Don Marco Pozza dialoga sul tema “Ne vale la pena”. “Rosso di Sera – Incontri di Cultura Cooperativa” fa tappa in provincia di Treviso

Dal male può nascere il Bene? E’ il tema della serata organizzata dalla Federazione Veneta BCC e da Banca della Marca che avrà come ospite Don Marco Pozza, sacerdote e scrittore, all’interno della rubrica itinerante “Rosso di Sera”, condotto dalla giornalista Federica Morello.

Giovedì 27 marzo alle 20.30 all’Auditorium “Dina Orsi” di ConeglianoDon Marco tratterà del tema “Ne vale la pena”: un gioco di parole per sottolineare come la pena, quella inflitta alle persone detenute per scontare una colpa, possa diventare un’occasione di riscatto, di maturazione interiore, di crescita umana e di sviluppo interiore. 

Durante l’evento verrà presentato un progetto di mutualità legato al Credito Cooperativo, con gli interventi di Loris Sonego, Presidente di Banca della Marca, Massimo Barazzetta, Direttore Generale di Banca della Marca, Adriano Ceolin, Presidente di Marca Solidale, e Piero Collauto, Direttore della Federazione Veneta Banche di Credito Cooperativo. L’incontro rientra nel progetto Spazio Salute BCC Veneto, dedicato alla mutualità associativa nel Credito Cooperativo per la promozione del benessere collettivo. Spazio Salute BCC Veneto è infatti il network regionale creato dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo per dare voce alle Associazioni mutualistiche delle BCC attraverso un progetto comune di diffusione della conoscenza e di formazione sui temi della cooperazione.

Le 7 Mutue promosse dalla Federazione Veneta all’interno del network “Spazio Salute BCC Veneto”  sono Enti del Terzo Settore affiliati a Comipa; operano a favore degli associati con una specifica attenzione al settore sociale, educativo, ricreativo e sanitario, per promuovere e gestire un sistema mutualistico integrativo e complementare al servizio sanitario nazionale. Ai soci sono riservati molti vantaggi:  innanzitutto una serie di sconti nelle strutture convenzionate, ma anche rimborsi sulle prestazioni mediche e di analisi, la partecipazione a campagne di prevenzione periodiche, a screening e iniziative per la salute e il benessere, sussidi per la nascita dei figli e per l’iscrizione a scuole materne e scuole. Particolare attenzione è dedicata alle famiglie e ai soci giovani under 30 attraverso sussidi universitari, per attività sportive e culturali, eventi di formazione e musicali e viaggi in Italia e all’estero. Ci sono vantaggi commerciali e di visibilità anche per gli operatori locali che entreranno a far parte di questa rete, accedendo al network nazionale Comipa, con un servizio garantito in tutto il territorio nazionale.

L’ingresso all’evento del 27 marzo a Conegliano è libero, con prenotazione obbligatoria sul sito di Banca della Marca, sezione NEWS (www.bancadellamarca.it).

La finanza in BCC per Educashon approfondisce la solidarietà e la partecipazione

Gli studenti  del Liceo Pigafetta e dell’Istituto Da Schio di Vicenza sono stati accolti nella sede di Banca delle Terre Venete in Viale Mazzini per la visita finale nell’ambito del progetto di educazione finanziaria regionale Educashon  

La finanza sostenibile torna tra i banchi di scuola con il progetto Educashon, per insegnare ai ragazzi l’importanza del risparmio, della previdenza, degli investimenti e per fornire l’abc della costruzione del proprio budget.

Un gruppo elettivo di 40 studenti del Liceo classico, linguistici e musicale Antonio Pigafetta di Vicenza ha raggiunto la sede operativa di Banca delle Terre Venete in corso Mazzini per la lezione finale per verificare quanto appreso nei quattro appuntamenti preliminari del programma. Ad essi di sono aggiunte due classi dell’Istituto Almerico Da Schio di Vicenza che hanno visitato anche la filiale e hanno potuto interagire con il personale della Banca.

Attraverso Educashon la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo con il supporto di Irecoop Veneto e con il coordinamento delle BCC competenti per territorio ha coinvolto tutto il Veneto con 26 scuole partecipanti, 65 classi e due gruppi elettivi da 91 studenti che volontariamente hanno scelto questa proposta formativa per un totale di 1400 studenti e quaranta docenti.

Le lezioni da due ore ciascuna tenute da docenti dell’Università di Padova si sono svolte nell’Aula Magna di ogni Istituto tra dicembre e marzo. Ai ragazzi è stato spiegato lo sviluppo di un progetto imprenditoriale su Business Plan con l’elaborazione dell’idea imprenditoriale, ma le lezioni si sono addentrate soprattutto nella formazione finanziaria vera e propria per approfondire argomenti inerenti i pagamenti digitali e la monetica, la sicurezza, la previdenza e la cultura assicurativa.

La visita finale in banca, imperniata sullo sviluppo di un dialogo inerente i valori del Credito Cooperativo ha dato modo a Banca delle Terre Venete di far conoscere ai ragazzi anche un progetto sul quale la BCC sta investendo energie e risorse ovvero il crowdfunding.

Con alcune sorprese evidenziate nelle interviste e nei video che saranno pubblicati sul portale di divulgazione www.galileus.it.

“Ai giovani delle nostre scuole superiori – spiega il Presidente, Gianfranco Sasso – abbiamo parlato di denaro, di come la nostra BCC lo raccoglie, di come lo impiega, di come assiste le famiglie e le imprese del nostro territorio nell’attività quotidiana, negli affari, negli investimenti.

Abbiamo approfondito un tema che li ha molto interessati, spiegando come l’innovazione tecnologica sia in grado di unire le persone, favorire il dono e creare una comunità- continua Sasso. Attraverso il crowdfunding ovvero la chiamata alla donazione attraverso una piattaforma online e attraverso il nostro progetto specifico di formazione, di assistenza e di sostegno concreto in 5 anni abbiamo messo in moto il volano della solidarietà e della partecipazione. Più di 10.800 persone hanno risposto all’appello di 81 associazioni, comitati, realtà non profit del territorio, superando il milione di euro raccolti e permettendo che nuove idee, progetti o sogni diventassero realtà. Un modo sussidiario di rivolgersi alla propria comunità- ha rimarcato il Presidente, rivolgendosi ai ragazzi- che si basa sulla trasparenza e sulla condivisione, e che richiede programmazione, comunicazione e competenze. Una modalità innovativa di raccogliere fondi, che supera la ritrosia del chiedere ma mette in luce quanto sia importante il dono per chi lo riceve e per chi lo fa”.

Giovani in Banca con Educashon per la formazione finanziaria

Oltre 120 studenti dell’Istituto Riccati Luzzatti di Treviso e dell’Istituto Alberti di San Donà di Piave sono stati accolti alla sede di Monastier di BCC Pordenonese e Monsile nell’ambito del progetto di educazione finanziaria regionale Educashon  

Un’onda allegra di vitalità e di curiosità legate alla scoperta della finanza sostenibile ha accompagnato la visita alla BCC Pordenonese e Monsile di oltre 120 ragazzi delle classi quarte e quinte dell’Istituto Riccati Luzzati di Treviso e dell’Istituto Alberti di San Donà di Piave.

L’incontro è stato l’evento conclusivo di una serie di appuntamenti in classe nell’ambito del progetto Educashon organizzato dalla Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo con il supporto di Irecoop Veneto per parlare ai ragazzi di finanza, di pianificazione e di budget, di risparmio e di investimenti; con curiosità, intraprendenza ed entusiasmo, che hanno coinvolto tanto i giovani ospiti quanto gli organizzatori della giornata.

La progettualità ha coinvolto tutto il Veneto con 26 scuole partecipanti, 65 classi e due gruppi elettivi da 91 studenti che volontariamente hanno scelto questa proposta formativa per un totale di 1400 studenti e quaranta docenti.

Le lezioni da due ore ciascuna tenute da docenti dell’Università di Padova si sono svolte nell’Aula Magna di ogni Istituto tra dicembre e marzo. Ai ragazzi è stato spiegato lo sviluppo di un progetto imprenditoriale su Business Plan con l’elaborazione dell’idea imprenditoriale attraverso lo studio di fattibilità tecnica del progetto, ma le lezioni si sono addentrate anche nella formazione finanziaria vera e propria per approfondire argomenti inerenti i pagamenti digitali e la sicurezza, la previdenza e la cultura assicurativa.

La visita finale in banca, imperniata sullo sviluppo di un dialogo inerente i nuovi linguaggi digital, ha messo in luce come il bisogno di approfondire queste tematiche o di affrontarle per la prima volta sia fondamentale per i ragazzi. Gli studenti dell’Alberti e del Riccati Luzzatti hanno verificato le informazioni, hanno fatto esperienza diretta e si sono confrontati con i funzionari del front office e degli uffici centrali sui vari temi di maggior interesse. Con alcune sorprese evidenziate nelle interviste e nei video che saranno pubblicati sul portale di divulgazione www.galileus.it.

Ai ragazzi è stato spiegato anche attraverso video cosa significhi essere Banca del territorio e come sia essenziale per le BCC porre attenzione particolare alle persone, all’ecologia, ai beni artistici, alle associazioni e appunto ai giovani. 

“Abbiamo accolto quest’anno un gran numero di studenti, più dell’anno scorso- commenta il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Loris Paolo Rambaldini. C’è stata una grande mobilitazione dei nostri collaboratori per fornire in modo leggero ma assolutamente professionale tutta una serie di informazioni che riguardano il funzionamento e l’attività di un istituto di credito. Abbiamo parlato di denaro, di come lo raccogliamo, di come lo impieghiamo, di come assistiamo le famiglie e le imprese del nostro territorio nell’attività quotidiana, negli affari, negli investimenti. E di come alla nostra banca stiano a cuore le prospettive lavorative, i progetti e i sogni dei nostri giovani, ai quali dedichiamo molti servizi e molte iniziative della banca.

E’ stato interessante confrontarci con le loro domande, che in qualche caso non ci aspettavamo e che ci hanno dimostrato quanto serva la formazione finanziaria fin da giovani- conferma Rambaldini. Abbiamo aperto le nostre porte, in sicurezza, per raggiungere il caveau e gli uffici operativi dove si lavora per dare qualità alla consulenza e all’assistenza alla clientela e ai soci”.

A marzo BCC Veneta si dedica alla Donna

Nel mese dedicato alla donna BCC Veneta inaugura una serie di iniziative per valorizzare la parità di genere e creare una sensibilità trasversale sui temi legati alla donna, dalla sanità e dalla prevenzione alla cultura, dalla formazione sui temi della parità, ad opportunità di sostegno economico-finanziarie messe a disposizione dalla BCC. 

La BCC attraverso la propria Mutua Veneta con Te ETS ha deliberato un plafond dedicato di 10 mila euro per assistere le associate in un percorso di prevenzione per il tumore al seno. Le visite mediche devono essere prenotate entro il mese di marzo, ma possono essere effettuate entro il 31 dicembre 2025 (info: www.venetaconte.it).

Oltre a questo è in programma un evento formativo in collaborazione con il Centro di Medicina di Thiene giovedì 20 marzo alle 20.30 all’Auditorium Fonato dal titolo “Donna e uomo alla prova dei cinquanta: l’importanza della prevenzione”. Saranno coinvolte associazioni del territorio come LILT, Associazioni di categoria e aziende della zona.

Possono aderire al percorso le associate a Veneta con Te ETS. Nel mese di marzo saranno iscritte automaticamente alla Mutua su incentivo della Banca le nuove socie di BCC Veneta, che potranno quindi beneficiare di tutte le iniziative previste per il 2025.

Sul versante culturale la Banca ha organizzato in collaborazione con l’Associazione “Il Cantiere delle donne” una rassegna di 8 incontri con autrici del territorio che si tiene ad Abano Terme dal 29 gennaio al 26 marzo con l’obiettivo di promuovere la letteratura al femminile. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Abano Terme e da Ascom Confcommercio Padova. E inoltre sono previsti due eventi della rassegna teatrale “Freevola” di Lucia Raffaella Mariani che si terranno il 10 marzo presso l’Auditorium San Michele di Selvazzano Dentro e il 12 marzo al Liceo Da Vinci di Cerea.

La Banca, già impegnata nel sostegno dell’Associazione nazionale delle donne del Credito Cooperativo iDEE, valorizzerà la propria adesione con percorsi formativi dedicati e webinar ed eventi online aperti con tanti appuntamenti in programma. Tutti i dettagli in www.bccveneta.it.

“Si tratta dell’inizio di un percorso di valorizzazione delle nostre risorse femminili che sono tante, importanti e interessantissime- dichiara Flavio Piva, Presidente di BCC Veneta. Oltre agli eventi del mese di marzo che sosteniamo in partnership con il territorio e le associazioni locali su tutta la nostra area di competenza abbiamo destinato una serie di prodotti e servizi bancari per le donne- continua Piva- per essere concretamente al loro fianco, in progettualità di vita dinamiche, innovative, di autonomia professionale e gestionale. Si va dalla gratuità per 24 mesi per le nuove arrivate, a coupon 100 euro di buono omaggio per le clienti donne che trasferiscono fondo TFR presso la nostra BCC. Non solo. Concederemo prestiti agevolati alle donne per sostenere le loro idee e progettualità con spesa di istruttoria gratuita per i mutui prima casa e finanziamenti chirografari richiesti nel mese di marzo”.

La Fondazione QuVi e la Fondazione Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza rinnovano la partnership per il nuovo Fondo Fragilità: numeri che fanno la differenza per le famiglie in difficoltà e i bilanci comunali

Un nuovo protocollo d’intesa per continuare a collaborare insieme nella prevenzione e nel sostegno alle fragilità nell’ambiente familiare per una progettualità più ampia e inclusiva in tutto il territorio della provincia di Vicenza. E’ il documento firmato stamattina nel corso di una conferenza stampa in cui è stato presentato il nuovo rapporto di collaborazione tra Enti per la presa in cura sociale del territorio.

La firma del protocollo e i presenti

In apertura i saluti del Presidente Flavio Piva (BCC Veneta) che ha ospitato l’incontro, mentre a seguire hanno relazionato Giancarlo Bersan, Presidente della Fondazione Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza, Sante Bressan, Presidente di Fondazione QuVi, Alberto Carollo, Coordinatore Cooperativa Radicà e Andrea Frosi, vicepresidente e coordinatore del progetto (Cooperativa La Vigna).

Presenti inoltre rappresentanti AUlss8 Beri, dell’AUlss7 Pedemontana e i Sindaci e rappresentanti istituzionali del Comune di Vicenza, della Provincia di Vicenza, del Comune di Pojana Maggiore, di Marano Vicentino, di San Vito di Leguzzano, di Schio e degli ambiti territoriali di Thiene e Vicenza.

Presenti inoltre i referenti delle Banche di Credito Cooperativo socie della Fondazione (BVR Banca del Veneto Centrale, Banca delle Terre Venete, BCC Veneta, BCC Vicentino Pojana Maggiore).

L’iniziativa in tutta la provincia di Vicenza

La Fondazione QuVi e la Fondazione delle BCC della provincia di Vicenza confermano e rafforzano la loro collaborazione per il Fondo Fragilità, uno strumento che dal 2020 sostiene le famiglie in difficoltà, contribuendo a costruire una rete di vicinanza solidale nel territorio vicentino. Il rinnovo della partnership per il 2025 rappresenta un passo decisivo nella lotta contro la vulnerabilità familiare e l’isolamento sociale, mettendo al centro il concetto di cambiamento sistemico. Diversamente da singoli progetti di assistenza, il Fondo Fragilità si configura come un meccanismo strutturale, capace di attivare e consolidare reti di supporto tra famiglie, volontari e istituzioni locali.

Grazie al sostegno della Fondazione QuVi e della Fondazione BCC, nel corso degli ultimi anni il Fondo Fragilità ha ottenuto risultati significativi:

  • 6 reti di volontari attive su 53 Comuni della provincia di Vicenza;
  • Oltre 250 cittadini sensibilizzati sul tema della vicinanza solidale;
  • Più di 60 affiancamenti familiari attivati, per un supporto concreto a famiglie in difficoltà;
  • 10 eventi di sensibilizzazione e formazione rivolti a volontari e operatori del settore;
  • Coinvolgimento di 30 partner territoriali, tra cui scuole, parrocchie e associazioni locali.

Per il 2025 il Fondo Fragilità si pone traguardi ambiziosi, tra cui:

  • Potenziare le reti di supporto familiare e favorire la cultura della solidarietà;
  • Coinvolgere 50 amministrazioni comunali in azioni coordinate a sostegno delle famiglie fragili;
  • Offrire formazione continua a volontari e operatori per rafforzare la capacità di risposta del territorio;
  • Integrare sempre più il Fondo con i servizi sociali locali, garantendo un’azione sinergica e sostenibile nel tempo.

“Il rinnovo di questa partnership rappresenta un segnale forte: crediamo che il sostegno alle famiglie fragili non possa essere lasciato all’emergenza, ma debba diventare un pilastro della comunità. Il Fondo Fragilità non è solo un aiuto economico, ma un investimento nelle relazioni, nella capacità di fare rete e nel futuro delle nostre comunità. Un’emergenza minorile può mettere in seria difficoltà le finanze di un piccolo comune. Il costo per l’accoglienza di un minore non accompagnato può raggiungere i 150 euro al giorno, una spesa che, senza un’adeguata rete di supporto come quella promossa dal Fondo Fragilità, rischia di pesare enormemente sui bilanci locali”, sottolinea Sante Bressan Presidente QuVi.

Il Fondo Fragilità non è solo un aiuto immediato, ma un investimento strategico sul futuro della comunità. L’approccio adottato promuove un modello di welfare generativo, in cui le famiglie non sono solo beneficiarie di aiuto, ma diventano parte attiva del cambiamento, contribuendo alla creazione di una comunità più inclusiva e resiliente.

“La sinergia tra pubblico, privato e terzo settore è la chiave per rispondere in modo efficace alle sfide sociali del nostro tempo. Con il Fondo Fragilità, vogliamo rafforzare la capacità del territorio di generare solidarietà e inclusione”, dichiara Giancarlo Bersan, Presidente della Fondazione BCC della provincia di Vicenza. Sosterremo questo progetto – continua Bersan- affiancando questo nostro impegno, per quanto possibile, ad altre progettualità, che seguiamo da anni ovvero la formazione degli studenti su temi importanti come l’educazione stradale d’intesa con la Prefettura e altri soggetti pubblici e privati, la collaborazione per il Fondo Antiusura con la Fondazione Tovini e altre progettualità di ampio respiro con Caritas diocesana vicentina”.

Con la firma del contratto di collaborazione la Fondazione delle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza metterà a disposizione del Fondo Fragilità 80 mila euro, che servono per coprire i costi progettuali e quindi per rilanciare l’attività delle cooperative partner della Fondazione QuVi per le azioni intraprese.

Fondazione QuVi e Fondazione BCC ribadiscono il loro impegno nel promuovere il Fondo Fragilità come uno strumento strutturale per il territorio. L’auspicio è che sempre più attori istituzionali, aziende e cittadini possano unirsi a questa rete di solidarietà, contribuendo a rendere la provincia di Vicenza un luogo in cui nessuna famiglia venga lasciata sola.