Parte per 1400 studenti l’educazione finanziaria del Credito Cooperativo Veneto a scuola

L’educazione finanziaria entra a far parte del percorso di studi degli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado del Veneto attraverso il Credito Cooperativo.

Le due Federazioni che hanno riunito 12 banche di Credito Cooperativo della regione hanno congiunto le forze, investendo sui giovani con un percorso formativo di educazione finanziaria, che quest’anno coinvolgerà 26 Scuole Superiori, 65 classi e due gruppi elettivi da 91 studenti che volontariamente hanno scelto questa proposta formativa. In tutto quasi 1400 studenti coinvolti e oltre quaranta docenti che attraverso questo corso avranno modo di aggiornarsi e di approfondire la materia.

Un progetto in cui la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo e la Federazione del Nord Est in collaborazione con Irecoop Veneto e l’Università di Padova hanno supervisionato format, contenuti, organizzazione, collegamento con le BCC associate e comunicazione per dare qualità al percorso e coinvolgere gli Istituti scolastici e gli studenti. Le lezioni da due ore ciascuna tenute da docenti universitari si terranno nell’Aula Magna di ogni Istituto e saranno seguite a fine percorso tra marzo e aprile 2025 da una visita nella Banca di Credito Cooperativo competente per territorio. Qui gli studenti potranno verificare le informazioni, fare esperienza diretta e confrontarsi con i funzionari del front office e degli uffici centrali sui vari temi di maggior interesse.

Nelle 4 lezioni saranno trattate tematiche inerenti il processo lavoro-reddito-consumo, il risparmio, gli investimenti e i rischi; ma si parlerà anche di mercati finanziari, della banca e della gestione del denaro, con un approfondimento sul Credito Cooperativo e le banche di territorio.

Ai ragazzi verrà spiegato lo sviluppo di un progetto imprenditoriale su Business Plan con l’elaborazione dell’idea imprenditoriale attraverso lo studio di fattibilità tecnica del progetto (processo produttivo, necessità di investimenti in impianti, manodopera e servizi quali trasporti, energie, telecomunicazioni) e attraverso lo studio di fattibilità economico – finanziaria. Altro tema fondamentale delle lezioni previste dal corso riguarderà i pagamenti digitali e la sicurezza, la previdenza e la cultura assicurativa.

Hanno aderito al progetto Banca Adria Colli Euganei (Ist. Calvi di Padova, IIS De Amicis di Rovigo, Ist. Kennedy di Monselice), Banca Annia (Ipsia Colombo Cipriani sezione di Portoviro, Itcs Maria Lazzari di Dolo) Banca della Marca (Ist. Bruno-Franchetti di Mestre, Ist. Levi-Ponti di Mirano), Banca Prealpi San Biagio (Ist. Verdi di Valdobbiadene, Iiss Casagrande di Pieve di Soligo, Isiss Luzzatto di Portogruaro), Banca delle Terre Venete (IIS Da Schio di Vicenza, Liceo Pigafetta di Vicenza), Banca Veronese (Ist. Minghetti di Legnago, Ist. Bolisani di Villafranca), BCC Pordenonese e Monsile (Ist. Riccati-Luzzatti di Treviso, Ist. Alberti di San Donà di Piave), BCC Valpolicella Benaco (Ist. Calabrese-Levi di San Pietro in Cariano), BCC Veneta (Ist. Cestari Righi di Chioggia, Ist. Atestino di Este, Ist. De Nicola di Piove di Sacco), BCC Vicentino Pojana Maggiore (Ist. Masotto di Noventa), BVR Banca del Veneto Centrale (Ist. Rigoni Stern di Asiago, Ist. Agrario Parolini di Bassano del Grappa, Ist. Farina di Vicenza), Cortina Banca (Ist. Fermi di Pieve di Cadore e Ist. Calvi di Belluno).

L’educazione economico-finanziaria è oggi per i ragazzi sempre più una chiave di lettura della realtà commentano Lorenzo Liviero, Presidente di Federazione del Nord Est e Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta BCC. Possedere competenze economiche e finanziarie è importante nell’immediato, perché i giovani già compiono scelte finanziarie, ma lo è anche e soprattutto per il loro benessere futuro.

Questo – sottolineano i Presidenti delle due Federazioni – vale oggi molto più che in passato: l’aspettativa di vita è aumentata e con sistemi pensionistici meno generosi i giovani si troveranno ad avere una responsabilità maggiore nella formazione del risparmio per l’età anziana. Li aspetta una vita lavorativa frammentata. Con l’avvento dell’era digitale una formazione economico-finanziaria a scuola è quanto mai necessaria. Il Credito Cooperativo- continuano Liviero e Piva- svolgerà un ruolo essenziale per essere vicino al territorio e seminare alcune pillole di conoscenza per essere di supporto, di aiuto e per orientare le nuove generazioni ad uno sviluppo sostenibile e consapevole”.  

Le Banche come le scuole hanno apprezzato l’attività, ritenendola utile, stimolante, coinvolgente e ricca di contenuti e hanno partecipato al progetto con le loro strutture. Le lezioni sono state precedute da un kick off per la presentazione delle attività e degli argomenti, con l’abbinamento delle scuole alle BCC del loro territorio.

Un momento coinvolgente – commentano i Presidenti- è stato il quizzone in cui sono state poste alcune domande a risposta multipla. I ragazzi hanno davvero tanta curiosità, sono stimolati dalla competizione e hanno voglia di imparare. I risultati dello scorso anno ci hanno persuaso a continuare la progettualità con alcune correzioni che portano quest’anno qualità al progetto e che ci consentono di ottimizzare le risorse per un coinvolgimento maggiore di studenti e Istituti. I nostri formatori – commentano Liviero e Piva– sono docenti universitari e quest’anno non terranno lezioni frontali ad una classe, ma a platee più nutrite, da 2 a 4 classi. In più ci sono i gruppi elettivi di studenti che volontariamente hanno aderito ai corsi in orari post lezione. Con questa formula abbiamo rivolto l’offerta a un numero maggiore di studenti del 50% in più rispetto all’anno scorso, seminando il nostro messaggio in modo più ampio e capillare nel territorio di nostra competenza e senza sovrapposizioni”.

MutaMenti 2024 spiega nel Nordest l’affermarsi di una in-certa transizione digitale

Il Convento di San Francesco a Pordenone è la sede scelta quest’anno per la presentazione del rapporto Mutamenti 2024, lo studio coordinato dal professor Daniele Marini e che si avvale della collaborazione di docenti universitari ed esperti, per fotografare l’evoluzione della situazione socio-economica nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia.

In questa edizione di MutaMenti, sostenuta da Federazione Veneta BCC, Federazione del Nord Est delle BCC e dall’Associazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne Banke del Friuli Venezia Giulia, in partnership con Fondo Sviluppo FVG e Fondo Sviluppo-Fondo Mutualistico Confcooperative e infine promossa da BCC Pordenonese e Monsile, sono presi in considerazione il processo della transizione digitale e sociale, e l’avvento dell’IA.

E si fa luce su come le due regioni del Nord Est, Veneto e Friuli Venezia Giulia, li stanno affrontando.

Sul palco per la presentazione Daniele Marini (Università di Padova, BCC Pordenonese e Monsile), Gianpiero Dalla Zuanna (Università di Padova), Monica Cominato (Provincia di Vicenza), Tommaso Anastasia (Analytics consultant), Gianluca Toschi (Università di Padova), coordinati dal giornalista Luca Piana, Vicedirettore dei quotidiani Nem. E ancora Roberto Siagri (Rotonium), Cristiana Compagno (Università di Udine), Aleksandar Arsovic (Zero, Future Farming Initiative), Sergio Gatti (Federcasse), Daniela Galante (Confcooperative Veneto), Stefano Miani (Università di Udine), Giovanni Grandi (Università di Trieste), Giulia Baccarin (MIPU Predictive Hub), Francesca Setiffi (Università di Padova) per approfondire i temi della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale.

Sul palco i promotori dell’iniziativa: Loris Paolo Rambaldini, Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta BCC, Lorenzo Liviero, Presidente di Federazione Nord Est e Luca Occhialini, Presidente dell’Associazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Artigiane, Zadružne Banke del Friuli Venezia Giulia, che hanno introdotto lo studio, sottolineando l’importanza di cogliere i segnali socio-economici del territorio per una efficace programmazione come sistema bancario e come BCC in particolare delle azioni a sostegno delle imprese nella produzione, nella digitalizzazione e nell’uso delle tecnologie, nell’applicazione dell’intelligenza artificiale.

“Viviamo immersi in un flusso continuo di transizioni che si sviluppano progressivamente, sovrapponendosi e avvicendandosi velocemente – afferma Daniele Marini, curatore del volume. Non abbiamo ancora bene compreso e concretizzato la cosiddetta quarta Rivoluzione Industriale, che già si affaccia la quinta con caratteristiche proprie e innovative.

Nei tempi recenti non fanno a tempo ad affermarsi le Twin Transition, le Transizioni Gemelle (digitale e ambientale), che irrompe impetuosamente l’Intelligenza Artificiale (AI)” commenta.

Dunque come si presentano le due regioni del Nord Est, Veneto e Friuli Venezia Giulia, all’appuntamento delle diverse transizioni?

“In questa edizione di MutaMenti parliamo del processo della transizione, digitale e sociale, e dell’avvento dell’AI, considerando le modalità con cui le due regioni del Nord Est le stanno affrontando- continua Marini. Abbiamo verificato il livello di conoscenza di queste innovazioni e per avere una prima misura di quanto la popolazione nordestina sia consapevole di cosa sia l’AI e quali siano i timori o le speranze rivolte nei suoi confronti, consideriamo un recente sondaggio svolto presso gli italiani anticipa.

Nonostante l’AI sia un argomento di grande attualità nella comunicazione, solo il 40,9% degli italiani è in grado di rispondere correttamente e l’8,6% non è in grado di rispondere. Quote – puntualizza il professore – che nel Nord Est scendono al 37,4% nel primo caso e salgono all’11,9% nel secondo. Dunque, nelle regioni di questa porzione d’Italia il grado di conoscenza risulta più limitato rispetto ad altri territori”.

“Se poi dal grado di conoscenza, passiamo alla valutazione sugli ipotetici vantaggi e svantaggi dell’introduzione dell’AI, in Italia quanti sottolineano gli aspetti positivi sono il 59,6%, contro il 50,4% che evidenzia quelli negativi- affermano gli studiosi. Nel Nordest otteniamo nel primo caso il 59,9% dei consensi, mentre i secondi salgono al 54,3%. Così, le preoccupazioni fra i nordestini paiono prevalere sulla media nazionale”.

All’interno di questa cornice insistono alcuni aspetti problematici che appesantiscono i processi di transizione non solo economica, ma anche sociale.

I relatori dei vari saggi contenuti nel volume hanno messo in luce alcuni fattori critici, ma anche alcuni fattori positivi, che gli studiosi hanno analizzato.

Vediamone alcuni:

Fattori negativi

Demografia

Il tema demografico continua ad essere e lo sarà per molto tempo ancora una questione centrale. Di qui ai prossimi anni, in assenza di migrazioni, il rapporto fra la popolazione con un’età superiore ai 65 anni e quella in età lavorativa (20-64) del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, oltre che dell’Italia intera, crescerà rapidamente.

Fra gli occupati nel 2004 la quota di giovani (15-34) rispetto al totale degli attivi (15-64 anni) era pari al 36%, mentre i 50-64enni pesavano il 19%.

Vent’anni dopo (2023) questo rapporto si rovescia e i giovani costituiscono solo il 24%, mente i senior salgono al 38%. Un’inversione letterale che non può non costituire un rallentamento ai processi di innovazione.

Capitale umano

Sul fronte del capitale umano l’offerta formativa di corsi universitari sull’AI per l’anno accademico  2023/2024 comprende sul piano nazionale 135 programmi, includendo corsi triennali e magistrali.

Basti considerare che a livello europeo la Germania detiene 265 percorsi, la Francia 181, i Paesi Bassi 164, Irlanda 154. Negli atenei del Nord Est, previsti per l’A.A. 2024/2025 e annoverabili nell’ambito dell’AI, ci sono 3 corsi in Veneto e 5 in Friuli Venezia Giulia. Inoltre la popolazione laureata negli atenei di Veneto e Friuli Venezia Giulia manifesta una predisposizione alla mobilità verso uno Stato europeo più elevata della media nazionale (48,1%): a Padova è il 50,3%, a Ca’ Foscari il 53,1%, a Trieste il 54,4%. Ad una minore offerta formativa negli ambiti del digitale e dell’AI fa da contrappeso una più elevata propensione delle giovani generazioni a mobilitarsi verso altri Stati europei.

Economia

Considerando il quadro economico del primo semestre 2024 si conferma per l’Italia e per il Nord Est una crescita debole. La Banca d’Italia stima un PIL per la fine del 2024 pari a +0,8%, rivendendolo al ribasso rispetto alle stesse stime del governo (+1%). Nei primi mesi dell’anno si è registrato un aumento contenuto, in cui si è registrato un calo delle esportazioni soprattutto verso l’Europa e segnatamente verso la Germania (-5,6%) pari complessivamente all’1,4% per il Nord Est, con un -3,5% in Veneto e un +3,7% in Friuli Venezia Giulia, quest’ultimo determinato dalle positive performance del comparto dei mezzi di trasporto. Il combinato disposto di simili condizioni dovrebbe far chiudere l’anno con un PIL in crescita in Friuli-Venezia Giulia dello 0,7% e in Veneto dello 0,8%.

Fattori positivi

Capitale umano

Appare evidente come in Veneto e in Friuli Venezia Giulia gli indirizzi tecnici dell’istruzione risultino più attrattivi di quelli liceali, rispetto alla media nazionale: se in Italia il 51,7% delle giovani generazioni si iscrive ai licei e il 31,5% ai tecnici (2022/23), in Veneto la popolazione liceale si attesta al 44,6% e quella tecnica si colloca al 37,8%; in Friuli Venezia Giulia quella liceale raggiunge il 48% e quella tecnica il 37,1%.

Mercato del lavoro

In Veneto e Friuli Venezia Giulia l’occupazione ha toccato livelli record, approssimandosi a 2,8 milioni di lavoratori con una crescita indotta dai contratti a tempo indeterminato. Va poi sottolineato positivamente come fra le persone in cerca di prima occupazione oltre il 60% adoperi frequentemente dispositivi digitali, a differenza del 42% fra gli occupati attuali che più frequentemente usano i dispositivi digitali solo per lo stretto necessario.

A mitigare le preoccupazioni sull’incidenza negativa delle tecnologie digitali sull’occupazione vengono i dati sulla variazione del numero di addetti occupati in diversi settori dopo l’adozione di tecnologie 4.0. In quasi tutti quelli considerati il novero è rimasto stabile (nella grande maggioranza dei casi) o è incrementato.

Economia

I tassi di diffusione dell’utilizzo dell’AI sono molto disparati e le applicazioni sono molto vaste, ma diverse imprese di altrettanti settori le stanno sperimentando. Dall’esplorazione delle applicazioni nelle imprese di dimensioni maggiori affiora un mix di utilizzi che sostengono processi e attività disparate.

Ciò conferma come tali innovazioni siano declinabili in modo trasversale e prefigurino applicazioni in ambiti che testimoniano la pervasività di tali tecniche. Questo fa presagire una diffusione delle tecnologie basate sull’AI in settori ancora poco indagati.

Si può ben sostenere che siamo alle battute inziali in una sorta di statu nascenti della transizione digitale e dell’utilizzo dell’AI in generale nelle imprese, ma soprattutto fra quelle di taglia contenuta. Diversa è la condizione in quelle più grandi, dove l’applicazione conosce stadi decisamente più avanzati.

La tesi di MutaMenti 2024 è che per riprendere quella competitività che aveva caratterizzato le regioni del Nord Est negli ultimi due decenni del secolo scorso, l’investimento economico e organizzativo nelle innovazioni digitali e nell’utilizzo dell’AI sia un fattore necessario, ma non sufficiente, se non è parimenti accompagnato da un impegno formativo ed educativo verso persone e comunità. Un impegno che abbia come obiettivo quello di acquisire la coscienza delle sfide e delle opportunità insite nelle transizioni.

BCC Veneta investe in housing sociale in collaborazione con le Ater territoriali per il recupero di alloggi sociali

BCC Veneta e le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale delle tre province di Verona, Vicenza e Padova hanno siglato un protocollo comune per il recupero di alloggi sociali da assegnare a nuclei familiari che vivono in situazione di difficoltà economica.

La collaborazione, siglata a Vicenza nella sede di BCC Veneta, nasce dalla comunanza di intenti e sensibilità per le tematiche sociali espressa da un lato da BCC Veneta, dall’altro dalle Aziende territoriali delle tre province, da cui è partita la proposta.

“L’investimento necessario alla sistemazione di un alloggio sfitto varia mediamente da 10 mila a 50 mila euro, a seconda delle condizioni in cui viene rilasciato e questi sono esborsi a cui le Ater territoriali non riescono più a far fronte solo con le proprie risorse- spiega il Presidente dell’Ater di Vicenza, Valentino Scomazzon. Nell’era del dopo Covid – continua Tiberio Businaro, Presidente dell’Ater di Padova –  le Aziende territoriali si sono trovate a dover affrontare costi per il ripristino di immobili sfitti drammaticamente aumentati a causa del rincaro dei materiali edili”.

Oggi servono maggiori risorse per far fronte agli investimenti necessari alla manutenzione e sistemazione di alloggi da occupare, mentre la domanda di case sociali continua a crescere sia nelle grandi città, sia nelle aree di provincia.

“Se recuperati- conclude Matteo Mattuzzi, Presidente dell’Ater di Verona – questi alloggi possono essere messi a disposizione di nuove famiglie: alloggi da riassegnare poi a nuclei familiari in difficoltà, aiutandoli così a superare il disagio socio-economico in cui versano a favore di un loro pieno inserimento nella comunità”.

BCC Veneta, sollecitata ad un intervento dai 3 Presidenti Ater, ha risposto convintamente, sostenendo la necessità di un piano di azione omogeneo e coordinato, che si tradurrà in una collaborazione per il ripristino di una unità abitativa all’anno per tre anni consecutivi. E questo avverrà  in ciascuna delle province interessate ovvero Vicenza, Padova e Verona.

“Un programma di interventi sul fronte dell’housing sociale era nelle linee strategiche del Consiglio di Amministrazione da tempo- commenta Flavio Piva, Presidente di BCC Veneta –  ma anche nella sensibilità comune dei nostri soci. Proprio nel corso dell’ultima Assemblea alcuni soci presenti avevano portato l’attenzione sulle tematiche abitative, sottolineando come una banca di credito cooperativo realmente radicata nel proprio territorio abbia il compito di occuparsi di questo problema. Attraverso le aziende territoriali- afferma il Presidente – potremo concretamente raggiungere alcune famiglie in difficoltà. La partnership ora potrebbe essere ulteriormente estesa ad altre iniziative per diverse categorie di beneficiari come le giovani coppie e gli studenti, che sono al centro della nostra attenzione”.

Presenti alla firma dell’accordo triennale il Direttore generale Leopoldo Pilati e tutta la Direzione di BCC Veneta. L’intervento da parte della Banca prevede il versamento ad ognuna delle tre Ater firmatarie della Convenzione di una somma di 10  mila euro l’anno per tre anni, con l’impegno da parte delle Aziende territoriali a dettagliare annualmente l’impiego del contributo ricevuto.

Nel corso della riunione i Presidenti ATER hanno fornito alcune informazioni. I dati disponibili a fine 2023 ci danno una sommatoria degli alloggi di proprietà dei 3 Enti territoriali di 16.658 unità, con 2.258 alloggi in gestione. Gli alloggi di proprietà sottoposti a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nel 2023 sono stati in totale 2783 locati e 303 sfitti. Gli alloggi assegnati nel 2023 sono stati 589, mentre le famiglie in attesa di assegnazione sono oltre seimila.

“Questa collaborazione concreta con BCC Veneta- commentano i firmatari del protocollo di collaborazione – contribuisce a dare una risposta concreta alla domanda di casa, primo passo indispensabile per superare il disagio sociale-economico a favore di un pieno inserimento nella comunità, alla quale potranno apportare il loro contributo. Non è soltanto un valore civico, ma soprattutto di impegno sociale per dare un’opportunità a chi ne ha davvero bisogno”.

BCC Veneta presenta il nuovo volume “Luoghi e memorie del Veneto – dal Garda all’Adriatico”

Continuando il percorso iniziato trent’anni fa di riscoperta e di valorizzazione di storia, arte e cultura dei territori in cui opera, BCC Veneta pubblica nel 2024 un nuovo volume, strenna natalizia per i soci, che contiene un a raccolta di saggi e immagini dedicata al Veneto.

“Luoghi e memorie del Veneto- dal Garda all’Adriatico” comprende i saggi di Claudio Grandis e i ritratti dei paesi di Francesco Jori. La presentazione è curata da Mauro Varotto, professore ordinario di Geografia dell’Università degli Studi di Padova, mentre l’apparato iconografico è di Matteo Danesin. Il coordinamento editoriale è stato affidato a Toni Grossi.

La presentazione del progetto è stata declinata in 4 eventi in province e territori diversi: il 3 dicembre a Este, il 4 dicembre a Chioggia, il 5 dicembre a Bassano del Grappa e l’11 dicembre a Valeggio sul Mincio.

La mission di BCC Veneta nella riscoperta dei borghi e dei luoghi della storia

“È in questo ambito che, mutuando quel percorso iniziato oltre vent’anni anni fa di riscoperta e valorizzazione della storia, dell’arte e della cultura dei territori in cui operiamo mediante la pubblicazione di volumi esclusivi- svela il Presidente di BCC Veneta, Flavio Piva-  proponiamo quest’anno alle socie e ai soci di Bcc Veneta e alle nostre comunità una raccolta inedita di saggi e immagini dedicata alla nostra Regione”. Il Veneto – continua Piva- è il vero protagonista di questo libro, dove abbiamo evitato con scrupolo la tentazione di una visione turistica. Lo sforzo è stato piuttosto quello di cogliere le originalità di questa terra, nella quale campanili, borghi, e paesi poi diventati città hanno avuto genesi e crescita riferibili a contesti e motivazioni diversi. Sullo sfondo il territorio e le sue caratterizzazioni più marcate: le montagne, gli altopiani, le colline, i corsi d’acqua, il lago, i mari e le lagune”.

I venti luoghi scelti per la loro emblematicità hanno dimensioni e narrazioni diverse. Da quelli più consistenti e sviluppati, come Bassano del Grappa, Chioggia, Legnago e Thiene, a quelli di dimensioni più ridotte ma ugualmente ricchi nella storia, come San Giorgio di Valpolicella, Montegalda, Arquà Petrarca e Breganze, ad altri fortemente connotati nell’assetto urbanistico che rimanda a tempi lontani e a remoti fortilizi, come Marostica, Soave, Cittadella, Este e Montagnana.

Vi sono anche veri e propri omaggi alla bellezza, da Valeggio sul Mincio e il Borghetto, a Malcesine e il lago, a Dolo e le sue ville, all’isola di Pellestrina e Lio Piccolo, inni alla natura lagunare, Battaglia, il canale e le terme, Asiago e il suo Altopiano. Tutti connotati da un’evoluzione economica e sociale, che recentemente ha assunto differenziazioni talora marcate.

Banca delle Terre Venete inaugura la nuova filiale nel cuore della Città

È stata inaugurata mercoledì 4 dicembre in Piazza dei Signori a Vicenza la nuova filiale di Banca delle Terre Venete, parte del Gruppo BCC Iccrea.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il Sindaco Giacomo Possamai, il Presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin e il Vicario generale della Diocesi di Vicenza Don Giampaolo Marta.

Presenti numerosi rappresentanti delle Associazioni del territorio e delle categorie produttive, oltre a consiglieri e collaboratori della Banca, che ha sede amministrativa a Vicenza.

A partire da sinistra: il Presidente Gianfranco Sasso, il Direttore Generale Eugenio Adamo e il Responsabile della filiale Marco Zarantonello

“L’inaugurazione di una nuova filiale in un momento storico in cui c’è una tendenza alla desertificazione bancaria è la conferma del nostro modo differente di fare Banca – ha dichiarato il Presidente di Banca delle Terre Venete Gianfranco Sasso – Abbiamo investito in tecnologia, per mettere a disposizione della clientela i più avanzati strumenti di gestione dei pagamenti e dei rapporti bancari, dall’internet banking agli ATM evoluti, ma la relazione rimane il nostro punto di attenzione. L’ascolto e la vicinanza sono per noi valori fondamentali ed è con questo atteggiamento che concretizziamo il nostro essere Banca del territorio”.

Don Giampaolo Marta, assieme al parroco dell’Unità Pastorale Centro storico Don Ivano Maddalena, ha dato la benedizione ai nuovi locali e alle persone che vi lavorano.

“Siamo presenti a Vicenza con quattro filiali – la prossima settimana saranno aperti i nuovi locali in Corso Padova dove si trasferisce lo sportello di Viale Margherita – a testimoniare la nostra volontà di presidiare e servire la città mettendo a disposizione prodotti e consulenza per le famiglie e le imprese, anche con servizi specialistici e nell’ottica della sostenibilità” ha aggiunto il Direttore Generale di Banca delle Terre Venete Eugenio Adamo “La filiale che inauguriamo stasera rappresenta un presidio fisso per la consulenza alle imprese e per la gestione dei patrimoni e uno sportello dove è possibile effettuare operazioni bancarie, anche attraverso l’Area Self, accessibile in orario più esteso. La nuova filiale è il simbolo del nostro impegno a coniugare tradizione e innovazione, puntando su una relazione di fiducia che va oltre la semplice conoscenza”.

Il Responsabile della filiale Marco Zarantonello ha presentato i collaboratori e le collaboratrici, una squadra operativa anche nella filiale di Viale Mazzini: Andrea Porro, suo viceresponsabile, Nicoletta Fochi, Valentina Tamion e Virginia Reniero, ai quali si aggiungono i gestori Paola Pranovi per il segmento corporate e Simone Casaroli per il segmento private.

Dopo il taglio del nastro, la cerimonia è continuata con un brindisi sotto l’albero di Natale.

Don Marco Pozza ospite di “Rosso di Sera – Incontri di Cultura Cooperativa”, che fa tappa a San Donà di Piave

Lunedì 2 dicembre alle ore 20.30, al Centro Culturale “Leonardo da Vinci” di San Donà di Piave (VE), si terrà un nuovo appuntamento della rubrica Rosso di Sera – Incontri di Cultura Cooperativa. Promossa dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo nell’ambito del progetto Spazio Salute BCC Veneto.

Durante la serata, Don Marco Pozza, sacerdote e scrittore noto per il suo linguaggio incisivo e diretto, dialogherà con la giornalista Federica Morello sul tema “Chi vince non sa cosa si perde”.

Don Pozza è parroco del Carcere di Padova, scrittore, personaggio televisivo e autore di libri in cui porta la sua straordinaria esperienza a fianco degli ultimi della società. Attraverso temi forti e uno stile comunicativo che sferza e che fa riflettere, Don Marco Pozza propone una visione alternativa, in cui il successo non si misura sulla ricchezza, sul potere, sui risultati, ma sull’Essenza vera dell’Uomo. Anche perdere è un’esperienza che educa, che fortifica, che affranca.

La serata si inserisce nel più ampio progetto di mutualità cooperativa per la promozione del benessere collettivo. Spazio Salute BCC Veneto è infatti il network regionale creato dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo per dare voce alle Associazioni mutualistiche delle BCC attraverso un progetto comune di diffusione della conoscenza e di formazione sui temi della cooperazione.

Le Mutue attive all’interno del network “Spazio Salute BCC Veneto” sono 7 e tutte presenteranno la loro attività nel corso dell’evento a loro dedicato. Enti del Terzo Settore affiliati a Comipa, le Mutue BCC operano a favore degli associati: innanzitutto una serie di sconti nelle strutture convenzionate, ma anche rimborsi sulle prestazioni mediche e di analisi, la partecipazione a campagne di prevenzione periodiche, a screening e iniziative per la salute e il benessere, sussidi per la nascita dei figli e per l’iscrizione a scuole materne e scuole. Particolare attenzione è dedicata alle famiglie e ai soci giovani under 30 attraverso sussidi universitari, per attività sportive e culturali, eventi di formazione e musicali e viaggi in Italia e all’estero. Il Socio della Mutua potrà richiedere prestazioni ad un operatore anche al di fuori della sua regione. L’opportunità è apprezzata soprattutto per chi viaggia, per chi è in vacanza o si trasferisce per brevi o lunghi periodi. Il servizio è garantito in tutto il territorio nazionale.

A completare la serata gli interventi di Loris Paolo Rambaldini (Presidente di BCC Pordenonese e Monsile) e Antonio Zamberlan (Presidente di Serenissima Mutua ETS) presenteranno le attività e i vantaggi riservati ai soci delle mutue BCC. L’ingresso è libero e aperto al pubblico, previa prenotazione tramite il sito www.bccpm.it o scrivendo a info@serenissimamutua.it.

Toni Capuozzo ospite di “Rosso di Sera – Incontri di Cultura Cooperativa”, che fa tappa a Treviso

Continua il ciclo di incontri “Rosso di Sera – Incontri di Cultura Cooperativa”, un progetto che attraversa il Veneto con eventi aperti al pubblico, promossi dalla Federazione Veneta BCC nell’ambito del progetto Spazio Salute BCC Veneto.

A Treviso l’evento, che vedrà protagonista il noto scrittore e giornalista Toni Capuozzo, è organizzato in collaborazione con  CMB e CentroMarca Mutua ETS e si terrà venerdì 29 novembre nella Chiesa di San Teonisto (Via San Nicolò 31) con inizio alle ore 20,30.

Con il suo ultimo libro, “Nessuno più canta per strada”, da cui partirà il dialogo con la giornalista Federica Morello, conduttrice della serata, Capuozzo affronterà i grandi cambiamenti sociali e culturali del nostro tempo, riflettendo sulla guerra, sulla pace e sul futuro dell’umanità.

Nato a Palmanova (Udine) il 7 dicembre 1948, Antonio “Toni” Capuozzo è tra i giornalisti italiani più conosciuti e stimati. Laureato in Sociologia, ha iniziato la sua carriera collaborando con il quotidiano Lotta Continua, passando poi a testate di prestigio come Reporter, Panorama Mese ed Epoca. Dagli anni ’80, si è affermato come inviato internazionale nelle zone più difficili del pianeta, documentando guerre e crisi umanitarie: dai conflitti nei Balcani al Medio Oriente, dalla Somalia all’Afghanistan. Vice-direttore del TG5 e conduttore dello storico programma di approfondimento “Terra!”, Capuozzo ha saputo coniugare l’immediatezza del reportage con un’analisi profonda delle dinamiche geopolitiche.

Autore di numerosi libri, tra cui “Adios”, “Le guerre spiegate ai ragazzi” e “La culla del terrore”, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti per la sua attività giornalistica, come il Premio Ilaria Alpi e il Premio Hemingway.

La serata si inserisce nel più ampio progetto di mutualità cooperativa per la promozione del benessere collettivo. Spazio Salute BCC Veneto è infatti il network regionale creato dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo per dare voce alle 7 Associazioni mutualistiche delle BCC attraverso un progetto comune di diffusione della conoscenza e di formazione sui temi della cooperazione.

L’incontro sarà arricchito dagli interventi di Tiziano Cenedese, Presidente di CMB e CentroMarca Mutua ETS e di Piero Collauto, Direttore della Federazione Veneta BCC, che presenteranno i progetti di mutualità associativa promossi sul territorio. L’ingresso all’evento è libero, ma è necessaria la prenotazione tramite il sito www.cmbanca.it o inviando un’email a eventi@cmbanca.it.

CMB premia le eccellenze, giovani diplomati e laureati con il massimo dei voti delle province di Treviso e Venezia

Bravissimi, talentuosi, pieni di speranze.

CentroMarca Banca premia 46 giovani, Soci o figli di Soci CMB, che si sono particolarmente distinti per il loro impegno tanto da conseguire, nel corso dell’anno scolastico e accademico 2023-2024, il massimo dei voti.

Oltre il 70 % di loro ha ricevuto anche la lode.

Gli studenti eccellenti sono stati premiati nel corso di una cerimonia, che si è tenuta a Quinto di Treviso al Best Western Hotel.

Un evento di festa, aperto dalla giovanissima musicista Aurora Bottacin, che ha proposto un percorso tra i classici per l’arpa e animato dall’artista Leonardo Manera in un entusiasmante discorso sul tema del cambiamento: un’occasione alla quale hanno preso parte non solo i giovani, ma anche i loro genitori, i parenti e gli amici. Presenti alla cerimonia di consegna dei contributi allo studio oltre al Presidente di CentroMarca Banca Tiziano Cenedese, anche il Consiglio di Amministrazione e il Direttore Generale Claudio Alessandrini.

Tra i premiati, molti sono i giovani che hanno intrapreso corsi di laurea di cui ora più che mai c’è richiesta, come Medicina e Ingegneria. Ma anche in corsi più particolari come Innovazione e imprenditorialità digitale, International management, Mercati e strategie d’impresa oppure Global Development and Entrepreneurship, che aprono una porta professionale importante sul futuro.

Questa è una delle serate più importanti e più stimolanti per la nostra realtà – ha dichiarato il Presidente di CentroMarca Banca, Tiziano Cenedese, rivolgendosi ai premiati. – Questa iniziativa è un progetto che guarda avanti, per sostenere il futuro, non solo quello dei giovani meritevoli ma anche dell’intera comunità. Il nostro augurio è che questi raggiungimenti nello studio possano trasformarsi in un contributo alla comunità e al Paese. Perché in fondo il vero merito è questo: coltivare e sviluppare i propri talenti per metterli a servizio degli altri, nella realizzazione condivisa del sapere e del saper fare”. E nell’invitare i giovani e coltivare i propri sogni, Il Presidente li ha esortati a esplorare nuove frontiere e a rimanere affamati di conoscenza.

“Stiamo trovando canali di dialogo sempre più stimolanti con i nostri giovani per essere un loro punto di riferimento – ha commentato Claudio Alessandrini Direttore Generale di CentroMarca Banca –. Ai premiati, eccellenza del nostro territorio, auguriamo percorsi scolastici, accademici e professionali soddisfacenti ed entusiasmanti. Ciò che conta – ha continuato Claudio Alessandrini Direttore Generale di CentroMarca Banca – è la passione nel fare le cose. Con la passione si lavora intensamente, si superano le difficoltà e si raggiungono gli obiettivi. I nostri giovani premiati? – conclude – Brillanti, motivati, curiosi di apprendere, risorsa per il territorio”.

Durante la cerimonia alcuni ragazzi hanno raccontato di aver già trovato un lavoro appagante: chi in studi professionali, chi in ospedale, chi nella libera professione o in percorsi di apprendistato, chi come insegnante. Molti studenti sono ancora impegnati in master universitari o fanno esperienza all’estero. La volontà è quella di rientrare comunque in Italia per costruire una carriera professionale, ereditare attività imprenditoriali familiari con nuove competenze o avviarne di nuove.

L’intraprendenza e la spinta verso il futuro da parte dei giovani non mancano, così come la soddisfazione e l’orgoglio per ciò che sta crescendo e si sta sviluppando.

BCC Pordenonese e Monsile  investe nei giovani

L’educazione finanziaria interessa sempre di più gli studenti e le studentesse, che si sono iscritti, in oltre 100, alla  Money Challenge promossa per il secondo anno consecutivo dalla BCC Pordenonese e Monsile a Punto d’Incontro 2024. Provenienti da 18 scuole superiori del Veneto e del Friuli Venezia Giulia si sono sfidati in una competizione avvincente e formativa, trasformando l’educazione finanziaria in una vera e propria “battaglia di conoscenza”.

Una “Trivia Battle” su temi finanziari di grande attualità, come mutui, crowdfunding, investimenti, servizi bancari, cooperazione di credito, assicurazioni e cultura finanziaria, in un format, dinamico e stimolante che ha permesso agli studenti di partecipare attivamente e di acquisire competenze preziose su temi che riguardano la loro vita presente e futura.

Fra le tante scuole in gara il titolo di campioni della “Money Challenge” 2024 è andato alla 5^ C RIM dell’Istituto Mattiussi – Pertini di Pordenone che, con 13 risposte corrette su 15, si è aggiudicata il primo posto in classifica e una gita a tema culturale per tutta la classe.

“Oltre alla Money Challenge in Fiera a Pordenone ha suscitato grande interesse la nuova linea di prodotti che la BCC ha messo a punto per la fascia 18-35 anni, studenti e lavoratori con conti a pacchetto completamente gratuiti, ricchi di servizi e di opportunità – spiega il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Loris Paolo Rambaldini. Il tutto arricchito da una fidelity card digitale e con possibilità di finanziamenti agevolati a sostegno sia del piano di studi sia di progetti, che va sotto il nome di BCC Generation”.

E per restare in tema di giovani, bravi e impegnati, la BCC ha organizzato la tradizionale cerimonia di consegna delle borse di studio giovedì 14 novembre al Capitol di Pordenone. Sul palco in tutto 129 premiati, 27 in più rispetto allo scorso anno residenti nelle province di Treviso, Venezia, Udine e Pordenone, nei territori di competenza della BCC, per un investimento in borse di studio sui giovani che vale nel 2024 oltre 129 mila euro. 91 borse di studio sono state assegnate a giovani laureati per un importo di 89.500 euro: nel dettaglio i punteggi sono tra i 100 e i 100 e lode per 9 lauree a ciclo unico, per 47 lauree specialistiche e per 35  lauree triennali. Altre 39 borse di studio sono andate a studenti diplomati alla scuola secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2023-2024 per un valore di 19.500 euro, con punteggi che vanno da un minimo di 96/100 al 100/100 con lode.

“Negli ultimi quattro anni la BCC Pordenonese e Monsile ha premiato circa 500 giovani eccellenti – continua Rambaldini. Si tratta di un momento di riconoscimento importante per i giovani, che hanno proseguito la serata con lo scoppiettante ed irriverente spettacolo “Simpi the Best” del bravissimo trio comico Marco e Pippo, che ha letteralmente conquistato tutto il pubblico in sala.

Devozione, tradizione, scienza e sociologia. Il “Pet friendly” di Valpolicella Benaco Banca riscopre le origini francescane dell’affezione agli animali

Feste votive che coinvolgono e sulle quali si costruiscono nuove relazioni di amicizia e una sensibilità matura. Il Progetto Pet friendly di Valpolicella Benaco Banca prosegue nelle giornate di ottobre dedicate al patrono d’Italia con la tradizionale benedizione degli animali d’affezione che si celebra ogni anno.

“Abbiamo aperto questo nostro progetto il 26 agosto, quando i nostri collaboratori hanno potuto portare al lavoro gli amici di casa a quattro zampe- racconta Matteo Piancastelli, Vicepresidente della BCC. Quello che vogliamo dare al nostro territorio è un messaggio di responsabilità e di attenzione alla cura degli altri, in particolare dei nostri animali da compagnia.

Sia che giochino con i nostri bambini o che costituiscano spesso una compagnia fondamentale per gli anziani e le persone fragili, i cani o in generale gli animali domestici oggi non sono solo una presenza in casa, ma fanno parte della famiglia, sono compagni di giochi, passeggiate e corse e soprattutto condividono con noi le emozioni quotidiane”.

Il 4 ottobre per la festività di San Francesco Valpolicella Benaco Banca ha organizzato un convegno nella Sala Incontri della BCC a Valgatara per parlare del benessere che deriva dal rapporto uomo-animale secondo la scienza e l’esperienza maturata da 3 realtà territoriali; ma si tratterà anche del concetto di tutela e di abbandono. Titolo dell’incontro “Uomini e Animali: benessere di una relazione. Esperienze sul nostro territorio e ruolo delle Istituzioni”. Relatori saranno Lisa Brunelli del Circolo Ippico Valpolicella, la veterinaria Camilla Siliprandi e Sabrina Valentino, referente dell’Associazione La Città degli Asini; e inoltre Daniela Brunelli dell’Università di Verona, Chiara Sette Vicepresidente di ENPA e Giuseppe Rea, consigliere delegato alla tutela e al benessere degli animali del Comune di Verona.

Il 5 ottobre al Circolo Ippico Valpolicella in Via Monga a San Pietro in Cariano alle 10si terrà il “battesimo della sella” per bambini di tutte le età e una passeggiata a cavallo con benedizione degli animali. All’ENPA di Verona in via Bersanti tra le ore 14 e le 17 si svolgerà la tradizionale Festa degli animali e alle 15,30 un frate francescano impartirà la benedizione a cani e gatti.

“L’attenzione per il territorio e le comunità contraddistingue l’operato della nostra Banca locale- spiega Piancastelli – e ci impegna anche a salvaguardare valori che hanno maturato la loro importanza negli ultimi decenni, con un percorso di sensibilizzazione che è un viatico di civiltà e di rispetto per gli esseri viventi e per l’ambiente. La nostra iniziativa potrà stimolare altre realtà a creare un clima propizio, aperto, solidale, di ascolto, rilanciando il nostro ruolo di cooperatori”.