Si è chiuso con la carica dei 1000 studenti e con le premiazioni degli elaborati alla Kioene Arena di Padova la seconda edizione di Educashon, il percorso di educazione e formazione finanziaria organizzato dalla Federazione del Nordest delle Bcc e dalla Federazione Veneta che ha coinvolto 51 scuole venete

Nella challenge tra le classi coinvolte la vittoria è andata ex equo a ISISS M. Minghetti di Legnago Verona e Ist. De Amicis di Rovigo

51 classi, 74 docenti referenti PCTO per i rispettivi istituti, 1034 studenti, di cui 427 ingaggiati tramite le scuole segnalate dalle BCC di Federazione Nord Est, 607 coinvolti tramite le scuole segnalate dalla Federazione Veneta delle BCC.

Sono i numeri che ha registrato la seconda edizione di Educashon, il progetto di educazione finanziaria legato al mondo del credito cooperativo e rivolto ai più giovani, i ragazzi delle scuole superiori del territorio. Ad organizzare il progetto sono state le due Federazioni delle Bcc, quella del Nord Est e quella Veneta, rispettivamente facenti capo al Gruppo Cassa Centrale Banca S.p.A. e al Gruppo Iccrea Banca S.p.A, con Irecoop Veneto alla regia e Università di Padova col Dipartimento di Scienze Economiche a supervisione scientifica.

Al Palazzetto della Kioene Arena di Padova l’evento conclusivo alla presenza di tutti i soggetti coinvolti, con tanto di challenge tra le classi partecipanti, che si sono contese i primi posti e 1.000 € di premio per sostenere le attività della scuola, a suon di video storytelling.

Quattro gli ambiti tematici a cui si sono ispirate le produzioni delle classi, perfettamente in linea con la formazione erogata, in tema di educazione finanziaria: il  sistema finanziario e le banche, i pagamenti digitali, la finanza etica e sostenibile, la previdenza e il risparmio.

Il riconoscimento è andato ex equo alla classe 4° SIA dell’Istituto ISISS M. Minghetti di Legnago Verona, con un video storyletting sui pagamenti digitali e alla classe 5° AFM dell’Ist. De Amicis di Rovigo con una originale narrazione in stop motion sulla previdenza.

Ad animare la mattinata, oltre ai ragazzi protagonisti ci loro lavori, ci ha pensato Diego Rizzuto, consulente e divulgatore scientifico, uno dei tre soci fondatori della società di formazione e comunicazione scientifica Taxi1729 per la quale lavora, con un talk dalla prospettiva a cavallo tra matematica e psicologia, emozioni e finanza comportamentale e su progetti di economia, pensiero creativo e rischio di mercato.

Suo un piccolo show “SCEGLI COSA VOGLIO” per scegliere bene dal punto di vista economico, consapevoli e informati e non cadere nei meccanismi istintivi o nelle trappole comportamentali che ci portano fuori strada, ma scegliere liberi anche nelle decisioni economiche.

Presente l’Assessora Margherita Colonnello del Comune di Padova, a sottolineare quanto l’ambito scolastico deve divenire “luogo in cui imparare la libertà, l’emancipazione, la corretta gestione del denaro e quindi di conseguenza il proprio tempo.”

La progressione di Educashon ha visto il Kick off online a fine ottobre dove far incontrare le scuole coinvolte, seguito da un ciclo lezioni in classe, attraverso il territorio veneto, a partire da novembre fino a marzo 2024. In totale sono state 497 le ore di formazione erogate, tutte in presenza, presso le aule delle scuole ingaggiate.

Le docenze sono state curate da un team multiprofessionale di 8 tra docenti di Irecoop Veneto e universitari, tutti formatori esperti di finanza, di imprese, di sostenibilità, di welfare.

A seguire la visita delle classi alle Bcc coinvolte che hanno aperto le loro porte per raccontarsi.

Qui i numeri parlano di 33 Visite didattiche presso le sedi direzionali aziendali, per 14 Banche protagoniste da inizio gennaio e metà aprile 2024.

Per l’evento finale alla Kioene Arena, sempre snocciolando i numeri del progetto, sono stati prodotti 43 video storytelling per un totale di 137 minuti di girato.

Soddisfatti i Presidenti Lorenzo Liviero di Federazione NordEst e il Presidente Flavio Piva di Federazione Veneta delle Bcc, che hanno sottolineato a nome delle loro strutture e delle 14 Banche di Credito Cooperativo coinvolte nel progetto la vocazione mutualistica delle BCC nel promuovere l’educazione finanziaria ai giovani. Nel territorio, grazie a queste iniziative strutturate, si possono mettere in moto percorsi di peer education, capaci di stimolare dal basso comportamenti virtuosi, responsabili ed etici.

“Le Banche di Credito Cooperativo- hanno detto Liviero e Piva- hanno deciso congiuntamente di investire sui giovani, offrendo loro tramite la scuola strumenti qualitativamente importanti per riflettere, per capire e per scegliere”.

Bcc Veneta alla sua prima Assemblea dei soci presenta un bilancio di sviluppo e prospettiva, confermando la sua vocazione di polo di riferimento per il Nordest.

Più di 3.300 soci di tutte le aree del Veneto presidiate dalla Banca in assemblea sabato 4 maggio alla Fiera di Padova hanno approvato il bilancio 2023 e tutti i punti all’ordine del giorno.

Prima volta in assemblea per i soci di BCC Veneta dopo l’avvenuta fusione votata dalla base sociale nel mese di dicembre scorso che ha avuto effetto il 12 febbraio di quest’anno.

Attesi alla Fiera di Padova oltre 3.300 soci, che hanno confermato con la loro presenza e con le deleghe l’interesse a prendere parte alla votazione del bilancio 2023 dei due Istituti ante fusione. Dati che confermano la solidità del progetto e la visione prospettica data da questa recente aggregazione. Bcc Veneta è oggi la terza BCC a livello italiano per sportelli, la quarta per attivo, la sesta per soci e tra le più grandi banche dell’intero Gruppo BCC Iccrea. Il territorio di competenza della nuova BCC arriva agli attuali 255 Comuni a presidio delle province venete di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo e le confinanti province di Trento, Brescia e Mantova.

La fiducia: soci e presenza territoriale che viene confermata da nuove aperture

I dati aggregati delle due realtà a dicembre 2023 evidenziano l’ottimo andamento di tutti gli indicatori.

“Il primo dato che va evidenziato – annuncia il Presidente, Flavio Piva – è il dato sulla fiducia, ovvero il patrimonio immateriale più grande di una banca. I soci, che a dicembre 2023 congiuntamente superavano di poco quota 29 mila, aumentano ancora. Nel primo trimestre del 2024 sfioriamo le 30 mila unità. La compagine sociale cresce e cresce l’impegno della Banca per fornire prodotti, servizi, consulenza, assistenza. Nell’ottica di un modello policentrico nella gestione dei territori aumentiamo la nostra presenza: abbiamo inaugurato ad aprile una nuova filiale a Peschiera del Garda nel veronese. Ne apriremo entro l’anno una a Rosà nel vicentino. Un chiaro segnale — conferma Piva – di presidio del territorio, delle comunità, di sostegno al tessuto economico e sociale attraverso la nostra rete di sportelli, attualmente 93, e attraverso i nostri collaboratori, che oggi sono 740. Nel momento in cui il sistema bancario ritiene di dover tagliare servizi, noi vediamo opportunità di aprirne di nuovi. È una prospettiva rovesciata, che finora, in un contesto sempre ponderato e prudente, sta premiando la nostra realtà con ottimi risultati di crescita e di sviluppo. I dati di bilancio lo confermano” spiega il Presidente.

I dati di bilancio

“Aumenta del 3% il valore delle masse amministrate che arrivano a sfiorare i 9,7 miliardi di euro – annuncia il Direttore generale, Leopoldo Pilati. Si tratta di un valore molto superiore alla media del sistema. Aumenta sia il dato della raccolta diretta, che si attesta a 4,1 miliardi di euro, sia della raccolta indiretta a 2,5 miliardi di euro (+17,87%) che riguarda investimenti dei clienti in titoli di stato, fondi comuni, polizze assicurative e gestioni patrimoniali – continua. La Banca cresce con ottime performance anche nel risparmio gestito – sottolinea il Direttore Generale – superando la soglia di 1,6 miliardi di euro (+ 10%) e confermandosi come prima realtà del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea in questo comparto a livello nazionale. La Banca supporta famiglie e imprese, concedendo credito e favorendo investimenti.

“Il clima generale di incertezza, dovuto anche all’instabilità politica di aree molto vicine all’Europa e le guerre in atto hanno in generale rallentato la propensione agli investimenti e a progettualità di ampio respiro sia per i privati e le famiglie, sia per le imprese – spiega Pilati. Anche il nostro territorio ha risentito di questa dinamica, sebbene la politica della nostra banca sia stata quella di andare incontro, concedendo credito, a chi aveva idee e progetti per finanziarli e per rilanciare il volano dello sviluppo: arrivando ad oltre 3 miliardi di euro di impieghi totali” continua.

Il CET 1 Ratio di BCC Veneta, indicatore sintetico di solidità della Banca, si attesta al 23%, il Total capital ratio oltre il 24% e il Texas ratio, che misura la solidità e la rischiosità della Banca, si riduce al 4%. Risulta ottima la performance registrata sotto il profilo dell’efficienza economica con un cost income al 51,5%, e un ROE al 16,9%. Prosegue con successo la politica prudenziale degli accantonamenti con la copertura delle sofferenze, che raggiunge il 94,5%. Il rapporto deteriorato lordo su impieghi lordi si attesta al 2,96%, mentre il rapporto che considera i deteriorati netti si colloca allo 0,66%.

“I dati che abbiamo portato in approvazione in assemblea – sottolinea il Direttore Pilati – confermano la validità del progetto strategico sul quale ci siamo impegnati per arrivare a questa fusione e sul quale le due strutture hanno lavorato intensamente per tutto il 2023, condividendo obiettivi comuni”.

Il patrimonio, l’utile di esercizio

Il totale attivo supera i 6 miliardi di euro, i fondi propri, ovvero il patrimonio di Bcc Veneta, hanno superato i 507 milioni di euro e l’utile netto è stato nel 2023 di oltre 77 milioni di euro.

“L’utile di esercizio che va ad incrementare il patrimonio di BCC Veneta – spiega il Presidente Piva – influisce in modo determinante sulla capacità della Banca di rispondere con maggior forza alle necessità di finanziare la crescita e lo sviluppo del nostro territorio. Più una banca è solida e patrimonializzata – continua – maggiore è infatti la sua possibilità di finanziare i progetti di famiglie, aziende e startup, sia singolarmente, sia in pool con altre BCC o con la capogruppo per le grandi operazioni. Bcc Veneta continuerà a rappresentare – conclude Piva – ben oltre gli iniziali auspici che ci hanno animato in questo progetto, un polo di riferimento importante nel Nordest, capace di attrarre la fiducia dei territori, di rafforzare l’efficienza organizzativa, funzionale e commerciale”.

L’impegno per il territorio e i grandi progetti di mutualità

BCC Veneta prosegue nel suo impegno per le comunità locali, ampliando la sua vocazione verso la cultura, il sociale, lo sport, il sostegno alla rete delle Istituzioni, delle parrocchie, dell’associazionismo e sostenendo le realtà del territorio come partner di oltre 1000 iniziative.

“Abbiamo destinato nel 2023 ben oltre 2 milioni di euro a progetti che hanno ricadute sulla collettività e che premiano il lavoro di tanti volontari oltre che di realtà di eccellenza nei vari settori in cui siamo impegnati – sottolinea Piva. Amplieremo il nostro impegno verso la mutualità e il welfare con il nostro ente del terzo settore, che si chiamerà “Veneta con Te” Ets. Uno strumento che ci consentirà di essere al fianco di soci, clienti e di quanti vorranno entrare a far parte di questa rete di servizi integrati alla persona e alla famiglia, con opportunità che interessano i giovani, la scuola, le realtà sportive, ma anche le attività commerciali e produttive in grado di offrire attraverso la Mutua servizi convenzionati di qualità. Per noi un investimento di fondamentale importanza – conclude – che abbraccia il territorio e che guarda al futuro”.