BCC di Verona e Vicenza all’insegna di crescita e di prospettive di sviluppo il bilancio 2022 della BCC, che mette in atto la sua capacità di polo aggregante veneto dopo le due recenti fusioni.

Successo del road show organizzato dalla Banca per riprendere il dialogo interrotto dal Covid con i soci e analizzare dati, attività e prospettive.

Centomila clienti e soprattutto 18 mila soci.

BCC di Verona e Vicenza riprende dopo la pandemia la tradizionale linea di dialogo in presenza con la sua importante base sociale, per rilanciare i valori della socialità, della mutualità, della cooperazione. E per cogliere insieme ai soci le sfide del futuro.

Il Presidente Flavio Piva

“Le recenti serate in cui la Banca ha incontrato i soci in tutte le zone di operatività sono state un successo oltre ogni previsione- spiega il Presidente, Flavio Piva. Questo ci conferma quanto sia ancora sentito e percepito il legame stretto con le comunità, il territorio con cui collaboriamo e che sosteniamo concretamente con i nostri servizi e con la nostra attività. Abbiamo confermato la crescita della banca in termini di numeri, di masse amministrate, di patrimonio- continua Piva- sottolineando con dati e testimonianze il nostro impegno per la socialità, il volontariato, la cultura, l’ambiente, la formazione, i giovani. Su questi temi e su queste progettualità stiamo investendo concretamente”.

La crescita negli ultimi 2 anni

Negli ultimi due anni la Banca ha concluso due operazioni importanti, arrivando a diventare una realtà che opera su un territorio vasto in 7 province, dal Trentino al Mantovano, e che si estende principalmente nelle province di Verona e di Vicenza. Dopo la fusione nel 2021 tra Banca di Verona e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, alla quale è seguita nel 2022 l’integrazione di CereaBanca 1897, BCC di Verona e Vicenza opera in 177 comuni, con 54 filiali e 415 dipendenti.

Una banca che è cresciuta nella zona di operatività, che ha lavorato per integrare sistemi e per raggiungere una buona coesione, puntando su presenza territoriale, ascolto dei bisogni del territorio, capacità di risposta, servizi puntuali, professionalità del proprio personale e innovazione tecnologica.

I dati di bilancio 2022 di BCC Verona e Vicenza

Il volano della ripresa economica, frenato dai venti della crisi energetica e dalla guerra alle porte dell’Europa, ha comunque determinato importanti ripercussioni economico-finanziarie anche a livello locale.

“La vitalità delle nostre imprese e il cambio di passo della politica monetaria, con il rialzo dei tassi e l’aumento del costo del denaro ha generato una grande vitalità- spiega il Direttore generale Leopoldo Pilati- che in qualche modo ha premiato il lavoro e gli sforzi delle banche che hanno operato bene e con lungimiranza. Il bilancio 2022 di BCC di Verona e Vicenza vede un aumento del 3,4% della raccolta diretta che sfiora i 2,5 miliardi di euro- spiega Pilati. Cresce anche la raccolta indiretta (investimenti dei clienti in titoli di stato, fondi comuni, polizze assicurative e gestioni patrimoniali) a 1,3 miliardi di euro con il risparmio gestito che si attesta a 936 milioni di euro. Importanti sono i risultati ottenuti nel sostegno a famiglie e imprese del territorio di operatività, attuato attraverso l’erogazione di affidamenti: crescono gli impieghi della BCC a 1,78 miliardi di euro (+3,25%), con masse amministrate che superano i 5,5 miliardi di euro”.

Il CET 1 Ratio, indicatore sintetico di solidità della Banca, si attesta al 23,87%.

“Un risultato che migliora ulteriormente, pur nel bilancio post ultima fusione” commenta il Direttore. Il Total capital ratio raggiunge il 24,30% e il Texas ratio, che misura la solidità e la rischiosità della Banca, raggiunge il 4,4%, migliorando la già ottima performance registrata negli scorsi anni. Ottimo il dato del cost income al 51,68%, che si pone tra i migliori a livello nazionale. Prosegue con successo la politica prudenziale degli accantonamenti con la copertura delle sofferenze, che raggiunge il 95%, pur in presenza di garanzie reali negli affidamenti a clientela.

L’utile netto si è quindi attestato a 32,34 milioni di euro, determinando un rafforzamento patrimoniale che porta i fondi propri a 300 milioni di euro.

“Un dato di assoluta rilevanza- commenta il Direttore Pilati- che ci rende orgogliosi del lavoro fatto e che ci incoraggia sulla strada di un’espansione calibrata”.

Saldi nella presenza territoriale e piano di sviluppo del ruolo delle filiali

“Delle 54 filiali della banca 30 si trovano nell’area territoriale di Vicenza e 24 in quella di Verona- spiega Pilati. Apriremo entro il prossimo biennio due filiali, riposizionandoci in territori per noi strategici: una a Peschiera sul Garda e l’altra a Rosà nella zona del Bassanese. Benché l’80% della nostra clientela utilizzi correntemente la moneta elettronica e gli strumenti del conto online- continua il Direttore- stiamo rinforzando la rete dei presidi sul territorio, soprattutto per gli imprenditori e per le famiglie sui servizi evoluti e di consulenza. Per gli investimenti, la pianificazione, la messa a punto di nuovi progetti servono riferimenti sicuri e un partner di fiducia. Su questo stiamo costruendo una relazione sempre più forte, imperniata sul ruolo filiale-centrico dei nostri sportelli”.

Il piano strategico

Il Direttore Leopoldo Pilati

“Puntiamo in particolare ad incrementare la redditività da servizi ovvero da credito agevolato con le imprese, bancassicurazione, credito al consumo, monetica e risparmio gestito- annunciano Piva e Pilati.

Il piano strategico dei prossimi anni in un’ottica di lungo termine prevede che la banca sia in grado di generare con stabilità una redditività netta annua importante, che possa essere reinvestita nella BCC, accantonando l’utile a riserve. Se il patrimonio cresce aumenterà progressivamente la solidità dell’istituto e quindi la sua capacità di sostenere la crescita e lo sviluppo.

Abbiamo intervistato i nostri imprenditori e abbiamo realizzato dei reportage per capire come dobbiamo migliorare la nostra relazione con il mondo che produce- spiegano. Abbiamo riscontro diretto di come la nostra BCC sia una banca che crede nella persona, nell’imprenditore e nei suoi progetti, una banca che non si affida all’algoritmo o al mero rating. Lo possiamo confermare: è vero che una banca guarda ai numeri, alle garanzie di successo di un progetto, ma ciò che  interessa noi come BCC è anche e soprattutto la persona, il suo inserimento nel tessuto sociale e le relazioni che ha nel territorio. Per noi si tratta di un investimento come partner, non di un mero flusso di denaro”.

Attenzione ai valori, all’innovazione, ai temi ESG

“Il nostro impegno si esprime attraverso l’attenzione ai valori dell’innovazione, dei temi ESG, del sostegno al territorio per una visione nuova e prospettica del futuro- rilancia il Presidente Piva. Con progetti concreti. Abbiamo adottato le Carte degli impegni in materia di ambiente e diritti umani del Gruppo BCC Iccrea. Nel 2022 abbiamo destinato a quasi 500 enti e associazioni oltre 820mila euro per iniziative socio-culturali, ambientali, di solidarietà, del mondo della ricerca e dell’istruzione”.

Il progetto di fusione con Banca Patavina in itinere

“Stiamo lavorando in questi mesi ad un nuovo progetto di fusione con BCC Patavina – conclude il Presidente Piva- che ci consentirà un ulteriore salto di qualità per la risposta al territorio. Per ora abbiamo avuto riscontri positivi dai soci e dal mondo delle imprese e questo ci incoraggia a proseguire l’iter.

Ho sempre detto chiaramente in questi ultimi anni come fosse strategico per il Veneto esprimere una rinnovata capacità attrattiva e una solida forza finanziaria. Il nostro polo bancario si sta progressivamente strutturando, in modo armonico rispetto ai valori del Credito Cooperativo e ai rapporti con le altre BCC, per essere aggregante, attrattivo, sinergico: un centro di riferimento- assicura Piva- chiamato ad innalzare la sua capacità di ascolto, di investimento, di risposta, di celerità nelle decisioni. Una banca che viva e pensi in Veneto, dove la filiera sia corta e dove i valori fondativi siano ben saldi”.  

Valpolicella Benaco Banca congeda un Bilancio 2022 storico

Il Presidente Maroldi: “Nel 2023 apriremo un nuovo sportello a Borgo Roma in città, ma prevediamo altre linee di sviluppo sul fronte della mutualità e dell’assistenza al territorio sui grandi temi della crescita responsabile e sostenibile. Si consolida il ruolo di partner bancario affidabile, che sostiene l’economia reale e l’innovazione, con presidi ben organizzati e una rete che dà sicurezza alle famiglie e alle imprese.

Sede Valpolicella Benaco Banca

“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere e dare slancio all’economia reale nel nostro territorio”.

Il Presidente di BCC Valpolicella Benaco, Daniele Maroldi, congeda il 2022 con la soddisfazione di chi amministra una banca che ha dimostrato nei fatti capacità, mezzi e visione prospettica nel servizio alle comunità e all’imprenditoria locale con la consapevolezza di appartenere ad un grande e solido gruppo bancario completamente italiano.

“Abbiamo lavorato molto in questi anni e abbiamo condiviso le preoccupazioni e i momenti difficili del nostro tessuto economico e sociale- precisa Maroldi – ma siamo stati ripagati con la fiducia della base sociale, che cresce negli ultimi mesi di oltre 200 nuovi soci arrivando a quota 4.250 e con un’ottima ripresa per le nostre imprese. I risultati in questo momento li stiamo vedendo e ci ripagano dell’impegno”.

Una BCC che ha puntato sulla presenza territoriale, sull’assistenza dedicata al cliente, alla formazione e ai grandi progetti, quelli sfidanti e innovativi che riguardano la sostenibilità, la scuola, l’impegno sociale e il futuro in chiave pragmatica e localistica.

“In questo anno di ripresa abbiamo dato linfa all’economia reale e questo ci sta premiando anche nei risultati che si riverberano sui dati di bilancio della banca. Un bilancio- afferma Maroldi- che consolida il nostro ruolo di partner bancario affidabile nel territorio, con presidi ben organizzati e una rete che dà sicurezza alle famiglie e alle imprese nostre clienti. Proprio in questi giorni il Consiglio di amministrazione di BCC Valpolicella Benaco ha approvato il bilancio 2022, con risultati molto positivi, in riferimento al conto economico e allo stato patrimoniale: dati che ci consentono di pianificare con più tranquillità i nuovi investimenti per il nostro territorio e le nostre comunità e di strutturare progetti e servizi su misura per il mondo che produce e che ci chiede assistenza e risorse nella giusta direzione della responsabilità e della sostenibilità” commenta il Presidente Maroldi.

“Cresce la raccolta totale, che passa da 806 milioni di euro del 2021 a 830 milioni di euro del 2022, con la raccolta indiretta che si attesta su 250 milioni di euro e la diretta che sale a 580 milioni di euro (552 milioni nel 2021) – spiega il Direttore generale, Alessandro De Zorzi. Aumenta la quota del risparmio gestito, nettamente superiore alle aspettative, grazie ad una intensa attività di consulenza dei nostri collaboratori e grazie all’offerta altamente qualificata del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che supporta BCC Valpolicella Benaco anche nell’ambito di investimenti con prospettive in ambito internazionale”.

Gli impieghi lordi erogati a imprese e famiglie salgono a 453 milioni di euro contro i 428 di euro di fine 2021- continua De Zorzi. La copertura dei crediti a sofferenza è pari al 77%, la copertura di crediti deteriorati è del 74%. Buoni gli indici di patrimonializzazione con un Cet1 al 17,2% e il Total Capital Ratio al 19,5%; buono anche il margine di intermediazione” precisa il Direttore De Zorzi.

“Dal conto economico emerge il risultato molto positivo dell’utile – annuncia Maroldi-  che si attesta a 6 milioni di euro e va a rinsaldare il patrimonio della Banca. Cresciamo di oltre 4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021 con un risultato superiore rispetto al dato indicato nel piano industriale” commenta ancora il Presidente. Questi dati sono il frutto di un’importante crescita in termini di quote di mercato, sia come prodotto bancario lordo (raccolta totale ed impieghi), sia come numero di correntisti, in aumento rispetto a quanto previsto per il 2022. Il patrimonio supera i 47 milioni di euro”.

Nel 2022 BCC Valpolicella Benaco ha ripreso la sua attività sul territorio per i soci, puntando su tradizione e su elementi di novità che potevano portare valore aggiunto e rinsaldare lo spirito di appartenenza.

“Gli incontri in presenza, le serate di formazione per gli imprenditori e i professionisti, gli appuntamenti culturali e le feste del socio che abbiamo organizzato a Costermano e a Marano Valpolicella – spiega Maroldi – sono stati momenti di socialità importanti, che ci premiano anche in termini di adesione e di gradimento. Ma abbiamo lavorato molto anche con la scuola e l’associazionismo, rinsaldando legami di collaborazione reciproca e di mutualità”.

Sul fronte investimenti la Banca in ottica di espansione e di sviluppo ha deliberato l’apertura di nuove filiali.

“La prima sarà in Borgo Roma – anticipa in Presidente – ma per il 2023 abbiamo in programma altre novità importanti di cui parleremo ai soci nella prossima assemblea dei soci in programma la mattina di sabato 6 maggio all’hotel Caesius di Bardolino”.

Anche il mondo della moneta virtuale vede numeri in crescita, con un aumento importante di POS e Carte di credito. La spesa fatta sui terminali POS di BCC Valpolicella Benaco nel 2022 è stata di oltre 164,8 milioni di euro, contro i 123,6 milioni del 2021: numeri con percentuali di crescita considerevoli, che premiano il lavoro di promozione e le proposte di servizi innovativi del comparto monetica, dove c’è stata la crescita del 5% delle macchine POS installate. 

“Sono soddisfatto del lavoro di squadra delle risorse umane che lavorano nella nostra Banca – conclude il Presidente Maroldi – contraddistinto da motivazione e professionalità. Un segnale di ottimismo, che fa ben sperare nella ripresa e nel rilancio. E questo anche in relazione all’aumento dell’attività turistica sul Lago di Garda e sulla città di Verona, con un incremento di presenze di ospiti dall’estero. In generale si respira ottimismo in tutti i settori da quello turistico a quello del settore vitivinicolo”.

BCC di Verona e Vicenza scommette sul rilancio dell’imprenditoria locale

Incrementato il plafond “I Comuni sostengono le imprese” fino a 1 milione di euro. E il Consiglio di amministrazione delibera una operazione per le nuove imprese di giovani.

BCC di Verona e Vicenza scommette sul rilancio dell’imprenditoria stanziando un ulteriore plafond di 300 mila euro che andrà a implementare il fondo della Convenzione Confidi Imprese Turismo Veneto “I Comuni sostengono le imprese”.

“Il provvedimento – spiega il Direttore generale, Leopoldo Pilati- va a beneficio di tutti i Comuni della provincia di Vicenza aderenti all’accordo e quindi, attraverso i Comuni, alle aziende che ne faranno richiesta. Un fondo – spiega Pilati- che è stato una vera e propria boccata d’ossigeno nei mesi scorsi e che nel termine di un anno è passato dagli originari 500 mila euro stanziati a 700 mila qualche mese fa e ora a un milione di euro. L’ulteriore disponibilità di BCC di Verona e Vicenza di 300 mila euro va a dare linfa ad un plafond, che grazie alle condizioni particolarmente favorevoli applicate e al tasso fisso, è stato esaurito nelle scorse settimane. Un bel volano per l’imprenditoria locale, che si rimette in moto” commenta il Direttore della BCC di Verona e Vicenza.

Le imprese interessate attraverso questo accordo tra la Banca e Comuni aderenti e la garanzia del Confidi possono accedere a un mutuo chirografario compreso tra 10 e 50 mila euro, della durata massima di 72 mesi di cui max 24 mesi di preammortamento. Le condizioni sono agevolate. Viene applicata la garanzia Confidi almeno del 50% alla prima richiesta, nessuna commissione di garanzia viene applicata al socio e la documentazione dell’istruttoria è semplificata. La risposta è celere.

Direttore Leopoldo Pilati

“Nell’ambito dei servizi e delle facilitazioni offerte della BCC ai propri soci- aggiunge il dg Pilati- abbiamo valutato fondamentale in questa fase rafforzare la presenza della banca a fianco di giovani che ambiscano a intraprendere una propria iniziativa e abbiano maturato l’idea di avviare un’attività imprenditoriale. Non è essenziale che l’impresa sia necessariamente una start-up a forte contenuto innovativo- precisa Pilati. Ciò che per noi è importante è il fatto che la BCC contribuisca ad attenuare gli ostacoli che i giovani incontrano nell’intraprendere un’attività di autoimpiego, da intendere sia come creazione d’impresa che di lavoro autonomo. Per questo la BCC ha deliberato un’operazione a tassi estremamente agevolati destinata a soci della banca fino a 35 anni di età” conclude il Direttore.

L’importo finanziabile è stabilito fino ad un massimo di 20 mila euro e la durata massima è di 7 anni con periodo di pre-ammortamento di 12 mesi.

Banca delle Terre Venete delibera e organizza facilitazioni e servizi per le imprese

Si tratta di finanziamenti finalizzati al sostegno delle aziende per i costi dell’energia e di un nuovo servizio di supporto specialistico per la consulenza e la gestione alle imprese sui Fondi PNRR.

Eugenio Adamo Direttore Generale di Banca delle Terre Venete

Banca delle Terre Venete, a supporto delle aziende del territorio, propone alcune facilitazioni e servizi che da un lato possano dare ossigeno alle imprese attraverso prestiti agevolati per il pagamento di bollette energetiche, dall’altro possano trainare il volano degli investimenti e delle opportunità di sviluppo imprenditoriale.
“Il Fondo di Garanzia – spiega il Direttore generale, Eugenio Adamo- con apposita comunicazione del 30 dicembre 2022 ha comunicato la proroga, attraverso la Legge di Bilancio 2023, di prestiti finalizzati alla copertura delle utenze energetiche con garanzia MCC fissa pari all’80%, gratuita a certe condizioni.
Inoltre, recentemente anche la Commissione Europea ha prorogato al 31/12/2023 l’operatività della garanzia Sace (attualmente denominata Supportitalia) che prevede, tra le altre cose, la possibilità di acquisire la garanzia a supporto dei finanziamenti destinati alla medesima finalità. Anche quest’ultima garanzia – continua il Direttore- è gratuita a certe condizioni ed è disponibile non solo per le PMI, ma anche per le grandi Imprese. Banca delle Terre Venete ha quindi deliberato di mettere a disposizione uno speciale Plafond di iniziali 30 milioni di Euro a tassi competitivi, quale piano di aiuti per le aziende a forte consumo energetico, con riferimento alla copertura delle utenze energetiche di ottobre, novembre e dicembre 2022”.
Non solo. “Per quanto riguarda i servizi – precisa Adamo- la BCC si è strutturata per offrire un’attività specialistica di supporto alle imprese per la verifica dei requisiti di ammissibilità ai fondi PNRR, operando in stretta partnership con la Capogruppo ICCREA. Questo nuovo servizio consente di facilitare l’accesso alle agevolazioni che vanno dai contributi a fondo perduto provenienti da diversi tipi di enti pubblici, ai bandi che possono essere concessi dalle istituzioni dell’Unione Europea, oppure da Enti nazionali, regionali e locali. Va evidenziato – precisa- che Banca delle Terre Venete ha gestito l’anno scorso tramite il Gruppo Iccrea l’accesso al fondo 394, che prevedeva l’utilizzo di complessivi 1,2 miliardi di euro di risorse europee relativamente all’ambito della transazione digitale, ecologica delle imprese piccole e a media capitalizzazione con vocazione internazionale, ma anche relativamente alla partecipazione a fiere e mostre internazionali in Italia, comprese le missioni di sistema all’estero.
Il territorio in cui opera Banca delle Terre Venete su Vicenza e Treviso – commenta infine il direttore – è davvero dinamico, resiliente nei momenti congiunturali difficili, in grado di cogliere le opportunità favorevoli di mercato e quindi attento anche agli investimenti legati al PNRR. In generale si percepisce un moderato ottimismo, anche se c’è sicuramente ancora molta attenzione alla dinamica dei costi dei fattori produttivi e ora all’incremento del costo del denaro legato al cambiamento di politica monetaria in atto da qualche mese. Ciò che gli imprenditori ci chiedono attraverso la nostra rete di sportelli e consulenti nel territorio, è l’offerta di un supporto tecnico di spessore, di risposte rapide, misurate sui fabbisogni delle imprese e che in definitiva possano contribuire a fornire vantaggi competitivi”.

BCC Pordenonese e Monsile inaugura la nuova filiale di Maniago

“Non tutte le banche abbandonano il territorio”.

E’ un messaggio di fiducia e di rilancio quello pronunciato da Antonio Zamberlan, Presidente di BCC Pordenonese e Monsile all’inaugurazione della filiale di Maniago. Il Credito Cooperativo presidia e allarga i suoi orizzonti di sviluppo nelle comunità locali e in controtendenza rispetto a quanto accade oggi ha valutato di poter costruire un rapporto nuovo di fiducia e di sostegno alla comunità di Maniago con il valore aggiunto strategico dello spirito cooperativistico e imprenditoriale.
La filiale era stata presentata alla cittadinanza in anteprima durante la 18^ edizione di Coltello in Festa, nei nuovi locali della banca in via Umberto I, al civico 8.
Alla cerimonia di inaugurazione ieri sera erano presenti i vertici del Consiglio di amministrazione della Banca, i dipendenti che lavoreranno nella nuova filiale, rappresentanti istituzionali e dell’associazionismo locale.
“BCC Pordenonese e Monsile è in fase di espansione, il territorio e le comunità ci dimostrano fiducia con volumi amministrati che per noi crescono di pari passo con i servizi che eroghiamo” precisa il Presidente.
“Il nuovo sportello bancario è un presidio importante per la nostra comunità- ha detto inoltre il Sin-daco di Maniago, Umberto Scarabello. La BCC sarà sicuramente di aiuto e di sostegno al territorio e alle aziende che qui operano in un tessuto economico vivace, dinamico e interessante che vi acco-glierà positivamente- pronostica il Sindaco. L’Amministrazione è molto soddisfatta per questa nuo-va opportunità, che sarà di stimolo e di supporto alla città”.
Con i suoi 58 sportelli, equamente distribuiti tra Veneto, nelle province di Venezia e Treviso, e Friuli-Venezia Giulia, nelle province di Pordenone e Udine, Bcc Pordenonese e Monsile serve una base sociale tra le più numerose del gruppo e in assoluto ed è tra l’altro la prima BCC del Nordest per numero di soci.
“Le comunità stesse – commenta il Direttore generale Gianfranco Pilosio- ci percepiscono come partner spesso insostituibile nelle attività non solo produttive, ma anche sociali, culturali e del volontariato. Negli ultimi tre anni la BCC ha infatti devoluto oltre 3 milioni di euro a sostegno di iniziative di beneficenza e di sponsorizzazione”.

BCC Verona e Vicenza vara un nuovo piano di aiuti per gli imprenditori per contrastare il caro bollette energetiche

Stanziato un plafond di 15 milioni di euro per le imprese

Il finanziamento è pari al differenziale tra il costo dell’ultima bolletta 2021 e la corrispondente del 2022 moltiplicato per 12.

Il Direttore della BCC Verona e Vicenza, Leopoldo Pilati

Un plafond di finanziamenti a sostegno degli imprenditori del territorio per contrastare l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche. E’ questa la risposta di BCC Verona e Vicenza alla preoccupazione legata ai costi dell’energia per l’impresa.

“Lo scenario nazionale e internazionale che abbiamo davanti ci ha suggerito di intervenire – conferma il Direttore generale di BCC Verona e Vicenza, Leopoldo Pilati. Abbiamo valutato, dati alla mano, l’impatto che avrà la crescita dei prezzi nel settore delle energie, del gas e delle materie prime e ci siamo chiesti come poter dare un segnale forte di presenza sul territorio, dal momento che queste problematiche avranno senza dubbio un forte impatto sul conto economico nei prossimi bilanci delle aziende. Il Consiglio di amministrazione della banca – spiega Pilati- ha quindi convenuto di stanziare un plafond di 15 milioni di euro a condizioni particolarmente vantaggiose”.

La forma tecnica è quella di un’operazione chirografaria- spiega la struttura di BCC Verona e Vicenza.

L’importo del finanziamento per le aziende che faranno richiesta di questo supporto è calcolato sul differenziale fra l’ultima utenza energetica 2022 e la corrispondente utenza del 2021 moltiplicato per 12. L’importo massimo concedibile è di 75 mila euro per la durata di 36 mesi.

Le condizioni per l’utilizzo del plafond sono molto vantaggiose, con riguardo soprattutto ai soci. La Banca utilizza la garanzia statale fornita da Medio Credito Centrale.

“In ogni caso le nostre filiali presenti nel territorio di competenza sono a disposizione per tutte le informazioni utili ad usufruire di questa opportunità- spiega Pilati. Proprio in quest’ottica di servizio al territorio stiamo portando avanti un serie di attività e iniziative che possano dare linfa e vitalità alla capacità produttiva delle nostre imprese, salvaguardandole e sostenendole nella programmazione economica e lasciando loro la facoltà di poter immaginare nel prossimo futuro gli investimenti necessari e già in cantiere”.

BCC Verona e Vicenza vara un nuovo piano di aiuti per gli imprenditori per contrastare il caro bollette energetiche

Stanziato un plafond di 15 milioni di euro per le imprese

Il finanziamento è pari al differenziale tra il costo dell’ultima bolletta 2021 e la corrispondente del 2022 moltiplicato per 12.

Un plafond di finanziamenti a sostegno degli imprenditori del territorio per contrastare l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche. E’ questa la risposta di BCC Verona e Vicenza alla preoccupazione legata ai costi dell’energia per l’impresa.

“Lo scenario nazionale e internazionale che abbiamo davanti ci ha suggerito di intervenire – conferma il Direttore generale di BCC Verona e Vicenza, Leopoldo Pilati. Abbiamo valutato, dati alla mano, l’impatto che avrà la crescita dei prezzi nel settore delle energie, del gas e delle materie prime e ci siamo chiesti come poter dare un segnale forte di presenza sul territorio, dal momento che queste problematiche avranno senza dubbio un forte impatto sul conto economico nei prossimi bilanci delle aziende. Il Consiglio di amministrazione della banca – spiega Pilati- ha quindi convenuto di stanziare un plafond di 15 milioni di euro a condizioni particolarmente vantaggiose”.

La forma tecnica è quella di un’operazione chirografaria- spiega la struttura di BCC Verona e Vicenza.

L’importo del finanziamento per le aziende che faranno richiesta di questo supporto è calcolato sul differenziale fra l’ultima utenza energetica 2022 e la corrispondente utenza del 2021 moltiplicato per 12. L’importo massimo concedibile è di 75 mila euro per la durata di 36 mesi.

Le condizioni per l’utilizzo del plafond sono molto vantaggiose, con riguardo soprattutto ai soci. La Banca utilizza la garanzia statale fornita da Medio Credito Centrale.

“In ogni caso le nostre filiali presenti nel territorio di competenza sono a disposizione per tutte le informazioni utili ad usufruire di questa opportunità- spiega Pilati. Proprio in quest’ottica di servizio al territorio stiamo portando avanti un serie di attività e iniziative che possano dare linfa e vitalità alla capacità produttiva delle nostre imprese, salvaguardandole e sostenendole nella programmazione economica e lasciando loro la facoltà di poter immaginare nel prossimo futuro gli investimenti necessari e già in cantiere”.

Banca delle Terre Venete presenta il nuovo Direttore Generale

In foto il Direttore generale Eugenio Adamo

Una banca in continua evoluzione, che cresce nella sua capacità di dare risposte, che riprogetta la sua organizzazione interna, che si dota di strumenti e risorse per essere al passo con i tempi. E che si interroga sul ruolo che potrà interpretare tra cinque anni, in una visione a medio termine che non si fermi al presente, ma che guardi al futuro.

Banca delle Terre Venete rilancia la sua capacità di sostegno al territorio con nuovi obiettivi strategici sfidanti. E alla vigilia della presentazione del nuovo Direttore generale rende noti gli ottimi dati dei primi nove mesi di attività.

“Il clima di incertezza pesa e riduce la capacità di programmazione e di investimento di famiglie e imprese- commenta il Presidente della Banca, Gianfranco Sasso. Ma abbiamo impostato per tempo il lavoro, per essere pronti e per dare il sostegno e il supporto necessario al tessuto sociale e produttivo che caratterizza il nostro territorio veneto. I risultati che abbiamo conseguito al 30 settembre ci danno il quadro di una banca in salute che può davvero fare la differenza: solida, efficiente, con dati eccellenti, tra l’altro riconosciuti da rapporti indipendenti pubblicati su prestigiose riviste. E tuttavia- conferma Sasso- non ci fermeremo a questi ottimi risultati, perché il margine di crescita ci obbliga ad un ulteriore salto di qualità”.

Eugenio Adamo, nuovo direttore generale di banca delle Terre Venete

Il nuovo Direttore è Eugenio Adamo, classe 1961 e viene dal mondo della cooperazione di credito.

Prima di entrare nella compagine della BCC è stato Chief Lending Officer del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Ha ricoperto incarichi di rilevo nelle società di riferimento del Gruppo, maturando una esperienza di circa 35 anni in ambito bancario e in particolare nel settore creditizio e degli affari.

Gli incarichi ricevuti hanno quasi sempre avuto per oggetto aree e unità di nuova costituzione su progetti spesso caratterizzati da elevata complessità organizzativa e manageriale nonché rilevanza strategica.

Proprio in questi ultimi giorni – prosegue Sasso- abbiamo accolto il nuovo Direttore generale, Eugenio Adamo, che potrà dare un valore aggiuntivo fondamentale per dare concretezza esecutiva agli obiettivi

che il nostro Consiglio di amministrazione si è posto- commenta il Presidente Sasso. Sabato 17 dicembre abbiamo organizzato un evento plenario con tutta la nostra struttura e sarà un momento di ascolto, di condivisione e di confronto costruttivo per definire le prossime tappe del nostro percorso”.

I tre pilastri che reggono la nuova sfida

Sono tre i pilastri su cui punta la Banca: la solidità interpretata dal patrimonio e da un’operatività crescente, la peculiarità di essere banca di relazione e la capacità di connotarsi come banca digitale.

“Da queste strutture portanti dell’orientamento strategico, si innestano le tre sfide della sostenibilità, dell’innovazione, delle nuove generazioni- spiega il Presidente. Sono questi gli obiettivi che ci impegneranno in un percorso di valori, dove il servizio al territorio non sia solo una risposta finanziaria, ma una consulenza a tutto tondo.

Mi piace pensare ad una Banca in cui sia motivante per tutti riconoscersi, dove si respiri tra soci, amministratori, dipendenti e collaboratori un senso forte di appartenenza- commenta il Presidente. Dove la nostra BCC sia uno strumento, ma anche un’opportunità, attrattiva di talenti, stimolante di proposte, anche nuove, anche controcorrente, utili e concrete. Stiamo lavorando proprio su questo”.

Solidità ed efficienza

I dati andamentali al 30 settembre confermano l’ottimo stato di salute della Banca, che opera con 58 sportelli nelle province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona, vantando 14.300 soci e 120 mila clienti.

I crediti verso la clientela ammontano a 1,7 miliardi di euro e si mantengono stabili rispetto alla fine dell’anno precedente. Da inizio anno sono stati erogati finanziamenti ai soci e clienti per oltre 232 milioni di euro: di questi 112 milioni sono stati destinati alle famiglie e 120 milioni alle imprese.

“Banca delle Terre Venete ha continuato a privilegiare un’attenta politica sul credito, riducendo l’ammontare delle NPE ed aumentando ulteriormente la copertura del rischio” commenta il Presidente Sasso.

Il rapporto tra il credito deteriorato lordo ed il totale dei crediti (NPL ratio) si attesta al 5,26% (era pari al 6,13% al 31/12/2021), mentre lo stesso rapporto calcolato al netto delle rettifiche di valore (net NPL ratio) scende allo 0,95% (era al 1,03% a dicembre 2021). La copertura complessiva del rischio per i crediti deteriorati è pari all’ 83%, nettamente superiore alla media di sistema.

Stabile anche la raccolta diretta, che ammonta a 2,74 miliardi di euro, mentre la raccolta indiretta risente inevitabilmente degli effetti negativi di mercato derivanti dall’attuale contesto economico e finanziario.

La crescita operativa della Banca ha prodotto risultati positivi anche sul conto economico, con commissioni nette che si incrementano del 5,6% rispetto all’anno precedente ed con un margine di intermediazione che supera i 71 milioni di euro, rispetto ai 66 dello stesso periodo del 2021.

La banca si conferma particolarmente solida con un livello di mezzi propri pari a 313 milioni di euro ed un CET1 ratio del 24,9%.

Organizzazione e capacità di sostegno al territorio

E’ stata riprogettata l’area delle risorse umane, per lavorare sulle capacità delle persone, per disegnare ruoli e strategie, per rinsaldare i legami interni attraverso l’ascolto, il lavoro in squadra, la condivisione di obiettivi, di risultati, di offerta.

“Forti di quanto abbiamo costruito-conclude il Presidente Sasso- saremo vicini alle famiglie e alle imprese. Ci faremo trovare pronti e operativi, per supportare l’economia reale, incentivare piani di sviluppo orientati alla sostenibilità e ai criteri ESG; ma saremo propositivi verso i giovani, che per noi rimangono una risorsa fondamentale in una visione di lungo periodo”.

Valpolicella Benaco Banca lancia l’evento “IN BCC le aziende incontrano i giovani del territorio”

Il Presidente Maroldi: “Attraverso questo progetto del Gruppo BCC Iccrea nella nostra Banca le aziende incontrano i giovani e si confrontano con loro”.

L’incontro tra domanda e offerta di lavoro è riservato ai giovani del territorio e a farsene portavoce nella sua sede è una Banca di Credito Cooperativo. Valpolicella Benaco Banca, d’intesa con la Talent Acquisition del Gruppo BCC Iccrea, punta sulla relazione e sulla conoscenza diretta tra giovani e PMI per imprimere un’accelerazione sull’assistenza alle imprese, anche dal punto di vista della crescita qualitativa.

L’appuntamento è per mercoledì 30 novembre dalle ore 10 alle 13,30 nella Sala Incontri di Valpolicella Benaco Banca in Via dell’Artigianato, 5 a Valgatara di Marano di Valpolicella. Nel pomeriggio, a completamento del percorso, è stata organizzata invece attività di orientamento a studenti delle scuole secondarie superiori. Obiettivo dell’incontro è quello di creare valore mettendo in connessione giovani risorse già vicine al sistema del Credito Cooperativo o appartenenti alla comunità locale con la Banca e con altre quattro prestigiose aziende del territorio ovvero Masi Agricola, Cerin, Camping Bella Italia e Grafical.

Ogni realtà imprenditoriale nel corso della mattinata racconterà il proprio business, i valori, la storia e soprattutto le attuali offerte di lavoro.

“I dettagli di queste offerte sono già disponibili da tempo sul sito web della nostra Banca – avverte sottolinea Il Presidente di Valpolicella Benaco Banca, Daniele Maroldi. Molti giovani si sono già iscritti per l’evento in presenza e hanno inviato il loro curriculum di studi e di esperienze. La nostra segreteria ha riscontrato una buona partecipazione e molta aspettativa. Si tratta di una occasione importante- prosegue Maroldi- che può contribuire a orientare il mondo giovanile, spesso allettato da prospettive di formazione post universitaria all’estero, verso un mercato locale ricco di opportunità. Un contesto che offre stimoli, che è in espansione, che cerca professionalità e che mette a disposizione opportunità di formazione e di crescita professionale- continua Maroldi. La relazione è fondamentale, se non si crea si perdono risorse. Per questo motivo- commenta il Presidente- noi abbiamo pensato di fare da traino come BCC, da calamita per valorizzare ciò che di bello e di interessante produce il nostro territorio”.

“Il progetto ci ha appassionato e ci ha stimolato anche dal punto di vista industriale- commenta il Direttore generale Alessandro De Zorzi. Lo abbiamo mutuato da un laboratorio di idee del Gruppo BCC Iccrea che lo promuove in tutta Italia e che nel nostro Veneto può trovare un terreno molto fertile.

Le BCC proprio per la loro stessa missione sono un fattore di collegamento privilegiato tra le PMI e i giovani. Per questo abbiamo colto la sfida e ci siamo messi a disposizione di aziende socie e clienti per questa prima iniziativa, alla quale seguiranno, ne sono certo, molte altre occasioni in futuro”.

BCC Pordenonese e Monsile investe sul futuro e premia 102 studenti eccellenti

Consegnate le borse di studio in una cerimonia che ha riunito i giovani di 4 province

BCC Pordenonese e Monsile ha celebrato l’eccellente traguardo per meriti scolastici raggiunto da 102 giovani soci e figli di soci, nella splendida cornice del Teatro Verdi di Pordenone, alla presenza delle famiglie, degli amministratori e dei vertici aziendali.

Sono risultati equamente rappresentati i vari indirizzi di studio e le provenienze territoriali delle 4 province in cui opera banca, ovvero Pordenone, Venezia, Treviso e Udine. 

Sono 38 gli studenti, soci e figli di soci, che hanno conseguito il diploma della scuola secondaria di secondo grado nell’anno scolastico 2021/2022: di questi 20 con il massimo dei voti e 9 con lode. Tre sono stati gli studenti dell’Istituto tecnico Superiore Alto Adriatico che hanno conseguito il relativo diploma, dei quali 2 con lode. Gli studenti saliti sul palco hanno spiegato alla presenza della Direttrice della Fondazione ITS Alto Adriatico Lucia Renzetti che l’Istituto, la cui sede è presso il Consorzio Universitario di Pordenone, è nato nel 2020 e rappresenta una tra le prime realtà didattiche attive in Italia in ambito ICT, offrendo una formazione di eccellenza post diploma nel campo dell’informatica e del digitale.

Inoltre sono stati premiati 61 giovani laureati nell’anno 2021: di essi 26 hanno conseguito la laurea triennale, 14 dei quali con lode e 35 hanno conseguito la laurea specialistica  magistrale, 29 dei quali con lode.

Un’attenzione particolare è stata riservata a Benedetta Storer, diplomata con il massimo dei voti all’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Massimo Alberini” di Lancenigo di Villorba (TV), che aspira a diventare una maître di sala, mettendo in campo impegno e determinazione per realizzare i suoi obiettivi. A lei la Banca ha riservato un regalo speciale, uno zaino colorato personalizzato con il suo nome e dei libri sulle bellezze della natura e di ricette facili e veloci da fare in casa.

Presenti alla cerimonia il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile Antonio Zamberlan, il responsabile dell’ufficio soci e comunicazione, Massimo Drigo e il Sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, intervenuto per elogiare i ragazzi per i brillanti risultati raggiunti, sottolineando il ruolo dei genitori come educatori e accompagnatori del loro percorso di crescita. Ciriani ha poi ringraziato BCC Pordenonese e Monsile per essere sempre attiva verso il mondo giovanile e attenta nei confronti della comunità e del territorio.

“Siamo orgogliosi di aver potuto premiare di persona tanti ragazzi del territorio che si sono distinti per il proprio impegno e per i risultati raggiunti al termine del ciclo di studi – ha dichiarato il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan. Dal 2020 ad oggi la nostra BCC ha premiato complessivamente 338 studenti e ha investito 240 mila euro in borse di studio. Per noi si tratta davvero di un investimento- continua Zamberlan- che va a sottolineare il merito, ma anche l’impegno e la costanza dei giovani e il sacrificio delle famiglie, che in questa occasione abbiamo potuto riunire durante le premiazioni e lo spettacolo teatrale. I nostri giovani sono il futuro ed è compito nostro accompagnarli in questo percorso di crescita”.

Bcc Pordenonese e Monsile, Banca del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e prima Bcc del Nord Est per numero di Soci, conta 58 filiali, metà delle quali operative in Veneto nelle province di Venezia e Treviso e metà operative in Friuli Venezia Giulia nelle province di Pordenone e Udine.

Banca Veronese ottiene le 5 stelle di Altroconsumo

La Banca di Credito Cooperativo si aggiudica le 5 stelle nel rapporto Altroconsumo e annuncia l’apertura di una nuova filiale a Bussolengo (VR)

Sede di Banca Veronese a Bovolone (VR)

Non tutte le banche abbandonano il territorio. Anzi c’è chi va in controtendenza e sta valutando l’apertura di nuovi presidi come un valore aggiunto strategico dal punto di vista imprenditoriale.

Il Presidente di Banca Veronese, Gianfranco Tognetti, con la Direzione della Banca annuncia proprio in questi giorni la decisione del Consiglio di Amministrazione di aprire un nuovo sportello a Bussolengo in provincia di Verona, per supportare famiglie e imprese di quel territorio.

“La filiale sarà aperta i primi giorni di gennaio del 2023, ma stiamo già lavorando in quel territorio per stabilire contatti con il tessuto imprenditoriale locale – annuncia Tognetti. Il primo evento di avvicinamento alla data dell’apertura si svolgerà mercoledì 23 novembre al Montresor Hotel Tower e sarà un incontro focalizzato proprio sull’impresa e sul valore del rapporto banca-azienda”.

Oltre al Presidente Tognetti e al Direttore generale Martino Fraccaro, parteciperanno il Sindaco di Bussolengo Roberto Brizzi, il Presidente di Confagricoltura Verona, Alberto De Togni e Roberta Conte, esperta di finanza aziendale e di gestione di rapporti con le banche.

“Il territorio e le comunità ci dimostrano fiducia- commenta Tognetti. I dati al 30 settembre, dopo un semestre di ottimi risultati, ci danno la fotografia di una BCC solida e in salute, pronta ad allargare la propria zona di operatività in provincia di Verona. Il rapporto recentissimo di Altroconsumo assegna a Banca Veronese cinque stelle, ovvero il rating massimo con un punteggio di 250,6 che tiene conto di un’analisi incrociata su alcuni dati ovvero il CET 1, il Total Capital Ratio e il Texas Ratio. Con un CET 1 al 23,23% (che migliora al 30 settembre la performance chiusa nel 2021 al 20,84%) e un Texas Ratio al 15,32% la banca dimostra la sua capacità di rimanere a presidio del territorio con indici di solidità ragguardevoli” commenta Tognetti.

La fotografia al 30 settembre restituisce altri dati interessanti riferiti all’operatività della banca, con un utile a 8,5 milioni di euro e con il margine di intermediazione che si attesta a 21 milioni di euro (contro i 19 milioni di euro dello stesso periodo del 2021). Gli impieghi alla clientela pur in lieve flessione si mantengono sostanzialmente stabili a 426 milioni di euro, pur in un contesto macro-economico che si riverbera in modo preoccupante sull’economia locale e sulla minore propensione agli investimenti sia per i privati, sia per le aziende.  La raccolta complessiva raggiunge i 990 milioni di euro.

“Le erogazioni di Banca Veronese al 30 settembre sono state di 38 milioni di euro a cui si aggiungono 6.6 milioni di euro erogati tramite Iccrea Banca d’impresa sotto forma di Leasing, finanziamenti in pool con agevolazione Sabatini e Finanziamenti al consumo– conclude Tognetti. Per noi è fondamentale continuare ad essere protagonisti e promotori dello sviluppo del territorio e dell’economia locale”.