“Un passo in avanti”. Così BCC di Verona e Vicenza finanzia i nuovi progetti sociali nel territorio

Presentato il nuovo bando, che si intitola “Un passo in avanti” e potrà generare un impatto positivo in ambito economico, sociale ed ecologico con riferimento ai criteri stabiliti dall’agenda 2030 dell’Onu.

Si chiama “Un passo in avanti” ed è un’iniziativa sul territorio per valorizzare progetti e interventi a favore della comunità.

Con questo nuovo bando di BCC Verona e Vicenza rivolto alle associazioni e agli Enti no profit del  territorio saranno realizzate azioni di sviluppo sostenibile, negli ambiti dichiarati dall’agenda ONU 2030: progetti per sconfiggere la povertà e la fame, progetti per promuovere la salute e il benessere, l’istruzione di qualità, la parità di genere, per l’accesso all’acqua, ai servizi igienico-sanitari, all’energia pulita, a condizioni di lavoro dignitoso e alla crescita economica. In una visione di comunità gli obiettivi degli interventi dovranno coinvolgere il mondo delle imprese e delle infrastrutture per ridurre le disuguaglianze, per realizzare città e comunità sostenibili, per lottare contro il cambiamento climatico, per la pace e la giustizia.

“Questo nuovo bando- spiega Leopoldo Pilati, Direttore generale di BCC Verona e Vicenza – destinerà nuove risorse per dare risposte alle necessità vere e percepite del territorio. La nostra BCC finanzierà progettualità di carattere straordinario, che non rientrino nell’attività ordinaria svolta dagli Enti o Associazioni richiedenti che collaborano e lavorano con la Banca in rapporto di reciprocità e di relazione. Le domande pervenuteci, circa una trentina- continua sono riservate ad organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, associazioni (riconosciute o non riconosciute) e fondazioni oltre che Onlus; ma anche Istituti scolastici del territorio di competenza della banca ed Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti”.

Saranno sostenuti 15 progetti selezionati da una commissione interna alla Banca per importi che vanno da 7 mila euro a 2.500 euro. I criteri di valutazione si basano sull’impatto positivo e il beneficio sulle persone e sulle comunità destinatarie dell’iniziativa, ma anche sulla capacità di lavorare in rete con altre realtà territoriali e sulla sostenibilità economica nel tempo per garantire continuità.

“Con questo programma – afferma Flavio Piva, Presidente di BCC Verona e Vicenza– vogliamo partecipare ai progetti con maggiore consapevolezza, indirizzando gli sforzi verso obiettivi comuni.  E saremo attenti soprattutto alle proposte  che prevedono il coinvolgimento attivo e partecipato di under 35, proprio per rilanciare i valori della cooperazione attiva, della solidarietà, di un’economia civile e generativa di relazioni anche tra i più giovani”.

Andrea Marchi è il nuovo Direttore Generale di Banca Veronese

Andrea Marchi, Direttore Generale di Banca Veronese.

Succede a Martino Fraccaro, storico Direttore della BCC, oggi Presidente.
Si tratta di uno dei Direttori più giovani nel Credito Cooperativo, che ha maturato la sua carriera all’interno della BCC, ricoprendo i ruoli di responsabile finanza e di Vicedirettore negli ultimi anni.
“Saremo coerenti con la nostra storia, i nostri valori, ma potenzieremo l’organizzazione puntando su consulenza, formazione, capacità relazionali. I risultati della semestrale dimostrano l’ottimo stato di salute della Banca, che consolida il patrimonio e gli indici di solidità”.

Andrea Marchi è il nuovo Direttore Generale di Banca Veronese.

La BCE ha dato il nulla osta alla nomina decisa dal nuovo Consiglio di Amministrazione della BCC entrato in carica nella primavera scorsa dopo l’assemblea che ha visto l’elezione a Presidente di Martino Fraccaro, già storico direttore della banca.

Marchi, 51 anni, laureato in Economia e Commercio e in Economia Bancaria, sposato con due figli e residente a Cerea, in provincia di Verona, raggiunge la posizione di vertice dell’Istituto con decorrenza dal 1 settembre scorso, dopo una carriera interna maturata nel Credito Cooperativo. E’ uno dei Direttori più giovani nel Credito Cooperativo; in Banca Veronese ha ricoperto negli anni diversi ruoli in staff alla Direzione Generale fino ad essere responsabile dell’Ufficio Finanza e poi Vicedirettore generale.

“Ho incontrato i colleghi nei giorni scorsi per rendere ufficiale la mia nomina e per tracciare le linee di un percorso di continuità in certi ambiti valoriali e relazionali, ma fortemente innovativo in altri- ha annunciato il nuovo Direttore.

Puntiamo sulla rivoluzione digitale e sulla crescita di servizi avanzati e strutturati ai nostri soci e alla clientela per migliorare le nostre prestazioni e per raggiungere una platea di utenti più giovani e più orientati alla mobilità. Grazie alla nostra appartenenza al Gruppo BCC Iccrea siamo in grado di offrire strumenti, operatività avanzata e servizi strutturati a 360 gradi per le Pmi del territorio.

L’obiettivo è quello di servire bene le famiglie e le piccole e medie imprese locali, operando in continuità con il passato, ma innalzando la qualità dei servizi e della relazione. In previsione saranno potenziate alcune funzioni che riteniamo strategiche rispetto alla consulenza avanzata su investimenti, finanza, monetica ma anche nel settore assicurativo e previdenziale. Abbiamo avviato un piano di aggiornamento formativo per i nostri collaboratori, per dare a tutti più strumenti e più abilità nel lavoro di front office e di consulenza” precisa Marchi.

I dati della semestrale sono in sintonia con questa nuova impostazione di lavoro.

Aumenta la raccolta diretta a 680 milioni di euro (contro i 676 del semestre 2022) e un balzo in avanti lo fa pure l’indiretta a 370 milioni di euro (contro i 315 del 2022). Tengono sostanzialmente gli impeghi a 414 milioni di euro (contro i 431 dell’anno precedente), registrando un calo fisiologico dovuto a una minore propensione agli investimenti di famiglie e imprese a seguito dell’aumento dei tassi di interesse. Cresce il patrimonio netto, superando la soglia dei 90 milioni di euro (rispetto agli 86 milioni dell’anno precedente). Il margine di intermediazione cresce a 15,3 milioni di euro (rispetto ai 14,4 del 2022) e la copertura delle sofferenze raggiunge quasi l’84%. L’indice di solidità di Banca Veronese si posiziona in valore di eccellenza con un CET1 al 27,9%.

“L’utile di esercizio semestrale raggiunge i 5,16 milioni di euro- annuncia Marchi- in linea con il risultato della storica semestrale dello scorso anno. Ci attendiamo di consolidare questi risultati- conferma – e di lavorare con profitto negli ambiti di intervento in cui abbiamo individuato opportunità di sviluppo.

Saremo sempre coerenti con la mission del Credito Cooperativo e con i nostri valori tradizionali, sostenendo e promuovendo la mutualità, la socialità, la cultura e l’attenzione a progettualità ambientali e di valorizzazione del territorio”.

Nel 2023 la Banca festeggerà un importante anniversario ovvero i 120 anni di fondazione con un evento programmato al PalaRiso di Isola della Scala il prossimo 1 dicembre.

“Si tratta di un anniversario importante- spiega il dg – che ci ricorda le nostre origini e che ci stimola a ripercorrere la nostra strada con spirito rinnovato. Banca Veronese oggi può contare su una solidità che negli anni è sempre stata crescente e coerente. I risultati di bilancio hanno evidenziato una crescita costante e progressiva, che non ha mai registrato sbalzi, anche negli anni in cui l’economia ha sofferto di più. La prudenza nella gestione dei conti, la capacità di valutare e di consigliare i clienti, la conoscenza profonda del tessuto socio-economico e delle potenzialità delle nostre imprese ci hanno messo in condizione di pianificare, di essere d’aiuto e di ottenere risultati costanti nel tempo. Nei programmi futuri l’obiettivo è di correre su questi binari, per dare sicurezza, per essere partner credibili e affidabili, per contribuire ad uno sviluppo reale, sostenibile, concreto”. 

BCC di Verona e Vicenza stanzia 140 mila euro per premiare il merito nello studio

Nel nuovo bando c’è spazio per riconoscere l’impegno nello studio, i risultati ottenuti in pagella, ma anche come novità l’impegno sociale nel volontariato o in azioni per la comunità.
E i profili di diplomati e laureati saranno segnalati ad aziende clienti della Banca per percorsi di formazione, stages, collaborazioni e possibili assunzioni.

Saranno 500 le borse di studio che verranno assegnate da BCC Verona e Vicenza ai bravissimi del territorio con le migliori pagelle relative all’anno scolastico e accademico 2022-23 per un investimento che la Banca ha già stanziato e che sarà pari a 140 mila euro.

Nel dettaglio i riconoscimenti al merito per lo studio riservati a soci e figli di soci saranno 350 a favore di  studenti delle Scuole Medie Superiori Statali o riconosciute dallo Stato, dei centri e delle Scuole di formazione professionale per importi di 200 euro  ciascuna, mentre 10 borse di studio di 350 euro ciascuna saranno assegnate a studenti che hanno concluso un percorso di alta specializzazione tecnologica conseguendo un diploma ITS.

Altri 140 premi al merito saranno invece attribuiti a studenti dell’Università, per un incentivo alle spese per il conseguimento della laurea triennale (400 euro) o magistrale/a ciclo unico (500 euro).

“Nel nostro regolamento- spiega Leopoldo Pilati, Direttore generale di BCC Verona e Vicenza – abbiamo voluto dare per la prima volta un segnale di riconoscimento aggiuntivo a studenti meritevoli che si siano distinti per impegno sociale o in azioni straordinarie di volontariato o solidarietà. Abbiamo quindi stanziato, ed è una novità, altri 40 premi aggiuntivi di 100 euro ciascuno da attribuire a chi dimostrerà questo impegno, gratificando quindi il loro lavoro a favore della comunità. Ci è sembrato un bel modo – continua Pilati– per incentivare la partecipazione sociale dei giovani e avvicinarli al mondo della mutualità, della sussidiarietà, della cooperazione”.

Ma le opportunità non si fermeranno al solo riconoscimento economico da parte di BCC Verona e Vicenza.

“Abbiamo sperimentato come sia fondamentale far interagire i nostri giovani con il mondo che produce- anticipa Flavio Piva, Presidente di BCC Verona e Vicenza – promuovendo un’azione di mediazione tra i nuovi diplomati e laureati premiati con aziende clienti della banca. La Banca segnalerà profili interessanti che possono sfociare in opportunità di formazione, di stages, di collaborazione e di possibile assunzione. E’ un modo per far incontrare domanda e offerta, per facilitare le nostre imprese nella selezione del personale da inserire in organico e di valorizzare profili professionali che hanno bisogno in questa fase di formazione e di prime esperienze lavorative”.

Per incentivare la partecipazione di nuovi soci giovani nella vita sociale della BCC è stata creata inoltre la possibilità per gli studenti maggiorenni che riceveranno la borsa di studio di essere ammessi alla compagine sociale con 10 azioni del controvalore di 51,60 euro. L’ammissione a socio, senza spese, garantirà ai nuovi entrati tutti i benefici riservati dalla società cooperativa ai propri azionisti, che potranno quindi partecipare attivamente alla vita sociale della Banca.

Le domande per accedere alla graduatoria delle borse di studio vanno presentate per via telematica entro la mezzanotte del 10 ottobre 2023, compilando correttamente la modulistica presente nell’apposita sezione del sito web della Banca, nella quale sono indicate per esteso le modalità di presentazione e i requisiti richiesti (www.bccveronavicenza.it).