Banca Patavina con l’Università di Padova investe sui giovani e su progetti di sostenibilità

Premi di tesi BCC Patavina: a Padova sono state selezionate le migliori tesi sui temi della sostenibilità e dell’Agenda 2030 dell’ONU. Premiati mercoledì 17 in una cerimonia all’Orto Botanico 5 ricerche con riconoscimenti di 4 mila euro ciascuno.

L’Università degli Studi di Padova e Banca Patavina di nuovo insieme nella seconda edizione dei Premi di tesi BCC Patavina per lo sviluppo sostenibile del territorio e per le progettualità dei giovani proiettate al futuro.

I cinque migliori approfondimenti sui temi della sostenibilità assegnati per Concorso dall’Università di Padova in partnership con Banca Patavina saranno premiati all’Orto Botanico nell’ambito di una cerimonia mercoledì 17 maggio con inizio alle ore 16,30. I premi per bando erano destinati a candidate e candidati in possesso del titolo di Laurea Magistrale o di Laurea Magistrale a ciclo unico conseguito all’Università degli Studi di Padova, che avessero dedicato la propria ricerca di tesi sulla sostenibilità con particolare riferimento all’ambito economico-finanziario.

Il Presidente Leonardo Toson

“Abbiamo condiviso con l’Ateneo di Padova- spiega il Presidente di Banca Patavina, Leonardo Toson- gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dal Credito Cooperativo, in linea con quelli stabiliti dall’ONU nell’ambito dell’Agenda 2030. Questi obiettivi sono attinenti alle finalità menzionate nell’articolo 2 dello Statuto di tutte le BCC italiane e puntano a perseguire il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche delle comunità locali. Abbiamo voluto sottolineare con questa iniziativa– continua il Presidente Toson- l’impegno della nostra BCC in ambito economico-finanziario per lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza. E inoltre per la promozione della coesione sociale e per la crescita responsabile e sostenibile del territorio”.

La Banca, attraverso una donazione all’Università, ha messo a disposizione per il secondo anno consecutivo, cinque premi di laurea dell’importo di 4.000,00 euro ciascuno.

“Un riconoscimento- rimarca il Presidente Toson- non solo al merito dei giovani laureati, ma anche ad una sensibilità, che va incoraggiata soprattutto in una visione progettuale di concretezza rivolta non solo alla comunità scientifica ed accademica, ma anche alla società civile. Per l’Agenda 2030 si parla in questi casi di ridurre le disuguaglianze e di consumo e produzione responsabili”.

Il programma della premiazione prevede i saluti introduttivi di Monica Fedeli, Prorettrice con delega alla Terza missione e rapporti con il territorio e di Leonardo Toson Presidente di BCC Patavina. Seguiranno le testimonianze di Alberto Bacchin, studente beneficiario Premio BCC Patavina 2022, della Società Agricola Vivai Bacchetto di Chioggia e di Global Solar. Relazionerà sul tema della finanza sostenibile Alberto Lanzavecchia, professore di Finanza aziendale e finanza strategica, Microfinance for Social Change, e Territory, Development and Alternatives del DSEA – Dipartimento di Scienze economiche e Aaziendali Unipd. Seguirà poi la presentazione delle tesi di laurea 2023 e la premiazione a cura di Leonardo Toson e Andrea Bologna direttore generale di BCC Patavina.

“Collaborare con le più alte Istituzioni del nostro territorio è sempre stata una nostra priorità- commenta Toson. Ed è un legame forte quello che ci consente di lavorare insieme all’Università di Padova per dare ancor più stimoli e prospettive ai giovani che in questo nostro territorio scelgono di formarsi, di apprendere, di crescere”.

Martino Fraccaro nuovo Presidente di Banca Veronese

L’Assemblea dei soci vota il miglior bilancio degli ultimi 45 anni ed elegge il Consiglio di amministrazione con l’ingresso di nuovi esponenti. Un saluto commosso e un ringraziamento della platea di soci e dipendenti al Presidente uscente Gianfranco Tognetti, che lascia l’incarico.

Con l’assemblea dei soci di sabato scorso Banca Veronese inaugura un nuovo corso, eleggendo il nuovo Consiglio di amministrazione, che resterà in carica nel prossimo triennio.

Il Presidente Martino Fraccaro

Gli eletti sono Roberta Bricolo, Graziano Dusi, Martino Fraccaro, Lucio Leoni, Marco Negri, Filippo Orlandi, Mauro Pattaro, Paola Segala, Claudio Zanon. Per il collegio sindacale sono stati eletti Giovanna Rebonato (Presidente), Francesco Moretto e Alberto Tognetti (Sindaci effettivi), Alberto Turri e Valentina Lonardi (supplenti).

Il Consiglio di amministrazione, riunitosi per la prima seduta, ha poi provveduto alla nomina dei vertici dell’Istituto, indicando come Presidente Martino Fraccaro, già Direttore fino a poche settimane fa di Banca Veronese e figura di riferimento per la sua lunga e qualificata esperienza nel Credito Cooperativo. Fraccaro assicura inoltre un legame molto forte con la base sociale e la clientela per aver diretto per oltre quarant’anni la BCC. Vicepresidente è stato nominato in logica di continuità rispetto al recente mandato Claudio Zanon.

Fraccaro succede a Gianfranco Tognetti, al quale l’assemblea dei soci ha tributato un lungo applauso e un ringraziamento commosso dopo una Presidenza durata quasi quarant’anni.

Il Presidente uscente Gianfranco Tognetti

Il Consiglio di amministrazione uscente e tutti i dipendenti, insieme agli ospiti istituzionali nel salutare il Presidente Tognetti hanno espresso riconoscenza per quanto egli ha saputo dare al Credito Cooperativo e alla Banca in particolare, contribuendo con la sua esperienza e la sua visione a costruire una banca solida, che proprio quest’anno ha registrato il miglior utile degli ultimi 45 anni e con un patrimonio in grado di assicurare stabilità e tranquillità.

Il bilancio approvato dai soci in assemblea vede un utile netto che si attesta a 11 milioni di euro (+63,7% sul risultato precedente), con il patrimonio netto che quindi raggiunge gli 86,4 milioni di euro (+12,3%). I fondi propri toccano quota 87,4 milioni di euro (+ 16%), consolidando quindi la capacità della Banca di sostenere adeguatamente lo sviluppo del territorio. Il CET 1, primo indicatore di solidità di ogni banca, migliora per Banca Veronese di oltre 5 punti percentuali, arrivando al 25,6% e raggiunge un ottimo risultato il Total Capita Ratio al 26%: un dato di eccellenza. Il Roe migliora la sua performance di quasi 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno al 14,39%. Il Texas Ratio migliora, arrivando al 6,7%: ottimi standard, che certificano la capacità della banca di migliorare i propri indici di solidità e di efficienza.

“In prospettiva futura partiamo dalla governance- commenta il neo eletto Presidente Martino Fraccaro – confermando nella compagine di governo esponenti qualificati di nomina recente che hanno dato prova di grande capacità nell’ultimo biennio di governo della banca e che quindi potranno portare il loro contributo di professionalità e competenza nel corso del mandato- afferma. Porterò la mia esperienza e la mia conoscenza del tessuto socio-economico territoriale a vantaggio della banca- continua Fraccaro-  assicurando continuità, pur nel solco di un necessario rinnovamento in quella che sarà la nuova Direzione, affidata all’attuale Vicedirettore Andrea Marchi.

I nostri soci ci dimostrano fiducia, ci riconoscono un ruolo di partner affidabile e solido e ci chiedono di continuare a presidiare il territorio con cura e con serietà, assicurando anche alle piccole e medie imprese prodotti e servizi a condizioni competitive.

Nel 2023 la Banca festeggerà un anniversario importante ovvero i primi 120 anni dalla sua fondazione- conclude il Presidente. Sarà per noi occasione di confrontarci su alcuni grandi temi che ci stanno a cuore, non solo di carattere economico-finanziario, ma di riferimento per la nostra attività di mutualità e cooperazione come il sociale, la cultura, l’ambiente, le tradizioni locali legate ai prodotti eno-gastronomici e all’indotto. L’entusiasmo e la volontà di crescere ci sono, da parte di tutti”.

Banca Patavina: Bilancio in crescita e visione per il territorio

Dati di bilancio ottimi, con indicatori di solidità che migliorano, un patrimonio che cresce e un utile netto di quasi 10 milioni di euro.
Il Presidente Toson “Stiamo lavorando al progetto di aggregazione, per sostenere e dare slancio al tessuto economico e sociale di un territorio in prospettiva più ampio, tra i più interessanti e dinamici del Paese”.

Il Presidente Leonardo Toson (a destra) e il Direttore generale Andrea Bologna

Banca Patavina congeda un 2022 all’insegna della crescita, ma soprattutto dell’avvio di nuove progettualità destinate ad incidere in maniera significativa nel tessuto economico e sociale veneto.

“Tutti gli indicatori principali del bilancio, gli andamentali economici, patrimoniali, di liquidità, di credito e gestionali confermano lo stato di buona salute della Banca- dichiara il Presidente di Banca Patavina, Leonardo Toson. Aumentano i soci, che oltrepassano la quota degli 11 mila, crescono i clienti in virtù di un rapporto di fiducia con il territorio, arrivando a sfiorare i 54 mila.

E sul futuro – anticipa Toson – stiamo lavorando ad un progetto di aggregazione con Bcc di Verona e Vicenza in grado di sostenere e di dare slancio al tessuto economico e sociale di un territorio in prospettiva più ampio, tra i più interessanti e dinamici del Paese, mettendo a fattor comune i migliori servizi delle due realtà e i migliori progetti. Il programma sarà presentato prima alla capogruppo e poi passerà al vaglio della BCE per il nulla osta. Spetterà poi e soprattutto ai soci delle due Banche coglierne la potenzialità”.

L’assemblea della Banca: i dati di bilancio 2022

L’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio si terrà a Padova al Gran Teatro Geox venerdì 5 maggio alle ore 15,30. Nell’occasione è previsto il rinnovo degli organi di governo della Banca.

“Presentiamo ai soci dati di solidità, che testimoniano l’importante lavoro svolto da tutti i collaboratori della Banca” spiega il Direttore generale, Andrea Bologna.

I requisiti di solidità sono confermati dal giudizio da parte della capogruppo BCC Iccrea di “Banca Verde di rating A”.

“La raccolta complessiva si mantiene stabile a 2,486 miliardi di euro- spiega il Direttore, anche tenendo conto degli effetti negativi di mercato nel corso del 2022. Gli impieghi si assestano a 1,23 miliardi di euro con nuove erogazioni a famiglie e imprese per oltre 160 milioni di euro, che superano i 180 milioni di euro considerando le operazioni di leasing perfezionate in collaborazione con la capogruppo.

Gli indicatori di solvibilità e di solidità patrimoniale migliorano ulteriormente, con il CET1 al 17,07%, il total capital ratio al 19,62% e il Texas ratio al 14,58%. Importanti i risultati raggiunti anche sui livelli di copertura

delle sofferenze (oltre l’82,5%) e sulla riduzione del credito deteriorato (al 4,02%)- precisa Bologna. Cresce il margine di interesse del 3,47% e le commissioni nette del 4,34%”.

Il patrimonio raggiunge 131,5 milioni di euro.

“L’utile netto si attesta a 9,9 milioni di euro – aggiunge il dg Bologna: si tratta di un risultato che premia la capacità di relazione della nostra Banca con il territorio attraverso la rete dei nostri gestori.

L’utile – spiega ancora Bologna- consente di rafforzare la solidità patrimoniale della banca innalzando la capacità di finanziare famiglie e imprese del territorio”.

I nuovi progetti: la comunicazione alla base sociale, la creazione del nuovo strumento mutualistico Patavina con Te ETS, il centro di consulenza finanziaria

Il rapporto tra BCC e base sociale si dimostra saldo anche dopo i tre anni di pandemia nei quali non è stato possibile svolgere le tradizionali attività di relazione, come le assemblee e gli incontri territoriali.

“Abbiamo organizzato nelle scorse settimane un road show di quattro appuntamenti nei nostri territori di competenza per riunire nuovamente e con rinnovato entusiasmo la base sociale e relazionare su dati, attività e prospettive. Un percorso di informazione trasparente e diretto apprezzato come momento di dialogo con la partecipazione di oltre 600 persone. Nel frattempo, abbiamo attivato un servizio di comunicazione aggiuntivo interno – spiega Toson- con una newsletter che raggiunge i nostri soci. Non solo- conferma il Presidente.

Abbiamo fatto nascere un nuovo strumento di mutualità nel territorio che darà concretezza al nostro programma di welfare, potenziando la risposta della Banca su temi che storicamente fanno parte del nostro DNA. Nel 2022 – spiega Toson- è nata Patavina con Te ETS ovvero l’Ente del Terzo settore di emanazione diretta della Banca che si è strutturato e attivato per erogare sussidi nell’area medica e dell’assistenza, ma anche organizzando campagne di prevenzione per la salute e accompagnando famiglie e giovani in percorsi culturali, per la scuola, per il benessere. I soci di Patavina con Te hanno la possibilità di ottenere sconti, rimborsi e altre opportunità nel fare rete. Ad oggi abbiamo già superato i 700 nuovi soci tra i nostri soci e clienti e le attività sono in pieno svolgimento”.

“Ci siamo sempre caratterizzati come Banca attenta alle dinamiche territoriali e alle richieste del mercato- conferma il Presidente Toson. Sul finire del 2021 abbiamo aperto a Padova un nuovo Centro di consulenza finanziaria, che ha trovato la sua piena operatività nel corso del 2022: si tratta di un servizio altamente qualificato e professionale a supporto delle imprese e per la gestione dei patrimoni privati: servizio- spiega- che costituisce per la Banca e per il Credito Cooperativo a livello nazionale un fiore all’occhiello, anche in ottica di supporto al lavoro delle filiali”.

Responsabilità sociale d’impresa

Da sempre attenta al proprio ruolo nella responsabilità sociale d’impresa, la Banca ha abbracciato le sfide ESG 2030, orientando a tali linee guida l’intera gestione aziendale e gli investimenti, in linea con gli indirizzi espressi dal Gruppo Bancario.

“L’impegno per le comunità è stato importante nel 2022 con il sostegno a circa 300 iniziative- spiega il Presidente Toson. Gli interventi più numerosi e significativi riguardano l’erogazione dei premi allo studio, in varie forme, per studenti delle scuole superiori e per l’Università con progetti speciali che sono andati a premiare tesi di laurea sulla sostenibilità. Rilevanti anche gli interventi a supporto di progetti educativi e culturali, di strutture parrocchiali, di redazione di volumi sul territorio che sono tradizionalmente un fiore all’occhiello di Banca Patavina”.

Banca Veronese presenta un bilancio di crescita e si accinge a celebrare i 120 anni di fondazione

Utile a 11 milioni di euro, politiche orientate alla prudenza e dati di solidità eccellenti. Una nuova filale a Bussolengo da inizio gennaio, per rinsaldare i legami di presenza nel territorio.

Il Presidente Gianfranco Tognetti

Tognetti: “Accompagniamo la crescita con il sostegno alle comunità e ai progetti locali”.

Nel momento in cui si tracciano i bilanci dell’anno precedente e ci si prepara alle nuove sfide del futuro, Banca Veronese conferma importanti indici di solidità, validi risultati di efficienza aziendale e attenzione al territorio nel sostegno alle imprese e alle famiglie.

Il Presidente Gianfranco Tognetti e il Direttore generale Martino Fraccaro presentano i dati del bilancio 2022 approvati dal Consiglio di amministrazione e che saranno illustrati ai soci in Assemblea il 6 maggio prossimo. Un bilancio caratterizzato da un utile importante di esercizio, frutto di una politica di gestione prudente e orientata al sostegno del territorio: utile che si riverbera in indici di solidità crescenti, ma soprattutto che si concretizza nel supporto a importanti iniziative locali che riguardano la cultura, aspetti del sociale e della sanità e i giovani con l’istituto delle borse di studio e la collaborazione con il  mondo della scuola e dell’associazionismo.

I dati di bilancio

Il Direttore Martino Fraccaro

“Il Consiglio di amministrazione ha approvato un bilancio con indicatori in crescita – annuncia Martino Fraccaro. L’utile netto si attesta a 11 milioni di euro (+63,7% sul risultato precedente), con il patrimonio netto che quindi raggiunge gli 86,4 milioni di euro (+12,3%). I fondi propri toccano quota 87,4 milioni di euro (+ 16%), consolidando quindi la capacità della Banca di sostenere adeguatamente lo sviluppo del territorio. L’aumento dell’utile rispetto all’anno precedente – spiega- è dovuto principalmente al buon andamento del portafoglio titoli di proprietà della banca, all’interno del quale erano presenti in buona quantità titoli legati all’inflazione”.

Il CET 1, primo indicatore di solidità di ogni banca, migliora per Banca Veronese di oltre 5 punti percentuali, arrivando al 25,6% e raggiunge un ottimo risultato il Total Capita Ratio al 26%: un dato di eccellenza. Sul versante dei volumi gli impieghi si mantengono stabili a 419 milioni di euro, come pure la raccolta diretta a 689 milioni di euro. Cresce la raccolta indiretta (+0,80% rispetto all’anno precedente) per una raccolta complessiva che raggiunge 1 miliardo e 51 milioni di euro (+ 3,3% rispetto al 2021).

“Altro dato interessante in crescita è il Roe – commenta Fraccaro- che migliora la sua performance di quasi 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno al 14,39%. Il Texas Ratio migliora, arrivando al 6,7%. Ottimi standard che certificano al di là della crescita del margine di interesse (+57%) consentito dal rialzo dei tassi da parte delle BCE, anche la capacità della banca di migliorare i propri indici di solidità e di efficienza. Questo ci dà modo di mettere fieno in cascina- commenta Fraccaro- e di consolidare il patrimonio della banca per essere più forti nella risposta al territorio a famiglie e imprese”.

Assemblea, direzione e governo della Banca

Banca Veronese ha colto la possibilità di convocare i propri soci, circa 3600, in una Assemblea in presenza, convocata in Area Exp di Cerea il 6 maggio prossimo.

Nel corso dell’assemblea, oltre all’approvazione del bilancio sarà rinnovato il Consiglio di amministrazione della Banca, che sarà chiamato a governare BCC Veronese per il prossimo triennio.

Durante l’assemblea sarà riservato un momento di saluto e di ringraziamento al Presidente Gianfranco Tognetti, che lascia il suo ruolo nel Consiglio di amministrazione dopo quaranta anni di lavoro e di impegno.

“Siamo grati e riconoscenti al Presidente Tognetti per ciò che ha dato al Credito Cooperativo e alla nostra Banca in particolare- lo ringraziano i componenti dell’attuale Consiglio di amministrazione- certi che possa ancora contribuire con la sua esperienza e la sua visione al bene del movimento. Lascia la Banca in ottime condizioni, registrando il miglior utile degli ultimi 45 anni e soprattutto con un patrimonio in grado di assicurare stabilità e tranquillità per il nostro futuro – ribadiscono gli amministratori – con la consapevolezza di aver compiuto in tutti gli anni di presidenza, il ruolo di guida, mettendosi a disposizione della Bcc; e supportandola in tutte le situazioni, anche nelle più difficili”.

Nei giorni scorsi, inoltre, il Direttore generale della Banca, Martino Fraccaro, ha concluso l’ esperienza nel suo ruolo, candidandosi nella lista degli amministratori per il prossimo triennio.

I candidati alla carica di consigliere nella lista unica sono Roberta Bricolo, Graziano Dusi, Martino Fraccaro, Lucio Leoni, Marco Negri, Filippo Orlandi, Mauro Pattaro, Paola Segala, Claudio Zanon. Per il collegio sindacale sono candidati Giovanna Rebonato (Presidente), Francesco Moretto e Alberto Tognetti (Sindaci effettivi), Alberto Turri e Valentina Lonardi (supplenti).

Una nuova filiale attiva a Bussolengo e l’anniversario dei primi 120 anni della Banca

“Ai soci relazioneremo sul piano di sviluppo della banca, che nei mesi scorsi ha aperto una nuova filiale a Bussolengo, confermando come il Credito Cooperativo abbia mantenuto i presidi territoriali e non abbia chiuso filiali bancarie- commenta il Presidente Gianfranco Tognetti.

Si tratta – conferma Tognetti- di un polo strategico, che ci dà modo di consolidare la nostra presenza nella provincia di Verona, dove sono attive molte imprese e attività commerciali e di indotto per i settori dell’agro-alimentare, della logistica, del turismo e dei servizi”.

Nel 2023 la Banca festeggerà un anniversario importante ovvero i primi 120 anni dalla sua fondazione: secondo i programmi sarà un evento che consentirà di ristabilire un confronto vero con il territorio. Proseguiranno, anche per il 2023, le tante iniziative avviate e che la BCC conta di sviluppare: dalla cura di progetti socio-sanitari con la consegna di defibrillatori ai Comuni presidiati, dispositivi medici diagnostici per gli Ospedali, alla consegna di mezzi per il trasporto di anziani e disabili.

“Abbiamo sostenuto, e continueremo a farlo – conclude il Presidente Tognetti – missioni umanitarie attraverso l’interessamento di associazioni locali e abbiamo sponsorizzato fiere e manifestazioni culturali locali e di agricoltura”.

Del “Tusini” di Bardolino il vincitore del contest nazionale del progetto di educazione finanziaria

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Tertio Millennio, Feduf e Valpolicella Benaco Banca. La scuola è stata scelta dalla BCC per rappresentare il territorio veronese a livello nazionale.

Finalisti del contest nazionale “Metto in conto il mio futuro”

E’ della provincia di Verona il vincitore del contest nazionale “Metto in conto il mio futuro” ideato dalla Fondazione Tertio MillennioETS (l’Ente del Terzo Settore del Credito Cooperativo) in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FeduF) e Valpolicella Benaco Banca insieme ad altre quattro banche di credito cooperativo italiane che hanno creduto per prime nel progetto.

Vincitore del “contest”, che si è svolto in modalità digitale, è stato Benjamin Zlotescu della Scuola di Formazione Professionale Salesiani Bardolino Tusini, classe IV anno Tecnico Professionale Duale, che ha risposto correttamente a tutte le 12 domande focalizzate sugli argomenti dell’intero percorso. Della stessa classe anche il secondo classificato, Andrea Brighenti e terzo Simone Prandi dell’Istituto Gardascuola di Arco (Trento).

“In questo progetto sono stati coinvolti da novembre a marzo circa un migliaio di studenti di 5 Istituti diversi in tutta Italia- spiega Daniele Maroldi, Presidente di Valpolicella Benaco Banca. Tre gli incontri organizzati per introdurre i ragazzi alle tematiche di educazione finanziaria, cooperativa e mutualistica. E’ stato interessante sviluppare segmenti legati  all’economia civile, al valore del risparmio, del budget personale e far conoscere ai ragazzi le caratteristiche delle banche cooperative di comunità- ha detto Maroldi. Nel mio ruolo sono davvero orgoglioso che i primi due gradini del podio siano stati guadagnati da studenti dell’Istituto Tusini, che abbiamo scelto per questa prima edizione come riferimento di BCC Valpolicella Benaco”.

Durante la finale nazionale del contest i 15 finalisti tra ragazzi e ragazze degli Istituti scolastici coinvolti si sono confrontati fino all’ultimo “click”.

“E’ stata una esperienza esaltante e molto importante sotto il profilo dell’attenzione dimostrata- ha sottolineato il vice Presidente della Fondazione Tertio Millennio, Franco Ferrarini. Dal Trentino alla Puglia abbiamo trovato giovani attenti, curiosi e consapevoli dell’importanza di avvicinarsi all’economia e alla finanza. E’ fondamentale imparare l’uso del denaro e le caratteristiche dei prodotti e dei servizi bancari, ma è altrettanto stimolante capire come al di là della logica del puro profitto vi siano esperienze di grande valore e di utilità come quelle della cooperazione. Stiamo lavorando- conclude Ferrarini- perché questa esperienza si allarghi ad altre scuole di Verona e provincia e i segnali di interesse ci sono già”.

“Siamo davvero grati per la fiducia che Valpolicella Benaco Banca ha riposto in noi – ha commentato Michele Gandini, Direttore del SFP Salesiani Bardolino Tusini – coinvolgendoci in questo progetto nazionale. Per la nostra scuola è stata un’opportunità importante per arricchire la formazione dei ragazzi e farli entrare concretamente nella realtà economica attuale. E’ stata anche l’occasione – ha aggiunto Gandini- per mettersi in gioco e dimostrare che la formazione professionale ha un livello adeguato al mondo che li aspetta, una volta terminati gli studi”.

Eletti i nuovi vertici di Bcc Pordenonese e Monsile.

Il Consiglio di Amministrazione nomina Paolo Loris Rambaldini nuovo Presidente. Lo affiancheranno i Vice Daniele Marini e Mauro Verona.
Rambaldini succede ad Antonio Zamberlan, che rimane nel Consiglio di Amministrazione.
Il ricambio delle cariche consiliari è stato promosso con l’ingresso di 4 nuovi esponenti.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di BCC Pordenonese e Monsile

Il Consiglio di Amministrazione di BCC Pordenonese e Monsile riunitosi dopo l’elezione da parte dell’Assemblea dei soci dei nuovi rappresentanti, ha provveduto alla nomina dei vertici della Banca.

Eletto alla carica di Presidente l’imprenditore Paolo Loris Rambaldini, 61 anni, di Azzano Decimo, che guiderà la banca nel prossimo triennio.

Rambaldini prende il testimone dal Presidente uscente Antonio Zamberlan, che comunque rimane nel board dell’Istituto come consigliere, per proseguire un percorso iniziato nel 2014 nella ex Banca di Monastier e del Sile, dove è stato eletto poi alla massima carica nel 2019.

“Al Presidente Zamberlan – commenta il neo eletto Rambaldini – il Consiglio di Amministrazione ha espresso stima e ringraziamento per il servizio encomiabile reso nel rappresentare e guidare la banca da vero cooperatore, in un territorio oggi vasto, che è frutto dell’unione delle due banche e che comprende 4 province tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Zamberlan- continua il Presidente Rambaldini – ha saputo ben rappresentare la sintesi fra le due banche, mettendo a disposizione la sua esperienza professionale soprattutto in ambito sociale”.

Il Consiglio ha provveduto alla nomina di Daniele Marini a Vice presidente Vicario e di Mauro Verona a Vice presidente.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Assemblea per l’ingresso negli organi sociali di quattro volti nuovi dal mondo delle professioni: Barbara Bortolussi, avvocato, Francesca Marafatto, dottore commercialista e revisore legale, Annarosa Martel, avvocato, sono state elette nel Consiglio di Amministrazione. Lucia Milani, commercialista, è stata eletta nel ruolo di Sindaco effettivo all’interno del Collegio Sindacale.

Gli altri eletti sono Giuseppe Amadio, Giancarlo De Carlo, Alessandro Moro, Guiberto Ninni Riva, Andrea Rizzetto, Francesco Salvadori. Per il Collegio sindacale sono stati eletti, inoltre, Stefano Zigante (Presidente) e Stefano Mainardis.

La Banca e il nuovo Consiglio ringraziano il Presidente del Collegio Sindacale uscente Tarcisio Baggio ed i consiglieri uscenti Paolo Amadio e Giovanni Umberto Caretta, nonché il Vicepresidente Walter Lorenzon, al quale durante l’Assemblea i soci hanno tributato un lungo applauso per il suo impegno nella banca.

Il nuovo corso di BCC Pordenonese e Monsile poggia su pilastri importanti. I soci hanno approvato all’unanimità un bilancio di grande solidità e prospettiva, con un utile di esercizio che si attesta a 27,24 milioni di euro, un Total Capital Ratio al 21,1% e un patrimonio in crescita a oltre 224 milioni di euro. E’ stata poi accolta all’unanimità la proposta di stanziare 1,5 milioni di euro, il doppio di quanto stanziato nel 2022, per lo sviluppo di progetti sociali e percorsi di crescita del territorio e delle necessità delle comunità.

Assemblea della Bcc Pordenonese e Monsile. I soci approvano un bilancio di grande solidità ed eleggono il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Tra i numerosi ospiti istituzionali è intervenuto il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Applauso e ringraziamenti per il lavoro pluriennale del Vicepresidente Walter Lorenzon, che non si ricandida. Consiglio di amministrazione rinnovato con ingresso di giovani e di 4 nuove professioniste socie della BCC.

Assemblea della Bcc Pordenonese e Monsile

E’ stata un’assemblea partecipata da oltre mille soci quella organizzata oggi da BCC Pordenonese e Monsile alla Fiera di Pordenone. Un incontro, finalmente in presenza, in cui la base sociale ha approvato all’unanimità un bilancio di esercizio 2022 di crescente solidità.

“Al termine di un percorso triennale post fusione tra le due anime dell’Istituto- ha spiegato il Presidente Antonio Zamberlan – presentiamo con orgoglio ai nostri oltre ventimila soci i risultati di un lavoro che ci vede oggi una realtà bancaria completamente integrata nei servizi, nei processi produttivi, nell’organizzazione e in quella parte intangibile che riguarda la cultura e l’identità”.

L’utile di esercizio si attesta a 27,24 milioni di euro, si rafforza la solidità con un Total Capital Ratio al 21,1% e il patrimoni cresce superando i  224 milioni di euro (contro i 197 dello scorso anno), permettendo così in prospettiva un maggiore sviluppo per le attività del territorio.

Tra i numerosi ospiti istituzionali che hanno preso la parola sul palco i Sindaci di Pordenone Alessandro Ciriani, il Sindaco di Monastier Paola Moro e il Sindaco di Azzano Decimo Massimo Piccini, che hanno sottolineato il legame della BCC con le comunità locali nelle sue tante attività di sostegno e di supporto. Tra gli invitati l’Assessore al Bilancio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, che ha portato i saluti del Presidente Zaia.

Presenti anche il Presidente dell’Associazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia Luca Occhialini e della Federazione Veneta BCC Flavio Piva, il Presidente del Gruppo bancario cooperativo BCC Iccrea Giuseppe Maino e il Presidente della Federazione Lombardia e della Fondazione Tertio Millennio Alessandro Azzi, al quale la BCC ha consegnato un contributo per i progetti di cooperazione in Italia e all’estero. Ha portato la sua testimonianza Bepi Tonello, Presidente di Codesarollo, parlando del progetto in Ecuador e della microfinanza campesina che ha consentito di erogare alle comunità andine in venti anni 90 milioni di dollari a condizioni agevolate.

Ha portato il saluto del Governo italiano il Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che ha sottolineato come non ci possa essere futuro senza lavoro e senza credito a chi produce. “Non abbiamo bisogno di assistenzialismo- ha detto il Ministro Ciriani. Ecco perché sono orgoglioso di parlare ai soci di una banca che fa della solidarietà e del sostegno all’economia reale il suo tratto distintivo. Dobbiamo dialogare tutti insieme – ha rimarcato Ciriani- e  attraverso il confronto con tutte le parti creare opportunità e percorsi agevolati per il sistema produttivo”.

L’ultimo punto all’ordine del giorno dell’assemblea prevedeva il rinnovo delle cariche sociali, ovvero il nuovo Consiglio di amministrazione che amministrerà la BCC nel prossimo triennio.

Eletti come consiglieri Giuseppe Amadio, Barbara Bortolussi, Giancarlo De Carlo, Francesca Marafatto, Daniele Marini, Annarosa Martel, Alessandro Moro, Guiberto Ninni Riva, Paolo Rambaldini, Andrea Rizzetto, Francesco Salvadori, Mauro Verona, Antonio Zamberlan.  

Per il Collegio sindacale sono stati eletti Stefano Zigante (Presidente), Stefano Mainardis  e Lucia Milani (effettivi), Marco Parpinel e Vanessa Sist (supplenti).

Un Consiglio di amministrazione dunque che parzialmente si rinnova con l’inserimento di nuove  professionalità e l’ingresso di quattro nuove professioniste socie della Banca nella compagine di governo e di controllo.

Durante l’Assemblea è stato tributato un lungo applauso e parole di ringraziamento da parte di tutti al Vicepresidente Walter Lorenzon, che lascia il suo ruolo nel Consiglio di amministrazione dopo tredici anni di lavoro e di impegno. Impegno che lo ha portato da Presidente della ex BCC Pordenonese e poi come Vicepresidente della Banca post fusione a conoscere a fondo il mondo del Credito Cooperativo e a valorizzare con merito e capacità le tante attività svolte dalla BCC a favore del territorio.

Un impegno che in prospettiva la Banca aumenterà nel 2023 grazie all’utile prodotto. I soci, su proposta del Consiglio, hanno accolto all’unanimità la proposta di stanziare 1,5 milioni di euro, il doppio di quest’anno, per lo sviluppo di progetti e percorsi di crescita del territorio e delle necessità delle comunità.

Bcc Pordenonese e Monsile congeda un bilancio di crescente solidita’

Indicatori in forte crescita per patrimonio, solidità e utile, frutto di un’attività sul territorio improntata su dinamismo e capacità di relazione. Assemblea dei soci domenica 16 aprile alla Fiera di Pordenone. All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali. Tra i numerosi ospiti istituzionali previsto l’intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Zamberlan e Pilosio: “La BCC è diventata punto di riferimento economico e sociale del territorio in cui opera”.

Da sinistra: Alessandro Darsié (Vicedirettore generale), Walter Lorenzon (Vicepresidente), Gianfranco Pilosio (Direttore generale), Antonio Zamberlan (Presidente) e Mauro Verona (Coordinatore commissione sociale).

E’ stato un graduale ritorno alla normalità quello che abbiamo visto nel corso 2022, sul quale hanno inciso in modo negativo la guerra alle porte dell’Europa, la crisi energetica, gli effetti visibili del cambiamento climatico e l’impennata dell’inflazione.

Il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan, parla del contesto geo-politico, ma soprattutto economico e sociale che ha determinato un clima di incertezza e di inquietudine e che ora sta condizionando in modo impattante alcune scelte future a livello globale. Con effetti anche sull’economia locale.

Siamo diventati punto di riferimento del territorio

“In questo scenario- spiega il Presidente Antonio Zamberlan- abbiamo fatto la nostra parte come Banca di Credito Cooperativo del territorio, per dare il nostro contributo di presenza, costituendo spesso un presidio importante e insostituibile nel dialogo, nel confronto e nel sostegno concreto al territorio e alle comunità. Abbiamo operato con grande senso di responsabilità, non abbandonando la nostra gente, le nostre famiglie e le nostre imprese in quello che consideriamo il nostro ruolo anticiclico di servizio e di assistenza, cercando di assecondare lo spirito delle nostre origini. E a dispetto di tutte le difficoltà che abbiamo affrontato in questo periodo, i frutti per la nostra banca non sono mancati e ci consentono di presentare ai nostri soci in Assemblea un bilancio di solidità e di prospettiva.

Un bilancio- continua il Presidente- in cui la crescita dei dati si accompagna a risultati raggiunti in termini di integrazione a tre anni dalla fusione. Oggi quel processo di aggregazione tra la ex BCC Pordenonese e la ex BCC di Monastier e del Sile può dirsi concluso e la Banca si presenta come realtà completamente integrata nei servizi, nei processi produttivi, nell’organizzazione e in quella parte intangibile che riguarda la cultura e l’identità.

I dati di bilancio che presentiamo ai nostri soci completano il quadro di soddisfazione per i risultati raggiunti, che si accompagnano ai progetti intrapresi e a quelli futuri: progetti di presenza territoriale, ma soprattutto proiettati sul versante del sociale, della mutualità con azioni specifiche su crowdfunding come quella appena partita e già sold out dal nome “La porta per la solidarietà”, Mutua Serenissima, sostegno al territorio, alle categorie, al mondo che produce.

Il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan, rinnova quindi un messaggio di attenzione e coerenza, fattori che indubbiamente hanno portato BCC Pordenonese e Monsile a licenziare un utile di bilancio a doppia cifra, che si attesta a 27,24 milioni di euro: una banca che mette dunque fieno in cascina, rafforzando la sua solidità con un Total Capital Ratio al 21,1% e con un patrimonio che cresce superando i  224 milioni di euro (contro i 197 dello scorso anno).

“Un utile e dati importanti, che infondono fiducia e creano opportunità – commenta Zamberlan. Per questo siamo pronti a supportare il tessuto produttivo del territorio che presidiamo nelle province di Pordenone, Udine, Treviso e Venezia, mettendo in campo anche tutti gli strumenti del Gruppo bancario Iccrea, per aiutare imprese e famiglie a creare valore economico e sociale”.

Un bilancio da incorniciare con dati in crescita

“Il bilancio presenta ancora una volta dati di solidità eccellenti e ci consente di essere pro-attivi verso un territorio che ci sta dimostrando grande fiducia – commenta il Direttore generale della banca, Gianfranco Pilosio. In crescita sensibile il numero dei conti correnti, che raggiungono gli oltre 78 mila rapporti contro i 76 mila dell’anno precedente. Anche i soci in un anno crescono nel numero di mille unità, raggiungendo quota 20.551. Si tratta di una attestazione di fiducia dovuta in gran parte al riconoscimento dell’operato della nostra struttura e del piano strategico che abbiamo messo in atto con le nuove aperture di filiali nel corso del 2022 a Cavallino Treporti in provincia di Venezia, a Maniago in provincia di Pordenone.

Il totale degli impieghi netti verso la clientela si attesta a euro 1 miliardo 742 milioni, registrando una sostanziale stabilità rispetto a fine 2021. I prestiti complessivamente erogati a clientela, pari a 253 milioni di euro, sono destinati in larga parte a famiglie consumatrici e piccole e medie imprese (PMI), ovvero microimprese, queste ultime rappresentate da società di minori dimensioni (meno di 20 addetti) oltre che da enti e associazioni.

“Dei 253 milioni di euro di mutui erogati nel 2022 il 41% (104 milioni) hanno riguardato famiglie consumatrici. Con riguardo al credito alle imprese, invece- commenta il Direttore generale- gli impieghi vivi lordi destinati al settore produttivo sono complessivamente pari a euro 849 milioni. 

La raccolta diretta da clientela che raggiunge i 2 miliardi 544 milioni di euro, contro i 2 miliardi 445 milioni al 31 dicembre 2021.

L’incidenza dei costi operativi sul margine di intermediazione, il cost income ratio si attesta al 57,57% rispetto al 68,04% dello scorso dicembre per effetto della consistente crescita del margine d’intermediazione e a fronte anche del contenimento   dei costi operativi. L’utile ammonta a 27,24 milioni di euro (contro i 9 milioni dell’anno precedente).

Indici in miglioramento in linea con le previsioni del piano strategico

“Migliora in modo significativo la qualità del credito – prosegue il Direttore generale. Nel 2022 BCC Pordenonese e Monsile ha ulteriormente rafforzato il suo percorso di riduzione dei crediti deteriorati, in linea con le previsioni del piano strategico raggiungendo la percentuale di copertura del 69,1% e migliorando la sua performance di 6 punti percentuali. La copertura complessiva delle sofferenze si attesta all’ 82,5%, in ulteriore aumento rispetto all’anno precedente, privilegiando quindi una politica prudenziale.

Il patrimonio si rafforza ulteriormente con fondi propri che, grazie ai positivi dati di bilancio, raggiungono i 224,26 milioni di euro – afferma Pilosio. Per effetto delle variazioni patrimoniali e della riduzione del totale delle attività di rischio il Cet 1 Capital Ratio della banca si attesta al 19,27%, migliorando la sua performance rispetto allo scorso anni di ben due punti percentuali, mentre il Total capital ratio raggiunge quota 21,13%”.

Il valore della relazione e l’importanza del supporto tecnologico e del digitale

“Il nostro impegno- spiega il Vice presidente Walter Lorenzon– è di a garantire ai nostri soci e clienti il costante sostegno finanziario ed il supporto consulenziale a tutte le iniziative di rinnovamento e continuità alle aziende. Fondamentale assicurare piena collaborazione nel processo di cambiamento competitivo in corso. Per i settori importanti del nostro territorio come quello primario e quello del turismo prosegue Lorenzon- siamo in grado di offrire un servizio specialistico per supportare i progetti di espansione commerciale dei nostri clienti, mettendo loro a disposizione, oltre alle professionalità interne, anche le valide strutture specialistiche del nostro Gruppo Bancario e di partners esterni. Per il segmento “privati e famiglie” prosegue l’offerta di un servizio di consulenza qualificato che abbracci l’intera sfera familiare.

La relazione rimane essenziale, come la presenza costante. Ma stiamo investendo molto anche nell’operatività digitale e nel servizio di banca telefonica, per le operazioni dove serve velocità, flessibilità ed efficienza operativa”.

Propositività e relazioni con il territorio

“La somma destinata a beneficenza nel 2022 ammonta a 800 mila euro- suddivisi in oltre 500 interventi spiega Mauro Verona, consigliere delegato e coordinatore della commissione sociale della Banca. La BCC- precisa Verona- sostiene le comunità locali con donazioni, sponsorizzazioni e altre forme di supporto a progetti ed iniziative che rispondono a bisogni concreti e diffusi, in ambito sanitario e assistenziale, sociale, formativo, culturale, sportivo e ricreativo, di promozione del territorio. Un impegno che in prospettiva, grazie all’entità dell’utile prodotto, aumenterà nel 2023 con la proposta all’Assemblea dei Soci di stanziamento del doppio della cifra di quest’anno. Soldi ben spesi- conclude Verona- per lo sviluppo di progetti e percorsi di crescita del territorio e delle necessità delle comunità”.

BCC Pordenonese e Monsile lancia una nuova sfida sociale con il percorso di Crowdfunding “La porta per la solidarietà”

Il percorso consentirà alle associazioni o Enti del Terzo Settore che vorranno partecipare di raccogliere finanziamenti finalizzati ai loro progetti. BCC Pordenonese e Monsile avrà un ruolo di accompagnamento e di facilitazione in questi percorsi e investirà risorse per valorizzare le singole progettualità. Un nuovo progetto sociale per il territorio e per le azioni concrete promosse dall’associazionismo e dagli enti del terzo settore.

BCC Pordenonese e Monsile lancia una nuova sfida con il progetto “La porta della solidarietà” presentato al Centro Congressi di Pordenone Fiere alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni locali: un sostegno al territorio, a partire da quelle progettualità che possono portare vantaggi concreti alla comunità nel campo del sociale, dell’assistenza, della cultura, dello sport e del volontariato.

Presentazione del progetto “La porta della solidarietà” al Centro Congressi di Pordenone Fiere

“L’idea di trovare nuove forme di finanziamento a progetti di particolare importanza nel territorio può diventare una forma efficace di sostegno- spiega il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan. Abbiamo ricercato partners qualificati e abbiamo messo a disposizione una piattaforma di comprovata esperienza e una nostra struttura con canali di comunicazione, non solo per stimolare la messa a punto di progetti interessanti e meritevoli di finanziamento e di sostegno, ma anche per riuscire a raccontare nel tempo storie e obiettivi di valore.

Ogni realtà – continua il Presidente- potrà presentare il proprio progetto e questo potrà essere finanziato avvalendosi della consulenza del partner progettuale che abbiamo scelto, che ci assicura professionalità, competenza ed efficienza. Poi una volta presentati i progetti e caricati nella piattaforma online, tutti potranno contribuire con una donazione fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

In questo contesto la vicinanza di tante persone crea un volano virtuoso anche in fatto di generosità. Una responsabilità che la comunità e i singoli condividono con la nostra Banca, che si rende disponibile, una volta raggiunta la soglia concreta di interesse, a finanziare la parte restante di progetto. Un plus finale, che mette un sigillo di garanzia sul risultato dichiarato in sede di presentazione del progetto da chi andrà poi a realizzarlo” – precisa Zamberlan.

BCC Pordenonese e Monsile sostiene le associazioni o gli enti che desiderano approcciarsi a questo strumento, organizzando un percorso di formazione di 6 ore, utile e necessario per costruire le campagne e comunicarle in modo efficace, oltre al supporto costante di un campaign manager. Inoltre la banca contribuisce con l’ultimo 20% del budget di raccolta fondi prefissato.

“Durante l’evento di presentazione – spiega Agnese Agrizzi, fondatrice e ceo di Ginger Crowdfunding- raccontiamo quali sono le opportunità del fundraising digitale e di come strutturiamo il nostro percorso di accompagnamento per gli Enti che decideranno di partecipare al progetto futuro. La forte crescita nell’uso del digitale negli ultimi tre anni è un’opportunità che va colta dal terzo settore e dagli operatori del fundraising- continua Agrizzi. Proprio rispetto a questa tendenza Ideaginger.it conferma il tasso di successo più alto in Italia, del 95%, grazie alla capacità di integrare i valori del mondo no profit con la tecnica nell’uso del crowdfunding”.

BCC di Verona e Vicenza all’insegna di crescita e di prospettive di sviluppo il bilancio 2022 della BCC, che mette in atto la sua capacità di polo aggregante veneto dopo le due recenti fusioni.

Successo del road show organizzato dalla Banca per riprendere il dialogo interrotto dal Covid con i soci e analizzare dati, attività e prospettive.

Centomila clienti e soprattutto 18 mila soci.

BCC di Verona e Vicenza riprende dopo la pandemia la tradizionale linea di dialogo in presenza con la sua importante base sociale, per rilanciare i valori della socialità, della mutualità, della cooperazione. E per cogliere insieme ai soci le sfide del futuro.

Il Presidente Flavio Piva

“Le recenti serate in cui la Banca ha incontrato i soci in tutte le zone di operatività sono state un successo oltre ogni previsione- spiega il Presidente, Flavio Piva. Questo ci conferma quanto sia ancora sentito e percepito il legame stretto con le comunità, il territorio con cui collaboriamo e che sosteniamo concretamente con i nostri servizi e con la nostra attività. Abbiamo confermato la crescita della banca in termini di numeri, di masse amministrate, di patrimonio- continua Piva- sottolineando con dati e testimonianze il nostro impegno per la socialità, il volontariato, la cultura, l’ambiente, la formazione, i giovani. Su questi temi e su queste progettualità stiamo investendo concretamente”.

La crescita negli ultimi 2 anni

Negli ultimi due anni la Banca ha concluso due operazioni importanti, arrivando a diventare una realtà che opera su un territorio vasto in 7 province, dal Trentino al Mantovano, e che si estende principalmente nelle province di Verona e di Vicenza. Dopo la fusione nel 2021 tra Banca di Verona e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, alla quale è seguita nel 2022 l’integrazione di CereaBanca 1897, BCC di Verona e Vicenza opera in 177 comuni, con 54 filiali e 415 dipendenti.

Una banca che è cresciuta nella zona di operatività, che ha lavorato per integrare sistemi e per raggiungere una buona coesione, puntando su presenza territoriale, ascolto dei bisogni del territorio, capacità di risposta, servizi puntuali, professionalità del proprio personale e innovazione tecnologica.

I dati di bilancio 2022 di BCC Verona e Vicenza

Il volano della ripresa economica, frenato dai venti della crisi energetica e dalla guerra alle porte dell’Europa, ha comunque determinato importanti ripercussioni economico-finanziarie anche a livello locale.

“La vitalità delle nostre imprese e il cambio di passo della politica monetaria, con il rialzo dei tassi e l’aumento del costo del denaro ha generato una grande vitalità- spiega il Direttore generale Leopoldo Pilati- che in qualche modo ha premiato il lavoro e gli sforzi delle banche che hanno operato bene e con lungimiranza. Il bilancio 2022 di BCC di Verona e Vicenza vede un aumento del 3,4% della raccolta diretta che sfiora i 2,5 miliardi di euro- spiega Pilati. Cresce anche la raccolta indiretta (investimenti dei clienti in titoli di stato, fondi comuni, polizze assicurative e gestioni patrimoniali) a 1,3 miliardi di euro con il risparmio gestito che si attesta a 936 milioni di euro. Importanti sono i risultati ottenuti nel sostegno a famiglie e imprese del territorio di operatività, attuato attraverso l’erogazione di affidamenti: crescono gli impieghi della BCC a 1,78 miliardi di euro (+3,25%), con masse amministrate che superano i 5,5 miliardi di euro”.

Il CET 1 Ratio, indicatore sintetico di solidità della Banca, si attesta al 23,87%.

“Un risultato che migliora ulteriormente, pur nel bilancio post ultima fusione” commenta il Direttore. Il Total capital ratio raggiunge il 24,30% e il Texas ratio, che misura la solidità e la rischiosità della Banca, raggiunge il 4,4%, migliorando la già ottima performance registrata negli scorsi anni. Ottimo il dato del cost income al 51,68%, che si pone tra i migliori a livello nazionale. Prosegue con successo la politica prudenziale degli accantonamenti con la copertura delle sofferenze, che raggiunge il 95%, pur in presenza di garanzie reali negli affidamenti a clientela.

L’utile netto si è quindi attestato a 32,34 milioni di euro, determinando un rafforzamento patrimoniale che porta i fondi propri a 300 milioni di euro.

“Un dato di assoluta rilevanza- commenta il Direttore Pilati- che ci rende orgogliosi del lavoro fatto e che ci incoraggia sulla strada di un’espansione calibrata”.

Saldi nella presenza territoriale e piano di sviluppo del ruolo delle filiali

“Delle 54 filiali della banca 30 si trovano nell’area territoriale di Vicenza e 24 in quella di Verona- spiega Pilati. Apriremo entro il prossimo biennio due filiali, riposizionandoci in territori per noi strategici: una a Peschiera sul Garda e l’altra a Rosà nella zona del Bassanese. Benché l’80% della nostra clientela utilizzi correntemente la moneta elettronica e gli strumenti del conto online- continua il Direttore- stiamo rinforzando la rete dei presidi sul territorio, soprattutto per gli imprenditori e per le famiglie sui servizi evoluti e di consulenza. Per gli investimenti, la pianificazione, la messa a punto di nuovi progetti servono riferimenti sicuri e un partner di fiducia. Su questo stiamo costruendo una relazione sempre più forte, imperniata sul ruolo filiale-centrico dei nostri sportelli”.

Il piano strategico

Il Direttore Leopoldo Pilati

“Puntiamo in particolare ad incrementare la redditività da servizi ovvero da credito agevolato con le imprese, bancassicurazione, credito al consumo, monetica e risparmio gestito- annunciano Piva e Pilati.

Il piano strategico dei prossimi anni in un’ottica di lungo termine prevede che la banca sia in grado di generare con stabilità una redditività netta annua importante, che possa essere reinvestita nella BCC, accantonando l’utile a riserve. Se il patrimonio cresce aumenterà progressivamente la solidità dell’istituto e quindi la sua capacità di sostenere la crescita e lo sviluppo.

Abbiamo intervistato i nostri imprenditori e abbiamo realizzato dei reportage per capire come dobbiamo migliorare la nostra relazione con il mondo che produce- spiegano. Abbiamo riscontro diretto di come la nostra BCC sia una banca che crede nella persona, nell’imprenditore e nei suoi progetti, una banca che non si affida all’algoritmo o al mero rating. Lo possiamo confermare: è vero che una banca guarda ai numeri, alle garanzie di successo di un progetto, ma ciò che  interessa noi come BCC è anche e soprattutto la persona, il suo inserimento nel tessuto sociale e le relazioni che ha nel territorio. Per noi si tratta di un investimento come partner, non di un mero flusso di denaro”.

Attenzione ai valori, all’innovazione, ai temi ESG

“Il nostro impegno si esprime attraverso l’attenzione ai valori dell’innovazione, dei temi ESG, del sostegno al territorio per una visione nuova e prospettica del futuro- rilancia il Presidente Piva. Con progetti concreti. Abbiamo adottato le Carte degli impegni in materia di ambiente e diritti umani del Gruppo BCC Iccrea. Nel 2022 abbiamo destinato a quasi 500 enti e associazioni oltre 820mila euro per iniziative socio-culturali, ambientali, di solidarietà, del mondo della ricerca e dell’istruzione”.

Il progetto di fusione con Banca Patavina in itinere

“Stiamo lavorando in questi mesi ad un nuovo progetto di fusione con BCC Patavina – conclude il Presidente Piva- che ci consentirà un ulteriore salto di qualità per la risposta al territorio. Per ora abbiamo avuto riscontri positivi dai soci e dal mondo delle imprese e questo ci incoraggia a proseguire l’iter.

Ho sempre detto chiaramente in questi ultimi anni come fosse strategico per il Veneto esprimere una rinnovata capacità attrattiva e una solida forza finanziaria. Il nostro polo bancario si sta progressivamente strutturando, in modo armonico rispetto ai valori del Credito Cooperativo e ai rapporti con le altre BCC, per essere aggregante, attrattivo, sinergico: un centro di riferimento- assicura Piva- chiamato ad innalzare la sua capacità di ascolto, di investimento, di risposta, di celerità nelle decisioni. Una banca che viva e pensi in Veneto, dove la filiera sia corta e dove i valori fondativi siano ben saldi”.