Risultati aggregati veneti che evidenziano dati di crescita e consolidamento patrimoniale. La Federazione torna al suo ruolo di coordinamento sui temi territoriali e si appresta a celebrare il 60° anniversario con un grande evento a Venezia
La Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo apre la stagione delle assemblee regionali del Credito Cooperativo in vista dell’appuntamento celebrativo per il 60° anniversario che si terrà il 19 giugno a Venezia.
“Nel corso di questi anni- ha esordito il Presidente Flavio Piva- la Federazione ha investito energie e risorse per rafforzare il proprio ruolo di interlocutore con le strutture associative nazionali e locali, con le Istituzioni, con le categorie economiche e produttive, con il mondo dell’Università e della Ricerca. Abbiamo lavorato per sostenere l’operatività delle Banche di Credito Cooperativo attraverso il potenziamento dei servizi di consulenza e assistenza tecnica, con particolare attenzione agli aspetti normativi, alla governance e alla gestione del rischio, per garantire maggiore conformità, trasparenza e sicurezza e per supportare il ruolo di controllo degli Organismi di Vigilanza delle Banche. La comunicazione- prosegue Piva- ha rappresentato un pilastro strategico con il successo di una serie di iniziative pubbliche associate a nuovi canali di informazione e divulgazione per approfondire temi di attualità socio-economica, finanziaria e scientifica con ospiti autorevoli; ma anche attraverso progettualità sulla formazione finanziaria a scuola, proponendo i temi del risparmio e della gestione delle risorse. Con la nostra partecipazione a Vinitaly abbiamo poi rafforzato il legame con le imprese agricole e vitivinicole, sulle quali le nostre BCC detengono una quota di mercato di oltre il 30%. Non solo- rimarca il Presidente. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla valorizzazione del ruolo femminile all’interno del Credito Cooperativo, un obiettivo che si concretizzerà nel progetto “Le donne del Credito Cooperativo Veneto”, pensato per sostenere e promuovere la leadership femminile nel settore bancario e cooperativo.
La spinta all’innovazione si è espressa anche attraverso la sperimentazione di nuovi strumenti digitali, semplificare i processi interni e migliorare le capacità di analisi dei dati bancari. La Federazione- conclude il Presidente- ha investito nella formazione tecnico identitaria e nell’assistenza specialistica, elemento chiave per il rafforzamento delle competenze delle Banche socie”.
Eletto il Consiglio di amministrazione per il prossimo triennio
L’assemblea dei soci ha inoltre eletto il Consiglio di amministrazione che durerà in carica nei prossimi tre anni e che è composto dai rappresentanti designati delle Banche associate: vi faranno parte Giancarlo Bersan (Presidente BCC Vicentino-Pojana Maggiore), Tiziano Cenedese (Presidente Centromarca Banca), Martino Fraccaro (Presidente di Banca Veronese), Daniele Maroldi (Presidente di BCC Valpolicella Benaco), Flavio Piva (Presidente di BCC Veneta), Loris Paolo Rambaldini (Presidente di BCC Pordenonese Monsile), Gianfranco Sasso (Presidente di Banca delle Terre Venete), Loris Sonego (Presidente di Banca delle Marca), Alessandro Terrin (Vicepresidente di Banca Annia). Per il collegio sindacale sono stati eletti Paolo Parolin (Presidente), Donatello Cecchinato e Fabiola Sasso, con supplenti Matteo Beltramin e Alessia Filippini. L’assemblea ha poi eletto Flavio Piva alla guida della Federazione Veneta.
Il Presidente Piva, ringraziando per la confermata fiducia, ha sottolineato il valore delle recenti tappe che hanno portato alla nuova Federazione e alla prospettiva futura che il Consiglio di amministrazione si è dato.
I numeri delle Banche di Credito Cooperativo in Veneto associate alla Federazione Veneta
Un 2024 che si caratterizza a livello veneto per i risultati positivi, confermando la solidità e la crescita del settore. In particolare, la raccolta complessiva è aumentata del 6,8% rispetto al 2023, superando quota 29 miliardi di euro e gli impieghi sono aumentati dello 0,89% a 19,4 miliardi di euro.
“Il dato è interessante- commenta Piva- perché è in controtendenza rispetto al resto del sistema bancario, dimostrando invece quanto le BCC siano vicine concretamente alle comunità, alle famiglie per i loro progetti di vita e alle PMI per investimenti soprattutto in tecnologia, in processi di digitalizzazione, in interventi in ambito di sostenibilità e di efficientamento energetico. Ma anche per ampliamenti strutturali, per l’organizzazione aziendale, per nuove progettualità e l’assistenza verso nuovi mercati. In questo l’apporto industriale e di coordinamento della capogruppo Iccrea Banca è stato essenziale e pone le BCC venete in condizione di seguire bene anche imprese più grandi per progetti in pool che richiedono capitali e competenze specifiche”.
L’utile di esercizio aggregato è aumentato del 4,0%, attestandosi a 304,3 milioni di euro, grazie alla crescita del margine di interesse e soprattutto delle commissioni nette, che dimostrano l’attività capillare e dinamica delle BCC sul territorio con i loro servizi. Le spese amministrative sono aumentate del 4,7%, ma il Cost/Income ratio è migliorato al 52,30%, segnalando una maggiore efficienza operativa. Dal punto di vista patrimoniale, il patrimonio netto è salito a 2,2 miliardi di euro, rafforzando la solidità delle BCC. Il ROE è leggermente sceso al 13,55%, mentre il ROA è migliorato all’1,36%. Sul fronte del rischio, il Credit Risk Ratio è aumentato allo 0,11%, riflettendo una gestione più prudente del credito.
“Ma ciò che più conta in questo momento è il fatto che le BCC stiano mantenendo i presidi sul loro territorio, anzi, in controtendenza con il resto del sistema bancario, che sta abbandonando le periferie e concentrando i servizi in poche aree, il Credito Cooperativo Veneto investe con nuove aperture di sportello” commenta il Presidente.
Un dato su tutti. In Veneto solo nel 2024 sono stati chiusi 64 sportelli bancari, che si aggiungono ai 108 chiusi nel triennio precedente. Le BCC invece passano da 374 sportelli nel 2021 a 380 sportelli nel 2024. Un segnale chiaro che le BCC rimangono e che attribuiscono valore strategico alla presenza fisica, all’assistenza, alla consulenza e all’accompagnamento delle aziende. Cresce anche la fiducia e il gradimento per il modello BCC. I soci in un triennio passano da 101 mila a oltre 109 mila unità.
“Due segnali chiari – chiosa Piva- che sottolineano quanto la vicinanza, la presenza fisica, la capacità di assistenza, di consulenza e di accompagnamento di aziende e privati alla fine premino l’azione delle BCC”.
Il 60° anniversario della Federazione Veneta
“L’appuntamento assembleare precede un grande evento celebrativo che abbiamo organizzato a Venezia, nell’Isola di San Giorgio il 19 giugno prossimo, in cui inviteremo gli esponenti della cooperazione di credito veneto e nazionale per celebrare i 60 anni di fondazione della Federazione- annuncia il Presidente. Si tratta di un appuntamento che nel nostro stile costituirà, a partire dalla nostra storia e dall’analisi di indicatori precisi che stiamo raccogliendo e valutando, un momento di dialogo e di confronto sui grandi temi socio-economici, finanziari e soprattutto culturali. Ci guarderemo dentro e intorno per capire l’evoluzione del nostro modello e la nostra vocazione futura”.