza dei parametri e delle regole che quest’ultima è tenuta a considerare nella concessione e gestione del credito.

Tale esigenza è centrale in particolare per le piccole e medie imprese del territorio.

Quali vantaggi offre la Piattaforma. I benefici per le imprese clienti

Le aziende clienti Kalaway beneficiano di numerosi vantaggi grazie all’approccio “Advisory-Tech Strategy” e all’utilizzo della Piattaforma Kalaway, che favoriscono l’ottimizzazione in tempo reale della gestione finanziaria aziendale, includendo la gestione del capitale circolante, l’ottimizzazione del costo del debito e delle garanzie e facilitando la valutazione delle migliori soluzioni di investimento.

Inoltre, questo aiuta la definizione di migliori condizioni bancarie grazie a un accresciuto governo dei rischi finanziari, favorito dal monitoraggio costante svolto dai consulenti e dall’analisi approfondita fornita dalla Piattaforma, con alert in merito a potenziali rischi finanziari per poter adottare misure correttive tempestive.

Psd2 e Intelligenza artificiale

L’integrazione di PSD2 e dell’Intelligenza Artificiale nella Piattaforma Kalaway rappresenta una novità assoluta nel panorama delle piattaforme e degli strumenti di gestione finanziaria.

Queste due componenti combinano l’accesso diretto ai dati finanziari delle aziende con una valutazione prospettica e automatizzata dei rischi finanziari. Questo non solo favorisce la trasparenza nel rapporto banca-impresa, ma consente anche alle aziende di prendere decisioni finanziarie informate e di gestire in modo più efficiente la propria posizione finanziaria.

I benefici per le banche

Le banche beneficiano di diversi vantaggi. Innanzitutto, un miglioramento dell’efficienza operativa: grazie all’automatizzazione dei processi di interazione tra banca e imprese è possibile ottenere panoramiche dettagliate della situazione finanziaria delle aziende, reportistica personalizzata e previsioni finanziarie accurate nonché una semplificazione dell’attività dei gestori. Il migliore scambio informativo tra la banca e l’impresa consente anche una migliore capacità di valutazione da parte della banca e la possibilità per l’impresa di definire soluzioni finanziarie tempestive nelle sue varie fasi di vita.

L’evoluzione del progetto e della piattaforma

A partire da gennaio 2024, Kalaway lancerà la versione 3.0 della sua Piattaforma, dotata di strumenti ancora più performanti e sicuri, di un’interfaccia grafica rinnovata e di un’esperienza complessiva più veloce e intuitiva. Una delle principali novità introdotte con la versione 3.0 è l’introduzione di una modalità Freemium, che permetterà a tutte le aziende, anche non clienti Kalaway, di accedere alla Piattaforma in modalità self-provisioning direttamente dal sito Kalaway. Le aziende potranno usufruire gratuitamente del tool relativo al Repository, consentendo loro di aprire l’interfaccia ai propri gestori bancari una volta acquisita la licenza. Questo permetterà un interscambio di informazioni e documenti in modo sicuro e sempre aggiornato, facilitando la comunicazione e la collaborazione tra le aziende e le banche.

Le dichiarazioni degli attori del progetto

“Attraverso questa sinergia – commenta Andrea Bologna, Direttore generale di Banca Patavina –  la nostra BCC conferma l’attenzione per le imprese clienti anche partecipando attivamente alla sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative: l’utilizzo evoluto della tecnologia, per il nostro modo di essere banca del territorio, lungi dall’allontanarci dai clienti, mira invece a consentirci di dedicare più tempo e impegno a rafforzare la relazione personale e diretta con i clienti nell’individuazione delle migliori risposte alle loro esigenze.”

“Questa partnership con BCC Patavina rappresenta un’opportunità unica per ridefinire il modo in cui le imprese e le banche interagiscono nel settore finanziario. La collaborazione fra Kalaway e Bcc Patavina si è sviluppata sin dalla presentazione del progetto a Banca d’Italia, che lo ha ammesso alla prima Sandbox Italiana, convalidandone l’impatto sistemico. Tale collaborazione è proseguita durante tutte le fasi di sviluppo del progetto, portando un fondamentale contributo di conoscenza ed esperienza nella prospettiva della banca” dichiara il CEO e Founder di Kalaway, Alessandro Allamprese Manes Rossi. Siamo orgogliosi del lavoro fatto e crediamo che il nostro lavoro potrà diventare patrimonio allargato per tutte le aziende che hanno necessità e desiderio di migliorare le proprie performance, di investire in idee e in nuove progettualità, ottimizzando la loro gestione finanziaria, le loro relazioni, i loro investimenti in capitale umano”.

Al via la nuova edizione di “EDUCASHON”, il percorso di educazione e formazione finanziaria del Credito Cooperativo che coinvolgerà quest’anno 51 scuole venete e oltre 1000 studenti.

La Federazione Veneta e la Federazione del Nordest delle Bcc, le due strutture consortili del Credito Cooperativo, realizzeranno un grande progetto per i giovani. Al progetto collaborano attivamente Irecoop Veneto, Università di Padova e Feduf (ABI).
A fine ottobre il kick off del progetto in due incontri online

Una moderna educazione finanziaria rivolta ai giovani studenti veneti è il progetto che le due Federazioni delle Bcc, quella del Nord Est e quella Veneta, rispettivamente facenti capo al Gruppo Cassa Centrale Banca S.p.A. e al Gruppo BCC Iccrea S.p.A, realizzeranno a partire da fine ottobre fino al mese di maggio 2024, con la partecipazione diretta di 14 Bcc Associate, in collaborazione con Irecoop Veneto, L’Università di Padova e Feduf-Abi.

La finalità del progetto è quella di aprire la BCC ai giovani, per spiegare loro il modo originale di far Banca nel territorio, sensibilizzare e fornire strumenti per interpretare la realtà della finanza, per saper affrontare le decisioni strategiche e quelle quotidiane, dal budgeting alla pianificazione, per comprendere i principi alla base delle scelte del risparmio e dell’investimento.

L’educazione finanziaria e la gestione efficiente delle risorse, rappresentano un elemento molto importante per lo sviluppo sostenibile, sia a livello economico che sociale e ambientale.

Il percorso di educazione finanziaria mira anche a far conoscere ai giovani studenti il valore della biodiversità finanziaria che caratterizza il credito cooperativo nel contesto bancario italiano.

La biodiversità del credito cooperativo è un elemento da promuovere poiché porta con sé benefici in termini di sostegno all’economia reale, favorisce la crescita economica e la concorrenza nel settore, promuove l’inclusione di nuovi clienti, determina un ampliamento del mercato, ed è portatrice di innovazione perché valorizza nuove finalità imprenditoriali e nuovi modelli di business.

A partire dal mese di ottobre, si svolgeranno quindi due incontri online di lancio e presentazione della seconda edizione del Progetto Educashon, che ha l’obiettivo di insegnare l’abc della finanza ai giovani delle scuole superiori, dagli Istituti tecnici ai Licei, passando dal conto corrente, agli investimenti finanziari, alla previdenza complementare, agli effetti dell’inflazione, ai sistemi di pagamento.

Il tutto con un linguaggio affine agli studenti, con strumenti moderni e coinvolgendoli attivamente in un percorso che li vedrà poi visitare i singoli Istituti bancari, nella seconda parte dell’anno scolastico, e conoscerne segreti, organizzazione e dipendenti.

Destinatari saranno gli studenti del triennio di 51 scuole secondarie di secondo grado (classi III, IV, V) del Veneto attraverso i percorsi PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) nell’Anno Scolastico 2023/24, in tutto oltre 1000 studenti

Se tra i banchi di scuola faranno lezione con formatori esperti della materia, una volta in banca i ragazzi saranno accompagnati sia dalla dirigenza degli istituti ma soprattutto dalla componente giovane delle banche cooperative, in una sorta di “peer education finanziaria”, sicuramente più semplice da comprendere e alla loro portata.

Non mancheranno le sorprese: da testimonial, a piccoli eventi, a sperimentazioni sul campo.

I ragazzi, al termine del percorso, saranno chiamati anche a dare la loro versione della cosa, con materiali scritti, fotografici, musicali, social etc. che si contenderanno il premio finale in un evento conclusivo a maggio 2024 che vedrà tutte le classi assieme in un’unica location.